Voto:
Me la sento di condividere con te qualche impressione che ho avuto pure io sentendoli dal vivo...ero in prima fila tra l'altro, non che fosse chissà che dato che il locale non era decisamente stracolmo. Comunque non so adesso, ma loro ai tempi erano parecchio alla mano, autografi, foto, chiaccherato e stavano smontando da soli. E il bassista sembra proprio avere una predilezione per le polo allacciate fino in sù.
Voto:
Ok, allora dico qualcosa io: guarda quant'erano belli ! Impagabile Mick Harvey che sfotte Blixa.
Voto:
Interessante! Come dico spesso, poi a volte vado anche a vedere.
Voto:
Il testo di "A Sangue Freddo" mi ha colpito, quasi un'invettiva, peccato che la musica non vada a braccetto. Anche qui leggo "ferocia" e leggo "noise", che trovo parole sprecate; ma voglio fidarmi e cercherò di approfondire prima di sputare sentenze. Il fatto che siano percepiti come gruppo "colto" non mi pare assurdo: il meccanismo stesso della citazione lo implica, specialmente quando non è strettamente funzionale al discorso o quando non è "specialistica", come chessò Tarantino che butta ovunque cultura pop e b-movies di cui nessuno ha sentito parlare. Vero anche che ci sono citazioni che trovo molto più azzeccate di Baudelaire, come Celentano e De Gregori, patrimonio nazionale (il secondo, il primo non so fino a che punto), meno presumibilmente "alte" e più sostanziali diciamo. Comunque quello che manca semmai è nella musica, non nelle parole. @Fiquata: onestamente, quanta gente hai sentito palare di Ken Saro-Wiwa? Quanti a cui il Teatro Degli Orrori vorrebbe rivolgersi pensi abbiano letto qualcosa di Ken Saro-Wiwa? Sono problematiche su cui il sistema impone il silenzio, o quantomeno la distanza, non c'è da stupirsi se chi se ne avvede passa per "colto" o "alternativo". Io però penso che un passettino in più potrebbero farlo anche gli artisti, per esempio non mi è quasi mai capitato di sentire un gruppo che parlasse di mafia e camorra.
Voto:
Quello che cita Sting nell'ultimo disco...sempre adorato Calvino, ma mi mancano tanti capitoli della sua bibliografia. Questo è uno, le Città Invisibili è un altro, almeno quest'ultimo prima o poi vorrei riuscire a leggerlo.
Voto:
No no, io non storco il naso...gran perdita per i Bad Seeds, che poi non s'è capito neppure il perchè di questa dipartita. Mick Harvey credo sia un eccezionale arrangiatore e co-autore, ma non ho mai ascoltato roba esclusivamente sua, solo dei suoi sodalizi con Cave.
Voto:
Una delle band più influenti in circolazione, dev'essere stato bello. Comunque io "Cult Of Personality" l'avevo imparata per davvero, non con GuitarHero (d'altronde non sono un "più giovane" credo).
Voto:
Grandi i Japan, gran bassista (e non solo) lui. Eran tutti grandi musicisti, basti pensare che Karn fa quello che fa, Sylvian pure e Barbieri è nei Porcupine Tree. Come solista ne ho ascoltato poca roba, ma ottima recensione, tecnica.
Voto:
Già, questo disco mi piaceva ai tempi in cui ascoltavo un bel po' di rapcore. Io avrei messo anche cross-over tra i generi, comunque la rece mi pare non male a parte qualche esagerazione; non li ho più seguiti gran chè da allora ma credo che questo sia il loro migliore.
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