dead can dance: avatar Mi sto sempre più convincendo che il buon jdv666 avesse ragione a considerarli una sorta di versione oscura e maledetta della musica celestiale e ultraterrena dei Popol Vuh, soprattutto quando canta Lisa. Non è di questo mondo, un pezzo così.
 
This Heat - S.P.Q.R. E dire che in questi mesi ho per le orecchie ascolti ben diversi, eppure, ciclicamente, questa canzone la devo riascoltare, è come una droga.
 
@[hellraiser] davvero un bel lavoro l'esordio dei Raw Material, l'ho appena finito di ascoltare, non dura niente ed è molto godibile, tutte belle canzoni. Anche vero che gli manca quel "qualcosa" per essere speciale, non smuove nulla dentro, è comunque un bel disco che si farà riascoltare con piacere. Mi butterò volentieri sul successivo, recensito sul deb e indicato come il lavoro di "adepti" dei VDGG. Ah, la copertina di questo disco, lo ripeto, è sublime. Credo sia diventata la mia preferita in assoluto al pari con In the Court.
 
MARC AND THE MAMBAS - Black Heart (7" Version) Con tutto il rispetto per i Soft Cell o per l'ottima carriera solista di Almond, questo disco qui dei Mambas è davvero una vetta non da tutti.
 
Marc & The Mambas - Vision Dove poteva stare la cover di Hammill se non nel disco più hammilloso che Almond abbia mai concepito ? Due grandissimi.
 
Much Ado About Nothing Il film più bello di Branagh. Lui mi piace (quasi) solo quando traspone Shakespeare da bravo scolaretto ma questo in particolare, visto la commedia che riprende, leggera e frizzante, è più riuscito e godibile per dire della monumentale e ambiziosa trasposizione dell'Amleto integrale di qualche anno dopo (bello anche quello, per me, comunque). Questo film è fighissimo e Emma Thompson regna, in coppia con Branagh due geni.
 
Dischi della vita #50 e fine Robert Wyatt - Rock Bottom (Full Album 1974) Cosa, non ne sarete mica sorpresi ?
 
Jethro Tull - Hunting Girl (live in London 1977) Implacabile, impagabile Ian. E John Glascock "The new boy", il povero cristo.
 
Dischi della vita #49 Miles Davis - Bitches Brew (1970) - full album La mia vita da appassionato di musica non può prescindere da questo disco, e da quel primo spiazzante ascolto saggiamente fatto nel momento in cui avevo la febbre alta, non ci capii veramente un cazzo.
 
Dischi della vita #48 Van Morrison - Astral Weeks Non c'è il full album e allora metto la title-track. Scelta durissima tra questo e "Veedon Fleece" che poteva starci benissimo, con quei suoni, con quella musica, con quel verde. Ma "Astral Weeks" è venuto fuori TROPPO bene e quando viene fuori troppo bene oh, inchino e via.
 
Dischi della vita #47 Leonard Cohen - Songs of Love and Hate Il mio disco di Cohen è sempre stato questo, apice dell'oscurità e del pessimismo, un buco nero e da qui guarda caso ci ha pescato poi anche Nick Cave.
 
Dischi della vita #46 Jethro Tull - Thick as a Brick full L'incredibile armonia raggiunta in questa super-suite è esattamente ciò che manca al disco successivo secondo me. Anderson all'apice musicalmente e liricamente, dopo questo ci sarebbero voluti poi 5 anni per ritrovarli su simili livelli qualitativi (sebbene già Minstrel fosse un gran disco).
 
Cup of Wonder ~ Jethro Tull Senza mai essere pompose, l'intrinseca epicità che c'è in certe melodie inglesi come questa, così puramente esaltanti, è magnifica, non reggo, mi pompa troppo quella cadenza melodica.
 
Neil Young - Old Man Ripassino Neil Young, ora ritiro fuori "Harvest".
 
Bauhaus- The Three Shadows Part II "I Hold the fresh pink baby, with a smile. I slice off those rosy cheeks, because i feel so thirsty" Canzone stupenda, Conte Murphy.
 
Dischi della vita #45 Van der Graaf Generator - H to He, Who Am the Only One (Full Album) La differenza tra questo e gli altri, oltre all'atmosfera e ai suoni unici che possiedono questi 5 pezzi, sta nel fatto che questo è stato il primo a passare per le mie orecchie.