Ecco il paesaggio ideale in cui inserire questo album rock.

 Un’ottima produzione per un disco senza dubbio controcorrente.

La recensione di Eyes Adrift celebra l’incontro tra icone del rock americano: Novoselic, Kirkwood e Gaugh. L’album combina influenze country, folk e psichedeliche con brani energici e ballate melodiche. Il risultato è un viaggio musicale on the road, autentico e coinvolgente, che si distingue per varietà e qualità della produzione. Scopri il viaggio sonoro di Eyes Adrift e lasciati trasportare dal loro rock autentico!

 In ogni canzone si scoprono delle interessantissime variazioni e sperimentazioni rispetto agli originali.

 Si ha l’impressione di ascoltare la musica vera dei Fugazi, i veri originali, senza le manipolazioni dei produttori.

La recensione elogia 'Instrument Soundtrack’ dei Fugazi, raccolta di 18 tracce autentiche e non commerciali. L’album offre versioni demo e sperimentali che esprimono la vera essenza del gruppo, rivelando nuove sfumature rispetto ai pezzi ufficiali. Consigliato a chi cerca emozioni pure e il vero spirito del D.C. Punk. Ascolta e lasciati trascinare dall’autenticità dei Fugazi!

 Il filo conduttore non sono più i meravigliosi e semplici cambi pulito-distorto di chitarra, bensì composizioni molto più ricercate, melodiche e tranquille.

 Un album di cui la metà delle canzoni sono potenzialmente delle ottime hit-singles, merita senza alcun dubbio - e specialmente oggigiorno - di non passare inosservato.

Il terzo album dei Nada Surf, 'Let Go', segna un passaggio dall'indie rock energico a melodie più mature e raffinate. La voce diventa protagonista, affiancata da composizioni ricercate e ballate romantiche. Pur mantenendo radici rock, la band evolve senza stravolgimenti, offrendo uno degli album indie-pop più riusciti dei primi anni 2000. Scopri la rinascita dei Nada Surf con 'Let Go': ascolta e lasciati sorprendere dalle nuove sonorità!

 Questi fanno paura davvero.

 ‘D.A.M.N’ è strano, è un oggetto di culto: la qualità di registrazione è molto grezza e nonostante questo, il suono è complessivamente più amplificato, sembra quasi che da un momento all’altro le casse possano esplodere.

La recensione celebra 'D.A.M.N.' dei Greenmachine come un caposaldo del metal estremo giapponese. L'album, uscito nel 1996, si distingue per il suo sound brutale, la qualità grezza ed un'eccentricità unica. I riferimenti a Cathedral e Entombed ne sottolineano le influenze. Pur essendo datato, mantiene una potenza dirompente e un fascino di culto. Scopri perché D.A.M.N. dei Greenmachine è diventato un cult del metal estremo!

 Un album dai contenuti del tutto banali e inutili, musicalmente estraneo al loro tradizionale stile.

 Nemmeno una song si salva, manco un brano che riesca a ripetere l’aggressività di 'Lookinglasself'.

La recensione critica duramente 'End Transmission' degli Snapcase, definendolo banale e privo dell'energia tipica del gruppo. L'album viene visto come il punto più basso della band, distante anni luce dal loro debutto. Secondo l'autore, neanche una traccia riesce a salvarsi ed è chiara la crisi della scena hardcore tradizionale. Una delusione per chi aveva sperato in un ritorno di qualità. Scopri perché 'End Transmission' ha deluso la scena hardcore: leggi la recensione!

 Nirvana, Screaming Trees e Kyuss riuniti in una Band: il risultato è il miglior rock degli ultimi anni, senza alcun dubbio!

 Sono dei musicisti con le palle e guai a lasciarsi sfuggire uno solo dei loro concerti.

La recensione celebra un concerto memorabile dei Queens of the Stone Age a Berlino nel 2002. L'autore descrive con entusiasmo la presenza di musicisti d'eccezione e una scaletta ricca. Emerge l'energia del pubblico e la qualità tecnica della band, pizzicata anche da improvvisazioni sorprendenti. Un live imperdibile per ogni appassionato di rock. Scopri perché questo concerto è entrato nella leggenda: leggi la recensione completa!

 Più lo ascolti e più ti piace.

 "One By One", purtroppo ancora una volta, non raggiunge i livelli del mitico e lontano esordio "Foo Fighters" del 1995.

La recensione analizza One By One dei Foo Fighters, evidenziandone il distacco dal grunge in favore di sonorità indie rock. Pur non raggiungendo i fasti dell’esordio, l’album cresce con l’ascolto, grazie anche a influenze esterne e brani di spicco come All My Life e Come Back. Punti deboli: mastering rivedibile e alcune tracce meno ispirate. Nota di merito per il DVD Limited Edition. Scopri cosa rende One By One un album da rivalutare: ascoltalo e lasciati sorprendere!

 Conta solo accomodarsi sul divano, sotto una coperta, chiudere gli occhi e viaggiare con la musica nei loro sogni.

 La loro musica è così, o ti piace e ne vai golosamente matto, oppure non ti piace e non ti piacerà mai.

La recensione esalta 'It's a Love Cult' dei Motorpsycho, sottolineando la straordinaria capacità della band norvegese di fondere generi diversi come funk, jazz, blues, punk e rock. Considerati tra le eccellenze europee, i Motorpsycho sono celebrati per la loro costante sperimentazione e il loro umile spirito creativo. L'album viene descritto come un viaggio musicale senza confini, ideale per chi ama lasciarsi trasportare dalle emozioni. Scopri il viaggio musicale unico dei Motorpsycho con It's a Love Cult!

 Ogni traccia ha la sua storia, la sua particolarità rappresentata da uno o più strumenti musicali in principio incompatibili con lo Stoner.

 L’ascolto proprio diverte, la nr. 5 mi ricorda i Ramones.

La recensione esplora Desert Sessions Vol. 5 e 6 come specchio dello stonerrock a cavallo del nuovo millennio. Sotto la direzione di Josh Homme, il progetto raccoglie sperimentazione e influenze che vanno dal punk al rock psichedelico, mescolando atmosfere grezze e improvvisazioni strumentali. Vengono evidenziate le differenze tra versioni di brani e l'intreccio tra vari strumenti, con cenni al contesto della scena musicale e alla reperibilità delle informazioni sull’album. Scopri il viaggio sonoro delle Desert Sessions e lasciati sorprendere dalla sperimentazione stoner!

 "J Mascis è l’ultimo dinosauro del Grunge rimasto in circolazione e capace di rispolverare con invidiabile costanza e piacere questo genere anche nel nuovo millennio."

 "Certo è che 'Free so Free' non deluderà le aspettative del pubblico fedele alla geniale musica di J Mascis e al Grunge in genere!"

La recensione celebra 'Free so Free' come un vero ritorno alle origini grunge, mantenendo l'identità artistica di J Mascis pur mostrando aperture acustiche e maturità. L'album soddisfa i fan sia per i richiami nostalgici ai Dinosaur Jr. sia per le esplorazioni sonore più morbide, confermando Mascis campione della scena alternative-rock di fine millennio. Scopri perché Free so Free è imperdibile per ogni fan del vero grunge!