andisceppard

DeRango : 4,89 • DeEtà™ : 3962 giorni

 Ci sono dischi che quando cominci a sentirli non li smetti più.

 Stanno suonando come se fosse l'ultima cosa che fanno nella vita.

La recensione celebra l'album live 'On the Road' dei Traffic per la sua potenza emotiva più che per la qualità tecnica. L'autore si concentra sull'atmosfera unica del brano '(Sometimes I feel so) Uninspired' e sulla sensazione che la band suoni come se fosse l'ultima volta. Nonostante una registrazione non perfetta, il disco resta un pezzo fondamentale per gli appassionati di musica dal vivo. Ascolta 'On the Road' e lasciati coinvolgere dall’intensità dei Traffic dal vivo!

 E di quanto bella, struggente, unica fosse la Milano del leccese Jannacci, dell’ucraino Sherbanenko.

 Il racconto lo trovate nel bellissimo libretto uccidere per amore di Sellerio.

La recensione celebra il live di Enzo Jannacci a Milano del 2005, evocando un forte legame tra musica e narrazione. Il racconto parallelo a Scerbanenko arricchisce l'esperienza emotiva, dipingendo una Milano struggente e viva. L'autore riflette sul potere artistico e umano di Jannacci, capace di trasmettere emozioni profonde e universali. Scopri l'intensità di Enzo Jannacci con Milano 3/6/2005, un viaggio musicale da non perdere!

 La sua voce è la voce di un angelo.

 E non è da solo. È su un altro pianeta. Lui e Alifib.

La recensione racconta la commovente storia di Robert Wyatt, batterista dei Soft Machine, la sua tragedia personale e la rinascita artistica con l’album Rock Bottom. In particolare, si soffermano i sentimenti legati alla canzone Alifib, dedicata alla sua amata Alfie, e l’atmosfera unica della sua musica. Il testo evidenzia anche il rispetto e l’amicizia con David Gilmour, sottolineando la forza creativa di Wyatt nonostante le difficoltà. Ascolta Rock Bottom e lasciati trasportare dall'emozione di Robert Wyatt.

 Se proprio voleste un suggerimento, per il migliore Miles di sempre butterei lì My Funny Valentine dal Columbia Concert.

 Doo Bop? Solo una cosa. È un disco di cui ho parlato prima di sapere che c'era.

La recensione di Doo Bop evidenzia come questo album di Miles Davis rappresenti un esperimento musicale tra jazz e hip hop. Pur non essendo considerato uno dei suoi migliori lavori, viene visto come un curioso progetto che conferma l'idea di Davis come innovatore. L'autore suggerisce di preferire altri album classici, ma riconosce il valore sperimentale di Doo Bop. Scopri l'innovativo mix di jazz e hip hop in Doo Bop di Miles Davis!