un piccolo gioiello dimenticato di heavy metal diretto e sincero, con composizioni senza fronzoli che colpiscono dritte al bersaglio

 il Grifone quindi ha dimostrato di saper graffiare a fondo e che i suoi artigli lasciano il segno

L'album d'esordio Flight of the Griffin dei Griffin è un vero gioiello dell'heavy metal anni '80, caratterizzato da sonorità dirette e potenti ispirate al NWOBHM e al power metal americano. Le tracce uniscono inni di battaglia e momenti di pathos senza cadere nella pomposità, offrendo un'esperienza vintage autentica e appassionata. Il lavoro mostra come la band si distingua per energia e coerenza, anche se il loro album successivo non ha mantenuto le stesse promesse. Scopri subito la forza dell’heavy metal anni ’80 con Griffin - Flight of the Griffin!

 La prima canzone dell’album ('I Hate Lucy') è un lento e pesantissimo strumentale di sette minuti messo lì come monito contro chiunque provi ad ascoltare il disco.

 Rabbia e frustrazione mescolati alla disperazione più totale continuano a farla da padrona per tutto il resto dell’album a furia di badilate sludge dall’immane lentezza.

La recensione analizza 'Torso', album del 1998 dei Grief, caratterizzato da un doom/sludge estremo e intransigente. L'album sfida l'ascoltatore con brani lentissimi e pesanti, arricchiti dalla voce velenosa di Jeff Hayward e testi che dipingono una società marcia. Pur rappresentando una prova difficile, 'Torso' è ritenuto un apice sonoro del gruppo. Scopri l'estremo e intransigente mondo sonoro di Grief con 'Torso'. Ascoltalo ora!

 Enigma può essere considerata un’interessante anticipazione di Crimson.

 L’eccessiva lunghezza penalizza il risultato e la prima fase di carriera degli Edge of Sanity è condannata a rimanere nell’ombra.

Unorthodox, il secondo album degli Edge of Sanity, mostra una crescita stilistica notevole rispetto al debutto. Dan Swanö dimostra la versatilità vocale e il gruppo trova un equilibrio tra tradizione e sperimentazione. La traccia 'Enigma' è il fulcro del disco, paragonata all'album Crimson per intensità e personalità. Tuttavia la durata eccessiva con quattordici pezzi penalizza l'impatto complessivo, impedendo all'album di raggiungere la perfezione. Resta comunque un lavoro fondamentale nella discografia del gruppo e nel death metal old school. Scopri l’evoluzione del death metal svedese con Unorthodox di Edge of Sanity!

 Il death melodico degli Unanimated è diverso dai tre gruppi precedentemente citati.

 La strumentale conclusiva 'Cold Northern Breeze' trasuda quella malinconia tipica degli animi solitari e selvaggi.

La recensione esplora il death metal melodico degli Unanimated con il loro album debutto 'In the Forest of the Dreaming Dead'. Pur acerbo, l'album si distingue per atmosfere oscure e passaggi atmosferici di grande bellezza. Viene sottolineata l'importanza della band nell'evoluzione del melodeath, spesso sottovalutata rispetto a nomi più noti. L'ascolto è consigliato agli amanti del metal nordico e delle sfumature black/death. Ascolta ora l'album che ha segnato la scena melodeath svedese!

 L’unico parto discografico dei Gorement possiede quel qualcosa in più che lo eleva al di sopra di molti altri dischi.

 Un disco molto evocativo, perfetto da ascoltare in questa stagione, dove regnano decadenza e malinconia.

The Ending Quest dei Gorement è un album death metal svedese che si distingue per la sua aura mistica e le profonde melodie malinconiche. Realizzato nel 1994, unisce rasoiate di chitarra a passaggi riflessivi, creando un'atmosfera unica. Perfetto per ascolti autunnali e invernali, è considerato una vetta del genere per la sua capacità di evocare sensazioni intense. La traccia strumentale Silent Hymn rappresenta il momento più significativo del disco. Ascolta ora The Ending Quest e immergiti nelle atmosfere uniche del death metal svedese.

 I Dissection rappresentano la perfetta sintesi di una certa maniera di intendere la musica metal.

 Where Dead Angels Lie è una splendida ballata black metal che tesse oscure e malinconiche melodie che turbano la parte più sensibile del nostro animo.

La recensione celebra Dissection come uno dei gruppi più influenti del metal estremo, enfatizzando il talento compositivo di Jon Nödtveidt e l'importanza dell'EP Where Dead Angels Lie. Vengono analizzate le tracce principali, sottolineando soprattutto la title track per le sue melodie oscure e malinconiche. L'EP è visto come un tributo alla creatività del gruppo negli anni '90, ignorando il controverso ritorno successivo. La recensione sottolinea inoltre le influenze e l'impatto lasciato dalla band nel panorama metal nordico. Scopri ora l'EP che ha segnato la storia del metal estremo con Dissection!

 L’esperienza ai confini della morte subita durante il coma cambierà la sua vita, ma anche la storia del metal estremo.

 La storia del metal estremo passa obbligatoriamente per questa demo.

La demo December Moon dei Morbid rappresenta un punto fondamentale nella storia del metal estremo scandinavo. Il giovane Dead, fresco da un'esperienza ai confini della morte, plasma con le sue performance un sound che mescola thrash, death e black metal. Le quattro tracce mostrano già i semi di un movimento che avrebbe rivoluzionato il metal nell'Europa del Nord negli anni '90. L'importanza storica è sottolineata dal coinvolgimento di membri poi protagonisti in Entombed e Mayhem. Ascolta December Moon e scopri le radici del metal estremo scandinavo!

 La disperazione più totale, ecco ciò che si prova ascoltando quest’album.

 È come cadere di notte nelle sabbie mobili e aspettare la morte mentre si sprofonda pian piano.

L'album "Come to Grief" dei Grief è un intenso viaggio nel death doom e sludge metal, caratterizzato da atmosfere cupe e disperate. Nato dalla scena di Boston degli anni '90, il disco fonde influenze di band come Eyehategod e Crowbar. La lentezza asfissiante e i riff putridi creano un'esperienza sonora che cambia a seconda dell'umore dell'ascoltatore, risultando un capolavoro per chi vive momenti di depressione. Ascolta "Come to Grief" per immergerti in un metal oscuro e intenso.

 Il sogno di Erik Rutan si fa sempre più vicino e conquistare l’agognato trono non sarebbe più un’utopia.

 Un album con le radici salde nell’old school e lo sguardo rivolto al presente (e al futuro).

La recensione analizza l'album Phoenix Amongst the Ashes degli Hate Eternal, evidenziando come Erik Rutan abbia saputo rilanciare la band dopo l'insuccesso di Fury and Flames. Il disco si distingue per un approccio più cadenzato e melodico, recuperando lo spirito old school del death metal e avvicinandosi a un grande risultato. L'autore vede in questo lavoro un possibile passo decisivo per conquistare il trono del genere. Scopri Phoenix Amongst the Ashes e rivivi il vero death metal con Hate Eternal!

 Adattarsi o morire: è questo quello che avranno pensato gli Adramelech a metà anni novanta.

 Un death metal con la giusta dose di melodia disturbante, eredità del retaggio di gruppo finlandese, ed un gran tiro quindi.

Psychostasia degli Adramelech rappresenta un'evoluzione significativa del death metal a metà anni '90, fondendo influenze finlandesi e industriali. Il disco, di circa 35 minuti, si distingue per la produzione pulita e atmosfere intense legate a miti antichi. Pur mancando di un brano particolarmente distintivo, il lavoro emerge come un contributo solido e ben eseguito nel panorama metal. Gli Adramelech mantengono vive le radici originali del genere senza cedere a mode passeggere. Ascolta Psychostasia e scopri il death metal che sfida il tempo!

Utenti simili
proggen_ait94

DeRango: 11,22

macaco

DeRango: 15,42

robotanake

DeRango: 0,14

spiritello_s

DeRango: 0,52

Annette

DeRango: 12,17

The Decline

DeRango: 5,11

JURIX

DeRango: 18,52

IL SICILIANO

DeRango: 1,88

Dimitri Molotov

DeRango: 0,44

Gueddo666

DeRango: 0,99