Quando canta non si capisce un caZZo; ma forse in alcuni punti è pure meglio così.

 Reminescenze Kyussiane ad ogni sguitarrata.

L'album 'Todo El Odio Del Unicornio' dei Samurai propone uno stoner rock argentino denso, con brani lunghi e corposità sonora. Le tracce più rilevanti includono 'Moto', 'When I Learn', 'Tierra Helada' e l’epica title-track. Il basso è sempre in evidenza e si percepiscono influenze Kyussiane. Nonostante una voce poco chiara, l’album si lascia ascoltare con piacere, risultando un buon prodotto nel panorama alternativo. Scopri il sound potente e underground dei Samurai, ascolta l’album ora!

 Questo disco non è che abbia avuto molto successo. Anzi... ha 'floppato' abbastanza.

 Mi immagino la faccia del metallaro che si aspetta growlamenti e invece si becca l'arzigogolamento su base techno.

Feel Sorry For The Fanatic mostra un cambio di rotta dei Morgoth, che abbandonano il death metal per un sound industrial-metal. L'album, accolto freddamente da molti fan, contiene tracce valide e un'atmosfera malinconica. Sebbene non abbia avuto successo commerciale, rappresenta un esperimento interessante nella carriera della band tedesca. L'autore apprezza la copertina e riconosce il coraggio del gruppo nel rischio stilistico. Scopri l’album controcorrente di Morgoth e la sua evoluzione metal!

 Dalla mia bassità e ignorantezza, questo è un CD che va azzolutamente imbucato nello sportello dello stereo.

 Dopo la quarta ascolticchiata di Green Naugahyde, vi dico che mi sembra proprio bello. Ma proppprio proPPPrio.

La recensione esprime una sorprendente soddisfazione per Green Naugahyde, il nuovo album dei Primus dopo 12 anni. Nonostante l'attesa e alcune preoccupazioni personali, il recensore definisce il disco energico e interessante fin dal primo ascolto, con Les Claypool in evidenza. Consiglia vivamente l'ascolto, soprattutto agli appassionati della band. Ascolta Green Naugahyde e riscopri l’energia unica dei Primus!

 Ero raggiante, il mio umore era altissimo tanto che mi sentivo ON THE BACKS OF ANGELS, così già progettavo di costruire i miei BRIDGES IN THE SKY...

 Neppure la mia OUTCRY alla cassa riesce risolvere nulla, tanto che quando spiego quanto accaduto, 'na vecchia mi dice.

La recensione narra con ironia un'esperienza personale legata al concerto di Dream Theater, usando i titoli delle canzoni dell'album come metafore. Nonostante l'entusiasmo iniziale, la serata finisce male a causa della perdita dei biglietti. Il testo miscela creatività e umorismo in un racconto originale e divertente, piuttosto che concentrarsi sull'analisi musicale stessa. Scopri un modo originale e divertente di raccontare un'esperienza live con Dream Theater!

 I Metallica sono un marchio. E dopo 23 anni che non imbroccano un buon album, stormi di ragazzini di 16-18 anni arrivano e conoscono a memoria le canzoni di "Kill 'Em All".

 Slayer per me sono stati grandiosi e devastanti, come al solito (ma và?).

La recensione narra l'esperienza al concerto The Big 4 tenutosi a Milano, con una scrittura ironica e personale. L'autore racconta l'arrivo e le impreviste vicissitudini del viaggio, per poi concentrarsi sulle performance delle band: Anthrax, Megadeth, Slayer e Metallica. Nonostante qualche critica, soprattutto verso Metallica e l'organizzazione, l'emozione e l'energia del live vengono ben descritte, con momenti di coinvolgimento e divertimento. Scopri l'energia del thrash metal con la nostra recensione dettagliata del Big 4 a Milano!

 Geniali. Un branco di idioti, sì, ma nel loro perché assolutamente geniali.

 Questi personaggi da Berlino sono una delle band più sublimemente fesse del panorama industrial internazionale... universale.

La recensione descrive 'The Schlechtst Of Knorkator' come un album eterogeneo e geniale che unisce atmosfere industrial a tocchi di musica classica e un cantato irriverente e particolare. La band berlinese emerge per la sua originalità e presenza scenica, anche se con qualche traccia più controversa. L'autore mescola sarcasmo e ammirazione, evidenziando il carattere unico del lavoro e la sua personalità fuori dagli schemi. Scopri l'universo folle e geniale dei Knorkator, ascolta ora l'album!

 Panorami psichedelici.

 Perché sprecare tante parole quando gli Ozric Tentacles non ne hanno detta una in più di 25 dischi?

La recensione evidenzia il carattere unico e visionario di Strangeitude, album degli Ozric Tentacles caratterizzato da paesaggi sonori psichedelici e suoni elettronici distintivi. La tracklist riflette una sperimentazione primitiva e liquida, senza necessità di molte parole per descriverne la qualità. L'autore esprime apprezzamento per lo stile inconfondibile e la longevità della band. Ascolta Strangeitude e immergiti nei paesaggi sonori unici degli Ozric Tentacles!

 Il risultato è un piccolo gioiellino, un disco lontano anni luce sia dai ritmi frenetici e spaventosi dei Napalm Death che dal classico Death Metal proposto dagli Obituary.

 Il disco scorre piacevolm... ehm... ‘struggevolmente’, ecco.

Embedded è un ottimo esordio per i Meathook Seed, un side-project di Mitch Harris. L'album mescola death metal e influenze industrial, creando atmosfere oscure e coinvolgenti. Nonostante qualche traccia meno riuscita, il disco si mantiene affascinante e innovativo. Scopri l'album Embedded e immergiti nelle atmosfere metal più oscure!

 Quella di stasera non era una reunion, e si sentiva eccome.

 Penso che anche l’agronomo del 1600 stia ballando nella bara.

La recensione descrive un concerto dei Jethro Tull a Piazzola sul Brenta che ha saputo emozionare e stupire anche un critico scettico. La band dimostra grande capacità nell'eseguire classici riarrangiati con energia e maestria, mentre Ian Anderson e Martin Barre brillano sul palco. L'atmosfera in un suggestivo contesto all'aperto contribuisce a rendere la serata indimenticabile, conclusa con i brani iconici "Aqualung" e "Locomotive Breath". Scopri l'energia dei Jethro Tull dal vivo, non perdere il prossimo concerto!

 Ma quella mattina l'album dei Brat Pack aveva deciso di essere mio e sfoggiò i suoi due assi nella manica.

 Sto disco è proprio bello! Un punk che sembra ripescato dagli anni '80 con vaghe influenze di Minor Threat e R.K.L..

La recensione racconta l'incontro fortuito con 'Hate The Neighbours' dei Brat Pack, una band punk olandese del 2008. Nonostante un aspetto poco accattivante, l'album si rivela una piacevole sorpresa, con sonorità ispirate agli anni '80 e atmosfere sporche ma coinvolgenti. È un disco breve e diretto che conquista con energia e alcune tracce memorabili. Consigliato a chi ama scoprire perle punk nei mercatini dell'usato. Scopri l'energia punk anni '80 dei Brat Pack, trova 'Hate The Neighbours' e lasciati sorprendere!

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