matteodi.leonar

DeRango : 2,76 • DeEtà™ : 5174 giorni

 Spontaneità: ecco il termine-chiave per capire a fondo un contesto, quello del primo, pionieristico Rock turco.

 Ne vale sinceramente la pena: pur non essendo l'album in questione un capolavoro, quattro stelle mi sento di assegnarle senza esitazione.

La recensione esalta Grup Bunalim come una delle formazioni più significative e innovative del rock psichedelico turco anni '70. Il power-trio si distingue per una musica energica e sperimentale, con influenze dall'Occidente e tradizioni arabe. Nonostante l'album non sia un capolavoro assoluto, viene lodato per la sua autenticità underground e originalità sonora. Un invito a riscoprire questa gemma nascosta del panorama musicale. Ascolta Grup Bunalim e immergiti nell'autentico psichedelico turco degli anni '70!

 "Non ascolterete solo musica: fra i solchi di questo disco riposa l'eredità culturale di una nazione."

 "La lunghissima, spettrale ballata 'Faster Than The Hound': ritmo ipnotico e ascoltatore in trance, per quasi sei minuti che tolgono il respiro."

The Táin degli Horslips è un capolavoro folk-rock celtico che reinterpreta la celebre saga irlandese con un sound originale e potente. L'album si distingue per la perfetta fusione di elementi tradizionali e rock elettrico, per un'ambientazione musicale coinvolgente, ricca di atmosfere cupe e momenti intensi. Il disco, denso di significati politici e culturali, è un gioiello sottovalutato della scena musicale degli anni '70. Una pietra miliare che riscopre l'eredità culturale irlandese in chiave contemporanea. Scopri ora The Táin e immergiti nella leggenda irlandese con Horslips!

 Il «fottuto violinista polacco» che Miles Davis volle a tutti i costi per «Tutu».

 Nessuno degli album di Jean-Luc Ponty mi ha sorpreso emotivamente più di Fusion III.

Fusion III di Michal Urbaniak è un album fondamentale del jazz-fusion anni '70 che combina tecnica magistrale e innovazione sonora. Urbaniak sperimenta con il violino elettrico, affiancato dalla vocalità unica di Urszula Dudziak e da musicisti di altissimo livello. L'album si distingue per arrangiamenti unici e coinvolgenti, risultando una pietra miliare per gli appassionati del genere. Riconosciuto come una tappa matura e imprescindibile della carriera di Urbaniak, è un capolavoro che merita di essere riscoperto. Ascolta Fusion III e lasciati sorprendere dall'innovazione del jazz-fusion.

 "Musica straordinaria per i più raffinati palati jazzistici, e ascolto irrinunciabile per chiunque desideri apprezzare lo stile e l'eleganza."

 "Le cinque stelle sono a dir poco pleonastiche. Buon ascolto."

La recensione esalta 'Why Not?', album di debutto di Michel Camilo, come un capolavoro di Latin Jazz Fusion. Con influenze da Jarrett, Corea e Hancock, Camilo unisce con maestria tecnica, ritmo e sentimento. Il disco coinvolge grazie a un sestetto eccezionale e a composizioni ricche di energia, eleganza e nostalgia. Un imperdibile gioiello per gli appassionati di jazz raffinato. Ascolta 'Why Not?' di Michel Camilo e lasciati trasportare dal suo virtuosismo unico.

 Tutte le sigle dei futuri notiziari italiani devono qualcosa a quel pionieristico tentativo di dar forma a un frammento musicale di sconvolgente modernità.

 Sono cinque stelle storiche, per uno degli album più rari mai incisi in Italia ma assolutamente da riscoprire.

La recensione celebra Overground di Sandro Brugnolini come un raro e innovativo album jazz-rock italiano del 1970. Viene sottolineato il valore pionieristico dell'opera e la qualità degli arrangiamenti. L'album è definito un capolavoro di avanguardia e fusion ante-litteram, con musicisti di altissimo livello. Un disco imperdibile e da riscoprire, con atmosfere che oscillano tra luci morriconiane e tensioni psichedeliche. Ascolta Overground di Sandro Brugnolini e scopri un gioiello jazz-rock italiano unico.

 Verbalizzare l'esperienza di questi sconcertanti quarantacinque minuti è un 'delitto', una mancanza di rispetto.

 Album semplicemente fuori categoria. Non è un oggetto terrestre.

Il debutto degli Ash Ra Tempel è un'icona indiscussa del Kraut-Rock del 1971, capace di evocare un dualismo primordiale tra luce e ombra, vita e morte. L'album alterna brani intensi e meditativi, costruendo atmosfere cosmiche e ipnotiche. La recensione sottolinea la difficoltà di descrivere a parole l'esperienza emotiva e sonora di questo lavoro unico, raccomandandolo agli appassionati di musica sperimentale e psichedelica. Ascolta Ash Ra Tempel e immergiti in un viaggio sonoro senza tempo.

 "Lo si deduce dalle fonti che i tre futuri-Goblin Claudio Simonetti, Massimo Morante e Fabio Pignatelli erano membri incerti nella direzione artistica."

 "Simonetti e Pignatelli si mettono in luce da autentici padroni dello strumento, ma neanche Morante sfigura, riservando assoli vertiginosi per tecnica mista a velocità."

Cherry Five è un album raro del prog italiano anni Settanta, firmato da una formazione che includeva futuri membri iconici dei Goblin. Il disco, pur non originale, mostra eccellenti capacità tecniche e suggestioni anglofile, con riferimenti a Genesis e Yes. Registrato nel 1974, è stato rivalutato nel tempo e merita attenzione per gli appassionati del genere e del sinfonico. Un lavoro tecnico e affascinante che evidenzia la qualità degli strumentisti coinvolti. Scopri la gemma nascosta del prog italiano con Cherry Five: ascolta l'album e rivivi gli anni '70.

 "Trovo vergognoso il trattamento riservato ad un album di inestimabile spessore."

 "Questo album è a suo modo un capolavoro, senza perdersi in graduatorie."

La recensione difende con passione Beautiful Vision di Van Morrison, contestando la sua ingiusta esclusione da classifiche negative. L'album è descritto come un'opera cruciale nella carriera di Morrison, ricca di riferimenti spirituali e culturali celtici, con testi criptici e composizioni di grande profondità. Pur non essendo un successo commerciale, l'album emerge come un capolavoro da riscoprire per chi ama la musica densa di significato e atmosfera. Scopri ora Beautiful Vision, un capolavoro nascosto di Van Morrison!

 "Il gusto di Bill, la sua competenza e la sua cultura musicale sono testimoniati anche dalla particolare scelta del repertorio, a metà fra classico e moderno."

 "'Struttin’ Our Stuff' è un album vibrante e gustosissimo in tutte le sue pieghe, ove ad essere esaltate al meglio sono le radici del bassista."

La recensione celebra Bill Wyman, storico bassista degli Stones, e il suo progetto solista con i Rhythm Kings. L'album 'Struttin' Our Stuff' è descritto come un mix vibrante di rock, blues, swing e soul, arricchito da ospiti di alto livello. Viene valorizzata la forte eredità musicale di Wyman e la sua autonomia artistica, con un sound originale e mai scontato. L'opera è consigliata ai fan del rock classico e a chi ama scoprire radici autentiche del genere. Scopri l’autentico Rock-Blues di Bill Wyman con i Rhythm Kings, un ascolto imperdibile per ogni vero appassionato!

 "È una delle opere più avanguardistiche e sconcertanti che il Novecento musicale abbia saputo proporre."

 "'Music From Two Basses' è dichiarazione programmatica fin dal titolo: la musica prodotta da un dialogo (a tratti un 'litigio') fra contrabbassi."

La recensione celebra 'Music From Two Basses' di Dave Holland e Barre Phillips come un capolavoro dell'improvvisazione jazz del 1969. L'album rappresenta una rivoluzione concettuale e sonora, superando le strutture tradizionali del tempo musicale con uno scambio sonoro unico tra due contrabbassi. Il lavoro è descritto come un'esperienza intensa e irripetibile, che mette in primo piano la purezza del suono e la comunicazione emotiva tra i musicisti. Ascolta 'Music From Two Basses' e vivi l'improvvisazione più pura del jazz.

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