"La voce di Pellino continua ad essere una delle più ispirate nel panorama musicale italiano"

 "Un disco scialbo pop con un paio di canzoni sufficienti, come tutti i suoi precedenti e presumibilmente, tutti i suoi successivi."

La recensione evidenzia come 'Resistenza' di Neffa, nonostante alcune tracce salvabili, rappresenti un netto calo qualitativo rispetto ai lavori precedenti. La produzione superficiale e la mancanza di entusiasmo traspaiono nei brani, che affrontano temi personali legati alla fine di una relazione. Il disco risulta un pop scialbo, confermando una tendenza negativa nella carriera del cantautore. Scopri la recensione completa e valuta tu stesso l'evoluzione di Neffa!

 I testi sembrano quasi la traduzione italiana del rapper americano Necro.

 La strofa di B in 'Aldilà' raggiunge semplicemente la perfezione (nella sua accezione più marcia possibile).

Il debutto di Vashish, rapper milanese, si distingue per la sua forte ispirazione alla scena horrorcore americana, con testi intensi che citano gore e serial killer famosi. La produzione musicale semplice ma efficace rafforza un'atmosfera di disagio e follia. I featuring della crew Blacklist sono di alto livello, con una strofa particolarmente memorabile di B in 'Aldilà'. Consigliato a fan del rap underground e cultori del genere horror. Scopri l'horrorcore italiano con il debutto di Vashish, un viaggio oscuro e intenso nel rap underground.

 I beat sono tutti di ottima fattura, essendo stati creati dal miglior beatmaker italiano.

 I testi sarebbero più adatti ad un teenager che a un uomo alla soglia dei 40 anni.

Localz Only segna un cambio stilistico per Noyz Narcos, che abbandona l'approccio truce per un gangsta rap più commerciale. I beat di Fritz da Cat sono eccellenti, ma le liriche risultano poco ispirate e immature rispetto all'età dell'artista. I featuring, in particolare Ensi e Jack the Smoker, spesso oscurano Noyz stesso. Un album tecnicamente valido ma con qualche limite sul piano poetico. Scopri come Noyz Narcos evolve con Localz Only, ascolta ora l’album!

 Questo 60 Hz, anche se uscito poco fa, è diventato una pietra miliare del rap italiano.

 Notte Blu è semplicemente perfetta; Frank Siciliano col suo bellissimo testo ci dà l'impressione di camminare per strada nella notte.

La recensione celebra 60 Hz di Dj Shocca come uno degli album rap più importanti in Italia, lodando la varietà degli artisti coinvolti e la qualità dei beat. Vengono analizzate in dettaglio le tracce principali, con un apprezzamento particolare per pezzi come 'Ghettoblaster', 'Rendez Vous Col Delirio' e 'Notte Blu'. Pur riconoscendo qualche passaggio meno ispirato, il giudizio complessivo è molto positivo, sottolineando l'importanza storica dell'opera. Scopri ora l'album 60 Hz di Dj Shocca e immergiti nel rap italiano autentico!

 Il primo disco del duo, La Grande Truffa Del Rap, è un disco piuttosto cupo e introverso, in cui si trova una sorta di ironia tinteggiata di amarezza.

 L'Originale Trasmissione Della Rovina è uno dei miei pezzi preferiti, e il titolo parla da sé.

La recensione analizza l’album 'La Grande Truffa Del Rap' dei Gente Guasta, uscito nel 1994 durante la golden age del rap italiano. Il disco si distingue per un tono cupo e introverso, lontano dall’ottimismo precedente degli OTR, con testi ironici e amareggiati accompagnati da beat old school. Vengono evidenziati i temi di critica sociale, morte, lotta interiore e amore per il rap e i viaggi. L’album è descritto come un capolavoro che mantiene vivo il vero spirito dell’hip hop italiano dell’epoca. Scopri l'intensità e la profondità di 'La Grande Truffa Del Rap', un vero classico dell'hip hop italiano.

 "Il secondo album è sempre il più difficile nella carriera di un artista" (cit. Caparezza, 2003)

 "Dio perdonami, è che rigo dritto in una città di cocainomani, stai lontano dalla music economy, noi viviamo veloci solo per morire giovani"

Death USB, secondo album di Salmo del 2012, segna una svolta rispetto al suo esordio crossover con un sound più elettronico e riflessivo. Composto in soli sette giorni, il disco affronta temi come il business musicale, sogni infranti e difficoltà generazionali. Nonostante la brevità e un approccio differente, Salmo conferma il suo valore e zittisce le critiche legate al passaggio a un'etichetta major. Il disco è un solido seguito che evidenzia una nuova direzione sonora e testi incisivi. Scopri l’evoluzione di Salmo ascoltando Death USB ora!

 "King del Rap è in realtà una presa per il culo a tutti quei rapper gangsta che sanno dire solo quello."

 "Sabbie Mobili è tristemente veritiera: hanno successo solo raccomandati e corrotti, e i politici fregandosene dei cittadini."

La recensione analizza dettagliatamente l'album 'King Del Rap' di Marracash, evidenziando sia punti di forza, come testi e collaborazioni, sia debolezze, in particolare alcune basi musicali ritenute inferiori rispetto al precedente album. Vengono approfonditi i temi sociali e personali trattati nei brani. L'autore considera l'album adatto ai nuovi fan del rap, mentre per gli ascoltatori più esperti è una produzione discreta ma non eccellente. Scopri l'album King Del Rap e immergiti nel rap italiano con Marracash!

 “Mi manca così tanto quando eravamo solo io e te ed un foglio bianco.”

 “Io ho voluto far le scale tu hai voluto gli ascensori ma se cado io mi faccio male, se lo fai tu muori.”

La recensione celebra il primo album di Nitro, Danger, come un debutto forte e autentico nel panorama del rap italiano. L'autore sottolinea le influenze della Machete Crew e la qualità della produzione, evidenziando testi profondi che spaziano dal disagio personale alla critica sociale. Nonostante alcune tracce meno convincenti, l'album resta un lavoro notevole che mostra il talento e il potenziale di Nitro. Vengono evidenziate collaborazioni e riferimenti a Salmo e Fabri Fibra, sottolineando l'importanza di questo progetto per la scena hip hop italiana. Ascolta Danger, scopri il futuro del rap italiano con Nitro!

 "Non Siamo Più Quelli Di Mi Fist, cazzo, non l’avrei mai detto!"

 "Sono convinto che se il Dogo fa questo tipo di musica è unicamente colpa del pubblico di minorati mentali che li segue e apprezza la roba tamarrissima e delle dementi adolescenti che si arrapano guardando Guè."

La recensione analizza l'album "Non Siamo Più Quelli Di Mi Fist" di Club Dogo, evidenziando una deriva stilistica verso temi banali e un’eccessiva autocelebrazione. Dopo un promettente esordio con "Mi Fist", il gruppo si sarebbe perso nel tempo, proponendo musica meno incisiva e più commerciale. Alcuni brani salvano la tecnica, ma nel complesso il disco è ritenuto deludente rispetto alle aspettative degli appassionati di rap italiano. Scopri la recensione completa e valuta tu stesso l’evoluzione di Club Dogo!

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