giovanniA

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 Berio cerca la trasformazione della nostra idea di un certo strumento musicale, e delle tecniche esecutive alle quali siamo abituati da secoli.

 Ascoltati un po' alla volta, lasciati sedimentare nella nostra coscienza, questi pezzi si rivelano in tutta la loro complessità e il loro fascino.

La recensione analizza le 'Sequenze' di Luciano Berio, un ciclo di 14 brani per strumenti solisti scritti tra il 1958 e il 1995. Ogni pezzo esplora in modo innovativo e virtuosistico le potenzialità dello strumento, ridefinendo tecniche esecutive tradizionali. Il triplo CD Deutsche Grammophon offre un ascolto approfondito, sottolineando la complessità e il fascino delle opere. Un'esperienza musicale impegnativa ma ricca di soddisfazioni per l'ascoltatore. Esplora il virtuosismo unico delle Sequenze di Berio, un viaggio sonoro imperdibile.

 La melodia è cancellata senza tanti complimenti.

 Questa musica non è né facile né distensiva.

Invisible Connections è un album sperimentale di Vangelis uscito nel 1985, lontano dalle sue celebri colonne sonore. La musica è astratta, priva di melodie, armonie e ritmi convenzionali, e si basa su suoni manipolati e associazioni libere. L'album si divide in tracce lunghe ed evocative, con un approccio molto anticonvenzionale. Edito dalla prestigiosa Deutsche Grammophon, non è un disco facile né rilassante, ma invita a scoprire le connessioni invisibili tra i suoni. Ascolta Invisible Connections per un'immersione nella musica sperimentale di Vangelis.

 La mia musica suscita l'impressione di un fluire senza inizio e senza fine.

 Il risultato sonoro pastoso ed ectoplasmico del brano, ma che fascino!

Il quarto volume del Ligeti Project, pubblicato da Teldec, presenta quattro composizioni di György Ligeti, disposte in ordine cronologico inverso. Il disco include i Concerti, Ramifications e il celebre Requiem, noto per la sua atmosfera unica e uso cinematografico. La recensione sottolinea la micropolifonia come l'elemento distintivo dello stile di Ligeti, evidenziando la complessità e il fascino della musica. Il Requiem è il pezzo forte del disco, capace di trasportare l'ascoltatore in un mondo sonoro misterioso e avvolgente. Ascolta ora il quarto volume del Ligeti Project e immergiti nella musica innovativa di György Ligeti.

 En=Trance presenta un polittico elettronico che offre quattro angolazioni della stessa immagine sonora.

 Qui Schulze sembra aver guadagnato nel controllo dei mezzi espressivi perdendo in autenticità e spontaneità.

En=Trance (1988) rappresenta una fase chiave nella carriera di Klaus Schulze, caratterizzata dall'uso massiccio di campionamenti e da tracce lunghe e compatte. L'album si distingue per un'impostazione austera e un tessuto musicale ripetitivo con microvariazioni, ma manca dell'autenticità emotiva tipica delle produzioni degli anni '70. Un lavoro interessante ma meno coinvolgente, che segna comunque un importante passaggio nel percorso dell'artista tedesco. Esplora En=Trance e scopri un'altra sfaccettatura di Klaus Schulze.

 Una delle pagine corali più belle mai scritte dal compositore tedesco.

 La fusione di tutti questi elementi risulta in un amalgama sonoro di ipnotico magnetismo.

La recensione analizza 'Evas Zweitgeburt', terzo atto dell'opera 'Lunedì da Luce' di Stockhausen, sottolineando la fusione innovativa tra strumenti tradizionali e tecnologia musicale. Viene enfatizzata l'importanza della strumentazione elettronica, l'uso di cori imponenti e suoni campionati per un effetto ipnotico unico. L'opera è considerata una rivoluzione musicale che trasforma il teatro d'opera in un evento futuribile. La registrazione in 5 CD ne documenta la ricchezza sonora e la complessità esecutiva. Ascolta Evas Zweitgeburt per immergerti in un viaggio sonoro unico e futuristico.

 La musica è quella dell'ungherese György Kurtág, uno dei "casi" più singolari della cosiddetta musica contemporanea.

 Quasi 22 minuti la durata, nei suoi momenti migliori la musica tocca livelli di grande suggestione.

La recensione approfondisce tre brani corali di György Kurtág, evidenziando la sua unicità nella musica contemporanea. Nonostante il titolo 'Opere corali complete', si tratta di un corpus sintetico ma intensamente espressivo. Vengono sottolineate la collaborazione e l'influenza di Luigi Nono, la predilezione per il frammento e la cura maniacale dell'autore nel perfezionare le sue composizioni. Il disco si distingue per il suo equilibrio tra momenti sommessi e impetuosi, con un coro centrale e sonorità ricercate. Scopri l'intensità delle opere corali di György Kurtág e immergiti nella musica contemporanea raffinata.

 Il titolo lo descrive bene: come un'onda di forza e luce.

 Un gioco di rimandi, di echi, di battiti e di pulsazioni tra i due pianoforti.

La recensione esplora l'opera di Luigi Nono "Como Una Ola De Fuerza Y Luz", evidenziandone l'impegno politico e le innovazioni sonore. L'analisi approfondisce la struttura compositiva con voce, pianoforte, orchestra e nastri magnetici. Vengono inoltre trattate altre composizioni di Nono, sottolineandone la moderna ricerca acustica e la profondità tematica, in un contesto storico e personale. Ascolta l'innovativa opera di Luigi Nono e immergiti nell'onda di forza e luce!

 "Una melodia assassina che ti entra in testa appena la senti e non ti molla più."

 "Chromium Echoes è un album di ottima fattura, una solida introduzione per chi volesse (ri)cominciare l’esame del 'caso' Neuronium."

Chromium Echoes, quinto album di Neuronium pubblicato nel 1982, rappresenta un classico dell'elettronica tradizionale. Michel Huygen e la sua formazione spagnola offrono paesaggi sonori ricchi di sequenze melodiche e atmosfere raffinate. Nonostante la scarsa notorietà in Italia, l'album è un punto di riferimento per gli appassionati del genere e un ottimo punto di partenza per riscoprire la band. Ascolta Chromium Echoes per immergerti nella vera elettronica vintage!

 "Turangalîla è il canto d'amore che ispira Olivier Messiaen per un viaggio musicale lungo oltre 75 minuti."

 "Inutile cercare lo sviluppo tematico in questa sinfonia: nessun fraseggio cui fanno seguito variazioni come nella tradizione occidentale."

La Turangalîla-Symphonie di Olivier Messiaen è un'opera orchestrale vibrante e innovativa che supera la tradizione romantica. Con una grandiosa formazione orchestrale e l'uso pionieristico delle onde Martenot, propone temi vari e frammentati, influenze orientali e accenti jazz. Composta tra il 1946 e il 1948, questa sinfonia in dieci movimenti sfida le forme classiche e offre un'esperienza sonora unica e potente. Ascolta la Turangalîla-Symphonie e lasciati trasportare dal suo mondo sonoro unico.

 "Hyperborea è caratterizzato dalla presenza pressoché costante di una gran varietà di tessiture ritmiche, rese possibili dall’uso abbondante di suoni percussivi campionati."

 "Sphinx Lightning lascia col fiato sospeso per l’efficacia della disposizione dei suoni e la sapiente filigrana ritmica."

Hyperborea rappresenta la fine del glorioso periodo Virgin dei Tangerine Dream, con un mix di ritmi innovativi e atmosfere suggestive. L'album si segnala per l'uso di suoni campionati e l'arpeggiatore, con brani che uniscono vivacità e meditazione come 'No Man's Land' e 'Sphinx Lightning'. Un lavoro emblematico che unisce tradizione e novità nel panorama della musica elettronica. Scopri l'atmosfera unica di Hyperborea, un capolavoro dei Tangerine Dream!

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