Una delle opere più sottovalutate del progressive nostrano.

 L'album riassume i canoni del progressive italiano, merita di far parte della collezione di ogni amante del genere.

L'album dei De De Lind 'Io non so da dove vengo e non so dove mai andrò, uomo è il nome che mi han dato' è un concept album prog italiano del 1973, caratterizzato da atmosfere alternate tra acustico e potente elettrico. Ricco di tematiche profonde come la guerra e la memoria, si compone di due suite che evidenziano grande cura negli arrangiamenti e performance vocali e strumentali di rilievo. Un disco sottovalutato ma fondamentale per gli amanti del genere. Ascolta ora questo gioiello nascosto del progressive italiano e scopri atmosfere uniche!

 Il gruppo, a differenza del primo disco, era ora composto da soli tre musicisti, in seguito all'abbandono del cantante, sostituito degnamente dal già chitarrista Vic Vergeat.

 Altro ottimo disco per la band svizzera, pure questo rimasto intrappolato nei meandri del rock, che conferma quanto fatto nell'opera precedente.

Tomorrow Blue, il secondo album dei Toad del 1972, mostra una band ridimensionata ma artisticamente più matura. Le chitarre di Vic Vergeat dominano, affiancate da atmosfere progressive e momenti blues. Il disco si distingue per la varietà delle tracce e l'integrazione del violino, confermando la qualità del rock svizzero non anglofono. Ascolta subito Tomorrow Blue e scopri l'essenza del rock svizzero anni '70!

 "Un capolavoro di hard-rock, Toad appunto."

 "True music is forever" – Vic Vergeat

L'album 'Toad' del 1971, della band svizzera Toad, rappresenta un autentico capolavoro hard rock. Caratterizzato dall'energia del chitarrista Vic Vergeat, ricorda i maestri del genere come Led Zeppelin e Hendrix. Ogni traccia si distingue per potenza e tecnica, con un suono fresco e ben registrato. Una gemma della scena underground degli anni '70 che vale la pena scoprire. Ascolta ora 'Toad' e scopri un classico nascosto dell'hard rock anni '70!

 "La musica è perfettamente in armonia con il testo fiabesco."

 "Una specie di canzone a matrioska, come piacciono ad un mio caro amico."

L'album d'esordio dei Trapeze (1970) mostra una band ancora in fase di definizione, ma con spunti interessanti di progressive e soul. Le tracce presentano atmosfere sognanti e melodie ben costruite, con una voce sopra la media di Glenn Hughes. Pur non raggiungendo la maturità dei lavori successivi, l'album è una piacevole parentesi consigliata soprattutto agli amanti di Uriah Heep e simili. Scopri l'esordio unico e ricco di sfumature dei Trapeze, un gioiello nascosto del rock anni '70!

 Sembra che la voce venga dalla parte più bassa delle budella di Peter French.

 Un chiaro esempio di hard rock, genuino, maturo e senza fronzoli, senz’altro da possedere.

“Growers Of Mushroom” è l’unico album dei Leaf Hound, gruppo hard rock-blues inglese degli anni ’70. Registrato in sole 12 ore, mostra una potenza e genuinità uniche. La recensione apprezza le tracce ricche di riff potenti, voce viscerale e influenze che ricordano grandi del rock. Perfetto per gli appassionati di rock d’epoca e sonorità vintage underground. Ascolta ora Growers Of Mushroom, un capolavoro nascosto dell'hard rock anni '70!

 Un rock caldo e maturo, capace di concedere spazi a tutti i musicisti per mostrare le loro qualità.

 Senz’altro un buon gruppo i Warhorse, che per gli amanti del rock simil-Deep Purple potrebbe essere una grande scoperta.

Red Sea è il secondo e ultimo album dei Warhorse, pubblicato nel 1972 con una formazione rinnovata. Il disco unisce progressive e hard rock, con sonorità che ricordano Deep Purple grazie a Nick Simper. Nonostante registrazioni frettolose, il gruppo dimostra maturità e capacità tecniche, offrendo brani ricchi di assoli e una solida sezione ritmica. Un album consigliato agli amanti del rock settanta e del sound hard prog. Ascolta Red Sea e scopri il suono autentico dell’hard prog anni ‘70!

 Ascoltare per capire le parole mai state così dirette e disinibite.

 Un disco non facile che tratta sfrontatamente argomenti considerati tabù.

L'ultimo album in studio dei Jumbo, 'Vietato Ai Minori Di 18 Anni?', rappresenta un progetto maturo e evocativo caratterizzato da testi provocatori e una musica più avanguardistica. Nonostante cambiamenti nella formazione, il gruppo mantiene una forte identità musicale con influenze di Franco Battiato. L'album tratta temi sociali delicati come sesso, prostituzione e alcolismo, con atmosfere malinconiche e strumenti in primo piano. Un lavoro impegnato e non facile, diventato un cult della scena italiana anni '70. Scopri il viaggio sonoro e testuale dei Jumbo in Vietato Ai Minori Di 18 Anni?!

 La voce roca e gagliarda del Fella rappresenta una particolarità del gruppo.

 Se questa recensione non vi ha fatto passare la voglia di ascoltarlo, consiglio a tutti gli amanti del progressive di procurarselo, perché ne vale veramente la pena.

DNA è il secondo album del gruppo progressive italiano Jumbo, uscito nel 1972. Il disco mostra maturità stilistica con armonie acustiche ed elettriche e testi forti che valsero il bando radiofonico. Brani come la suite per il "Signor K" e "Miss Rand" sorprendono per la profondità musicale e la narrazione emotiva. Un'opera unica da riscoprire nel panorama italiano degli anni '70. Ascolta DNA dei Jumbo e scopri un gioiello nascosto del progressive italiano!

 Il disco si apre con la voce evocativa di Bernardo Lanzetti che ci porta nella colorata 'Cosmic Mind Affair'.

 Peccato non sia stato portato avanti a dovere ma si fermi sul più bello.

Mass-Media Stars, secondo e ultimo album degli Acqua Fragile, si distingue per strutture musicali sofisticate e vocalizzi evocativi di Bernardo Lanzetti. L'opera, molto vicino al sound della PFM, evidenzia un mix di chitarre, tastiere e cori curati nei minimi dettagli. Il disco rappresenta un vero gioiello progressive italiano, purtroppo segnato dallo scioglimento della band. Consigliato agli amanti del genere e della musica anni '70. Scopri il capolavoro progressive degli Acqua Fragile, un must per gli appassionati del rock italiano!

 La band meritano di essere citati ... per aver interpretato alla perfezione le caratteristiche del progressive esistente.

 Il brano 'All We’ve Got To Do is Dream' è una piccola perla con atmosfere delicate e sognanti.

La recensione esalta 'Janus', terzo e ultimo album in studio degli Aunt Mary, evidenziando la loro abilità tecnica e l'influenza del progressive rock inglese come ELP e King Crimson. Le tracce offrono un mix di ritmi frenetici, assoli coinvolgenti e atmosfere sognanti. Nonostante la breve carriera, il disco rappresenta un'importante testimonianza del prog norvegese anni '70. Ascolta Janus e immergiti nel miglior prog norvegese degli anni '70!

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