I Vintage Violence suonano un rock terra-terra e lo fanno con la stessa urgenza di De Andrè.

 Una bottiglia di champagne spaccata in testa a Vittorio Sgarbi. Questo è il rock italiano che andrebbe ascoltato anche su Marte.

La recensione di 'Mono' dei Vintage Violence esalta un rock italiano ricco di urgenza e classe, capace di fondere liricità e prosa con energia e spirito critico. Pur essendo un esperimento che mescola diverse influenze, il disco si presenta come un segnale vitale e contemporaneo nel panorama musicale italiano. L'album è consigliato anche a chi è scettico verso le novità, offrendo un rock autentico e coinvolgente. Scopri l'energia e la classe di Mono, ascolta Vintage Violence ora!

 Quindici anni di carriera condotti a schiena dritta e petto in fuori.

 Niente sarà più come prima, c'è solo da augurarsi che la brigata del toro prosegua su questa nuova via a costo di farlo a 'Cuori Stanchi', ma mai doma.

Il terzo album dei torinesi Bull Brigade, rilasciato dopo cinque anni, rappresenta un importante ritorno nel panorama punk hardcore italiano. Il disco unisce storie personali a una forte identità torinista, esplorando nuove sonorità senza perdere l'attitudine energica e autentica del gruppo. La produzione di Fabio Valente valorizza sia la matrice Oi! che l'apertura melodica ispirata a The Menzingers. Un lavoro che segna un prima e un dopo per la band e la scena underground. Ascolta ora 'Il Fuoco Non Si È Spento' e scopri il nuovo sound dei Bull Brigade!

 La musica, quella italiana, nei dischi la si può trovare ancora. Fidatevi.

 Musica fatta da sempre come gesto di responsabilità, per la seconda volta in carriera pubblicata attraverso un supporto ideale a compiere un ragionamento a più ampio spettro.

La recensione celebra l'EP "Cronaca Nera e Musica Leggera" dei Ministri come un lavoro autentico e responsabile, caratterizzato da un sound crudo e imperfetto e testi carichi di significato. L'album si distingue per capacità espressiva e artigianalità, portando avanti lo spirito battagliero della band senza compromessi. Un ritorno alle radici della musica italiana nei supporti fisici, invitando l'ascoltatore a ritrovare la musica nei dischi. Un lavoro denso di riflessioni umane e culturali, ideale per chi cerca autenticità musicale. Ascolta ora l’EP dei Ministri e riscopri la forza della musica autentica.

 “Il Divin Codino suggerisce soltanto il mito, senza mai farlo respirare.”

 “Roby è stato membro onorario della famiglia di molti ragazzi, compresa la mia. E questo basta.”

Il Divin Codino racconta la figura di Roberto Baggio più come mito che come uomo, evocando una forte nostalgia. Il film suscita commozione ma non approfondisce realmente il personaggio, restando su toni emozionali e lirici. La recensione ne riconosce l'efficacia nostalgica, pur sottolineando l'impossibilità di far respirare appieno la complessità del campione. Scopri il mito di Roberto Baggio con Il Divin Codino, un viaggio tra emozione e ricordi.

 "Se siamo tutti quanti destinati all'inferno, allora è meglio arrivarci ballando."

 Saperli attenersi a malapena al compitino potrebbe risultare abbastanza frustrante per gli stessi adepti.

Let The Bad Times Roll segna il ritorno dei The Offspring dopo nove anni con un album coerente ma senza particolari novità. Tra tensioni interne alla band e aspettative del pubblico, il disco si mantiene solido nel suono ma non riesce a entusiasmare. Un lavoro che si specchia nel passato senza riuscire a innovare, rappresentando un appuntamento per i fan nostalgici più che per nuovi ascoltatori. Scopri il nuovo album dei The Offspring e valuta tu stesso il loro ritorno sul palco!

 Il solo fatto che continuino ad esistere nonostante la tragedia abbattutasi nel 2016 è di per sé commovente.

 Quella che abbiamo fra le mani non sarà panacea ma è senza dubbio balsamo.

Il nuovo album degli Architects, "For Those That Wish To Exist", si presenta come un atto di coraggio e resilienza dopo la tragedia familiare che ha colpito la band. Tra metalcore abrasivo e influenze pop, il disco esplora tematiche attuali come l'ambiente e la politica, senza mai perdere dignità. Seppur non privo di difetti e qualche momento debole, offre un'esperienza sonora intensa e variegata, con guest importanti come Simon Neil. Ascolta l'album e scopri la forza degli Architects in questo viaggio tra dolore e speranza.

 «...raggiungere l’altra parte del tunnel vi lascerà feriti, ammaccati ma alla fine purificati.»

 «Un esercizio di pura catarsi.»

Lament segna il ritorno dei Touché Amoré quattro anni dopo Stage Four, presentando un album più maturo e riflessivo. Meno ruvido ma altrettanto intenso, Lament unisce hardcore e punk melodico con liriche profonde. Il disco è una catarsi emozionale, che favorisce l’identificazione con le proprie frustrazioni e la ricerca di speranza. Una prova di maturità e sensibilità, ideale per ascoltatori alla ricerca di un’esperienza emotivamente coinvolgente. Ascolta Lament e lasciati travolgere da un viaggio emotivo unico.

 Il ritorno di Jackson Mould alla chitarra, combinato alle galoppate di un Joe Nixon mai sotto sforzo, porta gli Slick Shoes al ‘next level’.

 Le composizioni si fanno di una qualità eterea, adorante, che eleva alcuni passaggi ad una sorta di 'gospel skate punk', vibrazioni uniche nel genere.

Dopo 17 anni di silenzio, gli Slick Shoes tornano con 'Rotation & Frequency', un album carico di nostalgia ma fresco e tecnicamente raffinato. Il rientro di Jackson Mould e le performance di Joe Nixon portano la band a un nuovo livello, unendo atmosfere skate punk a passaggi hardcore. Un ritorno molto apprezzato sia dai fan storici sia dagli appassionati di punk alternativo. Ascolta ora 'Rotation & Frequency' e riscopri il punk melodico degli Slick Shoes!

 Mi sento preso per il culo perché i The Used mettono sul piatto tutto ciò che mi aspettavo di non sentire più, ma nel modo più intelligente e provocatorio mai sperimentato.

 A cosa serve essere una band di chitarra, basso e batteria se si suonano metà dei pezzi di un disco? Quale senso ha continuare a pubblicare musica che non può rendere intimo un live?

La recensione analizza Heartwork, l'ultimo album dei The Used, evidenziando una miscela di sperimentazione musicale e incoerenza stilistica. Dopo alti e bassi nella carriera, il disco mostra momenti di ispirazione alternati a passaggi meno convincenti, creando aspettative confuse nell'ascoltatore. Pur segnando un ritorno all'ardore originale, l'uso massiccio di synth e il distacco dalle radici hardcore sollevano dubbi sul futuro live della band. Scopri l'evoluzione dei The Used con Heartwork, ascolta ora l'album e forma la tua opinione!

 Questo disco è l’epitaffio sulla lapide della musica pop.

 Il poveretto è morto per non aver avuto un’anima.

La recensione di Map of the Soul: 7 dei BTS è fortemente critica e ironica, sottolineando una produzione inefficace e una totale mancanza di anima nell'album. La coerenza tra i brani è assente, con l'autore che denuncia un lavoro che si limita a decorazioni superficiali senza raggiungere la profondità emotiva e personale promessa. L'album è descritto come un fallimento artistico che tradisce le aspettative create. Scopri perché questo album BTS ha deluso tante aspettative, leggi la recensione completa!

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