RobyMichieletto

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 Si tratta di una tra le opere migliori - in assoluto - partorite dal genio newyorchese.

 Si chiude una delle trilogie più affascinanti, intense e ricche di contenuti (non solo sonori) che sia mai stata messa al mondo!

La recensione celebra Six Litanies For Heliogabalus come una delle migliori opere di John Zorn, chiusura ideale della trilogia iniziata con Moonchild e Astronome. L'album si distingue per la ricchezza di strumenti e voci, con la partecipazione di Mike Patton e un coro femminile. Le composizioni si muovono tra metal, noise, free jazz e atmosfere inquietanti, dimostrando una coesione impressionante nonostante l’eterogeneità sonora. L’intervento diretto dello stesso Zorn come strumentista segna un ritorno significativo in questa fase. Scopri l'estrema genialità di John Zorn in Six Litanies For Heliogabalus!

 Le ombre sono decisamente superiori alle luci e al termine dell'ascolto si rimane perplessi.

 L'opera è debole e sicuramente non tale da supportare intenti così alti (o bassi a seconda del punto di vista magico, bianco o nero che sia) e profondi.

La recensione analizza 'From Silence To Sorcery' di John Zorn, un album sperimentale e concettuale. Nonostante le ambizioni magiche e mistiche, i tre brani risultano deboli e poco coinvolgenti, soprattutto rispetto ad altri lavori precedenti di Zorn. L'ascolto tradisce le aspettative, facendo emergere un'opera che delude sul piano emotivo e sonoro. Una performance distante dallo standard elevato dell'artista. Scopri se 'From Silence To Sorcery' di John Zorn fa per te, leggi la recensione completa!

 Il settimo volume di quello che è stato denominato 'Book Of Angels' trova una concretizzazione più che dignitosa per mezzo di un terzetto di rilevanza notevole.

 La fisicità prevale sui ricami, ma il tutto è figlio di un intelletto sempre agile nell’abbinare inventiva e ricchezza di contenuti strumentali.

Il settimo volume di Book Of Angels, Asmodeus, offre un'esecuzione robusta e creativa grazie al power trio guidato da Marc Ribot. L'album si caratterizza per un sound fisico e intenso, con una forte componente di hard rock e avanguardia, valorizzando le composizioni di John Zorn. Consigliato a chi predilige sonorità corpose e una lettura originale. Scopri il potere musicale di Marc Ribot in Asmodeus, Book Of Angels Volume 7!

 Sylvie Courvoisier ha sempre fatto della ricerca applicata al pianoforte il proprio marchio distintivo.

 Lo strumento viene manipolato al fine di riprodurre il suono di un'orchestra materializzatasi all'interno del pianoforte.

Sylvie Courvoisier, compositrice svizzera trasferitasi a New York, presenta con Signs and Epigrams un album solista incentrato sulla sperimentazione pianistica. Il disco esplora vari generi e stili, dalla neoclassica all'industrial, manipolando il piano per creare suoni orchestrali. Pur audace e ricco di innovazione, il progetto non convince pienamente in tutti i suoi intendimenti, risultando una prova impegnativa e non sempre equilibrata. Scopri l'innovativo universo musicale di Sylvie Courvoisier in Signs and Epigrams!

 un’esecuzione sin troppo pulita, ma scarsamente efficace e incisiva

 certe soluzioni strumentali ... lasciano parecchio a desiderare

La recensione critica l'album 'For The Moment' di Paul Brody's Sadawi per un'esecuzione troppo pulita e poco incisiva. La fusione tra tradizione klezmer, balcanica e jazz risulta debole e le sperimentazioni con strumenti come il banjo o l'elettronica non convincono. L'album viene considerato non rilevante nel panorama della Radical Jewish Culture proposta da John Zorn. Scopri se 'For The Moment' di Paul Brody fa per te leggendo la recensione completa.

 «Ogni pezzo è in grado di sviluppare una potenza ragguardevole, la definizione più appropriata per ‘Commandment’ è quella di ‘death soffocante’.»

 «La band di Chris Barnes è in possesso di uno stile assolutamente proprio e lo porta avanti con coerenza, senza introdurre troppe varianti, ma senza nemmeno limitarsi a fotocopiare ogni volta l’album precedente.»

La recensione difende Six Feet Under dalle critiche di monotonia, evidenziando la loro coerenza stilistica e la capacità di unire brutalità e orecchiabilità. Commandment è definito un album solido, potente e devastante, nonostante l'approccio ripetitivo e senza eccedere in velocità. Ideale per fan del death metal compatto e violento. Scopri ora il potente death metal di Six Feet Under con Commandment!

 Electro dark metal colto nel suo momento di massimo splendore espressivo.

 Con 'Solar Soul' il cambiamento e la ricerca hanno prodotto un connubio perfetto con una orecchiabilità non banale.

La recensione celebra i Samael come una band svizzera di rilievo, paragonandoli ai Celtic Frost. Con 'Solar Soul' la band raggiunge un perfetto equilibrio tra sperimentazione, melodia e energia elettronicamente metallica, presentando un album solare e articolato. L'opera è vista come un punto di svolta e massimo splendore nel loro percorso artistico. Ascolta ora Solar Soul e scopri l'evoluzione dei Samael!

 «Mi piace far emergere quella che è la 'goduria' che si sperimenta durante l'ascolto delle canzoni.»

 «Le sonorità mediorientali non si sa bene se siano un pretesto scherzoso o una seriosa applicazione meditativa/spirituale.»

La recensione celebra il ritorno in studio di Psychic TV con l'album 'Hell Is Invisible... Heaven Is Her/e', un lavoro che mescola psichedelia, post punk, kraut rock e altre influenze. L'autore mette in luce l'energia creativa e il coinvolgimento dei partecipanti, evidenziando sonorità variegate e un approccio giocoso ma intenso. L'opera si distingue per la sua originalità e per le contaminazioni mediorientali, in relazione al progetto personale di Genesis P-Orridge. Scopri l'universo sonoro unico di Psychic TV con questo album imperdibile!

 Il posto che spetta ai Monstrosity è nell’olimpo del suono estremo.

 Il disco è dinamico, potente, mai ridondante, perfettamente supportato dalla vocals di Mike Hrubovcak.

Spiritual Apocalypse è il quinto album dei Monstrosity, band death metal statunitense spesso sottovalutata ma di grande rilievo storico. Il disco si distingue per un sound old school ma nitido, con riff freschi e tecnici e una produzione di alto livello presso i Morrisound Studios. La voce potente di Mike Hrubovcak e la sapiente scrittura musicale rendono l'album dinamico e personale, ideale per gli appassionati del death metal tecnico e brutale. Scopri l'energia tecnica di Monstrosity con Spiritual Apocalypse!

 Ogni qual volta i Job For A Cowboy attaccano con i loro pezzi fatti apposta per generare devastazione e indurre saturazione sonora.

 Le osservazioni non devono essere interpretate quali elementi a loro sfavore, ma come fattori di miglioria futura.

Genesis, il debutto dei Job For A Cowboy, è un album di metal estremo che mostra notevoli capacità tecniche e qualità produttive. Nonostante qualche limite nel songwriting e nella gestione delle atmosfere, il disco colpisce per la potenza e la devastazione sonora. Le tracce sono brevi e intense, con spunti interessanti di ambient e industrial. È un lavoro promettente, specialmente per chi ama il sound Relapse Records. Scopri l'impatto sonoro di Genesis, il debutto devastante di Job For A Cowboy!

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