matteodi.leonar

DeRango : 2,76 • DeEtà™ : 5128 giorni

 È un'affermazione, un potente statuto di totale anarchia creativa, è un non-progetto fatto di tanti progetti e infinite diramazioni stilistico-musicali, una grande, numerosa FAMIGLIA.

 Se vi serve una band capace di rievocare la libertà totale dei Dead e il chitarrismo post-rivoluzione hendrixiana, è loro che bisogna assolutamente andare ad ascoltare.

La recensione riflette sul ruolo sociale e generazionale della musica oggi, evidenziando una mancanza di album simbolo come 'Nevermind'. Acid Mothers Guru Guru emergono come un collettivo creativo che rinnova con forza il rock psichedelico, grazie soprattutto all'ingegno di Makoto Kawabata e la collaborazione con il batterista dei Guru Guru. L'album 'Psychedelic Navigator' è un viaggio tra jam, contaminazioni krautrock e improvvisazioni, che testimonia una musica viva e anarchica ben oltre le mode. La musica dei gruppi contemporanei può ancora ispirare e parlare, anche fuori dai circuiti mainstream. Scopri l'energia anarchica di Acid Mothers Guru Guru e lasciati trasportare dal loro viaggio psichedelico!

 Titolo che più azzeccato non avrebbe potuto essere, davvero.

 Per alcuni momenti, la chitarra di Paul torna a ruggire con quell’intensità e quelle vibrazioni che non si sentivano dai tempi dell’omonimo 'Free'.

La recensione celebra 'Back Street Crawler' come un testamento artistico di Paul Kossoff, sottolineandone la maestria chitarristica e la passione blues-rock. Pur affrontando momenti difficili, Kossoff offre performance intense e spontanee. L'album riflette sia la tradizione dei Free sia la personalità unica del chitarrista, con jam memorabili e una tecnica distintiva. Un disco carico di rimpianti, ma che evidenzia l'eredità di un genio spesso nelle retrovie. Ascolta ora 'Back Street Crawler' e scopri il talento unico di Paul Kossoff.

 Mai Clapton è sembrato un artista davvero finito come lo sembrò fra l’85 e i primi anni ’90.

 Tanti chitarristi venderebbero l’anima al diavolo pur di incidere un disco come 'Money & Cigarettes'.

La recensione celebra 'Money And Cigarettes' come l'unico grande album di Eric Clapton degli anni '80, grazie a una rinnovata energia e a collaborazioni di alto livello. Il disco fonde potenza, eleganza e feeling, mettendo in risalto l'eccellenza chitarristica di Clapton e l'inimitabile contributo di Ry Cooder. Nonostante critiche passate, questo lavoro si distingue come un capolavoro tra blues e rock. Le cover selezionate completano un repertorio ricco e variegato, confermando la qualità dell'album. Ascolta ora 'Money And Cigarettes' e riscopri l'energia di Clapton!

 Non è l’album peggiore di Slowhand, né un disco debole, disprezzabile e trascurabile dall’inizio alla fine.

 La CLASSE, quando si parla di quest’uomo qui, non è mai un elemento da sottovalutare.

La recensione offre una rivalutazione di Another Ticket, album spesso sottovalutato nella carriera di Eric Clapton. Pur riconoscendo limiti e debolezze, vengono evidenziati i momenti di classe del chitarrista e l'apporto di validi collaboratori. La critica si concentra sulle differenze rispetto agli album precedenti e sulla difficoltà di cambiare formazione. L'album non raggiunge le vette migliori di Clapton ma resta un lavoro solido e godibile. Ascolta Another Ticket e scopri un lato meno noto di Clapton!

 Un genere che ha prodotto monumenti di Blues revival senza se e senza ma.

 Mai un momento di debolezza, e sono questi i dischi che piacciono a me; c'è una tensione costante, fortissima.

La recensione celebra il secondo album degli Stone The Crows, 'Ode To John Law', come un autentico capolavoro del British Blues degli anni '70. L'autore sottolinea l'originalità e la forza del disco, mescolando blues, soul e psichedelia, e rimarca l'importanza della scena scozzese spesso trascurata. La voce potente di Maggie Bell e la chitarra di Leslie Harvey sono evidenziate come simboli dell'album, che mantiene una tensione costante e vibrazioni intense. L'album è lodato per la sua personalità e per essere una degna conferma del successo dell'esordio. Scopri l'intensità e l'autenticità del British Blues con 'Ode To John Law'!

 È difficile raccontare la storia di Terumasa Hino senza parlare di Fumio Nanri, l’Armstrong del Sol Levante.

 John Scofield presenta uno stile raffinato, bluesy e soul che diventerà caratteristico nel giro di pochi anni.

La recensione celebra il debutto del chitarrista John Scofield nel disco East Meets West, registrato con i fratelli Terumasa e Motohiko Hino. Un album caratterizzato da uno stile raffinato e bluesy che anticipa il futuro successo di Scofield. L’autore evidenzia anche la grande importanza e influenza dei fratelli Hino nel jazz giapponese, con approfondimenti tecnici e storici su ogni musicista. Il disco emerge come un imprescindibile classico del jazz fusion e modale degli anni ’70. Scopri l’inestimabile valore di East Meets West: un capolavoro jazz da non perdere!

 I Man, in assoluto uno dei gruppi più difficili da reperire on-line, e non credo serva spiegare il perché...

 Uno dei più grandi (nonché misconosciuti) live degli anni ’70, manifesto ideale di un gruppo in stato di grazia.

La recensione celebra 'Live At The Padget Rooms' dei Man, una pietra miliare della psichedelia gallese e del rock progressivo anni '70. L'album cattura la potenza dei live del quartetto con improvvisazioni estese e sonorità uniche. Considerata una delle migliori performance live del gruppo, l'opera evidenzia la maestria chitarristica e la loro influenza nella scena underground britannica. La recensione esprime entusiasmo per questo raro e importante documento musicale. Ascolta ora il live cult di Man e immergiti nella psichedelia gallese!

 Madonna quanto mena, questo qua: roba che John Bonham e Carmine Appice parevano femminucce, a confronto.

 Dieci pezzi da beccarsi come un cazzotto nello stomaco, fino ai sei minuti di "Mother", metallico racconto di frustrazione di un teen-ager abbandonato dalla famiglia.

La recensione esplora l'impatto di 'Red Guitar And The Truth', album simbolo del rock giapponese anni '90 dei Blankey Jet City. Con la batteria energica di Nakamura e fusioni di blues e punk, il disco racconta storie di emarginazione con un sound spigoloso e autentico. Considerato un classico del genere, è consigliato a fan del rock duro e del blues elettrico. Ascolta 'Red Guitar And The Truth' e scopri l'energia pura del rock giapponese!

 "Lasciate ogni speranza, voi che mettete sul piatto i due dischi di questa quintessenziale opera."

 "Una sola lunga preghiera, per l'appunto. Musica più notturna e affascinante che mai."

L'album 'Prayer For Chibi' di Suishou No Fune è un tributo intenso e struggente al gatto Chibi, attraverso due ore di musica improvvisata e malinconica. Le due chitarre evocano angoscia, desolazione e una bellezza misteriosa, trasportando l'ascoltatore in un viaggio sonoro notturno e catartico. Un'opera che esplora la perdita senza lasciare spazio alla speranza, ma con una forza emotiva profonda e autentica. Scopri il viaggio sonoro emozionale di Suishou No Fune con 'Prayer For Chibi'.

 L'album della definitiva consacrazione di un Mostro.

 La Tecnica messa al servizio dell'Immaginazione, del talento visionario del singolo.

Kylyn Live rappresenta la consacrazione di Kazumi Watanabe come uno dei più grandi chitarristi elettrici, unendo fusion, jazz-rock e elettronica in un album rivoluzionario. L'opera è un mix unico di tecnica e immaginazione, con collaborazioni di rilievo come Ryuichi Sakamoto e Akiko Yano. Pubblicato nel 1979, segna un momento di svolta per la musica strumentale giapponese, affermandosi come un classico imprescindibile del genere. Scopri il capolavoro fusion di Kazumi Watanabe e immergiti nella Tokyo musicale degli anni '70!

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