Nonostante l'approccio alla musica freddo, tecnologico, misurato e ossessivo, quello che ne emerge è un piccolo miracolo di libera emozione.

 Alla fine di ogni brano l'ascoltatore proverà la sensazione di trovarsi in una chiesa in cui regna un assoluto e significativo silenzio.

La recensione mette in luce il valore artistico di 'A Blessing of Tears', un album live di Robert Fripp del 1995. Tra loop chitarristici e armonie digitali, Fripp rende omaggio alla madre defunta con un soundscape profondo e toccante. Le tracce evocano immagini eteree e struggenti, combinando tecnologia e sentimento in un'esperienza musicale unica e intima. La musica, pur fredda e misurata, trasmette grande sensibilità ed emozione. Ascolta 'A Blessing of Tears' e scopri l'armonia tra emozione e tecnologia musicale.

 "È un omaggio ai cantastorie, ai folksingers anni sessanta passati di moda o solo un po' meno modaioli che amano le storie di spettri, tetri banchetti sull’acqua e fanciulle stregate sulle mura di un castello."

 "È un piacere per le orecchie e per la mente rilassarsi seduti accanto a Mike e Sally stringendo fili d’erba tra le dita che scivolano via mentre il sonno e la notte stanno quasi per avvolgerci."

La recensione descrive "Children Of The Sun" di The Sallyangie come un album folk nostalgico e sognante, popolato da melodie delicate e atmosfere da favola irlandese. Non perfetto ma autentico, è un omaggio ai cantastorie degli anni '60, arricchito da arrangiamenti raffinati. La musica evoca ricordi e sensazioni intime, invitando l'ascoltatore a perdersi in un mondo incantato e sospeso tra realtà e sogno. Scopri l'incanto folk di The Sallyangie e lasciati trasportare dalla magia di Children Of The Sun.

 Appendete le orecchie ai manici dei vostri ombrelli, sarete investiti da una pioggia di suoni elettrici e sconsiderati!!

 Per essere originali non servono sintetizzatori, grida e batterie iperveloci: ascoltate 'Dedicated to You But You Weren't Listening' e rimarrete senza parole.

La recensione esalta Soft Machine Volume Two come uno dei momenti più innovativi della scena jazz rock del 1969. L'album fonde sperimentazione sonora, improvvisazione jazz e arrangiamenti sofisticati con un tocco di ironia. Robert Wyatt e Mike Ratledge emergono come protagonisti, mantenendo la musica originale e coinvolgente. Il disco è apprezzato per l'equilibrio tra originalità e ascoltabilità e rappresenta una pietra miliare nella carriera della band e nella scena di Canterbury. Ascolta Soft Machine Volume Two e immergiti in un viaggio sonoro senza precedenti!

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