"Questo album va provato. Non è detto che piaccia a tutti, ma chi riuscirà a entrarci in sintonia ne rimarrà folgorato."

 "Inner Silence è la traccia più emozionante che abbia mai provato ascoltando una canzone, storia di un amore spezzato dalla morte."

La recensione celebra Alternative 4 degli Anathema come un capolavoro di introspezione e sentimento, con un mix originale di gothic metal, ambient e rock. L'album è descritto come raffinato e profondamente emotivo, evocativo di atmosfere malinconiche e speranzose. Vengono analizzate le tracce più significative e messo in rilievo il parallelismo con i Pink Floyd. La versione rimasterizzata include cover pregevoli, a conferma della forza creativa della band. Ascolta Alternative 4 e lasciati trasportare dalle sue emozioni profonde.

 "Qui davvero si respira la maturità di Corgan, che decide di prendere il gruppo in mano guidato da una tristezza irrefrenabile."

 "Lasciatevi andare in questo mare oscuro, affogate pure, piangete e sfogatevi... il cuore ricolmo di una tristezza che finalmente ha trovato una via di uscita."

Questa recensione mette in luce 'Adore' come il vero capolavoro degli Smashing Pumpkins, un album segnato dalla sofferenza e maturità di Billy Corgan. Tra elettronica e ballate gotiche, il disco esplora temi di dolore, perdita e malinconia con una poetica intensa. L'autore loda in particolare brani come 'To Sheila', 'Ava Adore' e 'For Martha', evidenziando l'atmosfera notturna e intimista. Un invito profondo a lasciarsi coinvolgere dalle emozioni evocative del disco. Ascolta 'Adore' per un tuffo nell’anima malinconica degli Smashing Pumpkins.

 Una strizzatina d’occhio al mercato, ma con tanto cuore, passione e capacità artistica.

 Quando si distaccano dalla roboanza del goth rock e si incamminano verso viali alberati... sanno toccare e emozionare.

La recensione analizza l'album Ave End dei Lacrimas Profundere, evidenziando la transizione da sonorità doom a un gothic rock più melodico e accessibile. Pur riconoscendo una lieve commercializzazione, il disco mantiene qualità e passione, con canzoni caratterizzate da atmosfere malinconiche e il carisma della voce di Schmidt. I brani sono tecnicamente solidi e emozionalmente coinvolgenti, con momenti di particolare intensità nelle tracce più riflessive. Scopri il fascino malinconico di Ave End, un must per gli amanti del gothic rock.

 Il disco è bello e merita, rappresenta una conferma per i Klimt, band metal forse solo per la casa discografica, ma di fatto lontana da questo genere.

 L’andamento di questo lavoro è sognante e malinconico, costantemente venato da un senso di incolmabile distanza e di nostalgia per qualcosa di irrecuperabile.

La recensione celebra il terzo album dei Klimt 1918 come una conferma della loro maturità artistica, con un sound distante dal metal classico e ricco di atmosfere shoegaze e malinconiche. Viene sottolineata la voce evocativa di Marco Soellner e la capacità della band di emozionare, pur riconoscendo qualche somiglianza con il disco precedente. Tra i brani più apprezzati spiccano 'The Breathtaking Days' e 'Suspense Music'. Ascolta ora l’album e lasciati trasportare dalle emozioni di Klimt 1918!

 Un gruppo doom così in Italia probabilmente mancava davvero: meno estrosi (e comunque totalmente diversi) dei Novembre, più tenebrosi dei Klimt 1918, semplicemente loro stessi.

 Ne scaturisce un mood più apocalittico che rabbioso, malinconico e decadente ma non nichilista e distruttivo.

La recensione esalta il debutto 'Days Of Nothing' dei The Foreshadowing, band romana che offre un doom metal caratterizzato da atmosfere apocalittiche, malinconiche e tecnicamente solide. Pur con alcune influenze evidenti, il gruppo si distingue per originalità e passione, proponendo un prodotto di alta qualità nel panorama metal italiano. La voce calda di Marco Benevento e le sonorità ispirate ma personali convincono il recensore a promuoverli con entusiasmo. Ascolta ora 'Days Of Nothing' e immergiti in un doom metal italiano unico e potente.

 Gli echi floydiani più eterei sono qui messi in pratica con ottima maestria.

 L’ultima traccia stupisce realmente... si fa ascoltare che è una meraviglia.

Dopo un passo falso con 'The Neonai', i Lake Of Tears ritornano con 'Black Brick Road', mostrando una maturità e semplicità apprezzabili. Il disco alterna atmosfere floydiane e gothic rock con brani ben strutturati e una produzione ispirata. Alcune tracce, come 'The Greyman' e 'The Organ', si distinguono per qualità e atmosfera. L'album è più accessibile e coinvolgente rispetto al precedente, con un finale sorprendente e potente. Scopri l'atmosfera unica di Black Brick Road, ascolta ora il nuovo capolavoro dei Lake Of Tears!

 Il gothic qui è quasi del tutto sparito, ci siamo spostati su terreni più spiccatamente lisergici.

 Peccato però che i Lake Of Tears non siano, e mi dispiace dirlo, un grande gruppo. O meglio, non dimostrano di esserlo in questo disco.

The Neonai dei Lake Of Tears rappresenta un allontanamento dal gothic metal verso sonorità psichedeliche e rock orecchiabile. L'album alterna tracce vivaci ma spesso ripetitive a ballate malinconiche più riuscite, offrendo un ascolto piacevole ma poco memorabile. Nonostante l'atmosfera dark e le buone performance vocali, l'album appare nel complesso poco ispirato rispetto alle altre opere della band. Scopri l'evoluzione sonora di Lake Of Tears con The Neonai!

 Mi sento perso in un intricato labirinto sonoro nel quale mi è molto difficile districarmi.

 L’impatto con la title track è veramente molto buono, emotivo e ammaliante quanto basta per essere eletto a miglior brano dell’album.

La recensione analizza l'esordio dei Zeroïn, un album tecnicamente curato e ricco di influenze da Nine Inch Nails e Tool. Nonostante alcune tracce di buon livello, il disco risulta complesso e difficile da seguire, con una mancanza di coerenza globale che penalizza l'ascolto. Viene riconosciuta però la potenzialità e l'originalità nel panorama italiano, con un invito a migliorare in futuro. Scopri l’esordio unico di Zeroïn e vivi il loro sound originale!

 Quando poi ascolti quelle canzoni esse non ti lasciano niente se non indifferenza, continuo senso di già sentito e una generale piattezza.

 Alla fine ti arrendi all’evidenza della totale incompatibilità di 'caratteri' tra te e il disco, e lo lasci lì, in un angolo della tua discografia, in attesa di una qualche epifania.

La recensione esprime una visione critica e personale del disco "War All The Time" dei Thursday, sottolineando una connessione limitata con le emozioni raccontate e un apprezzamento circoscritto a quattro tracce. L'autore, neofita del genere emo, riconosce la qualità tecnica ma rimane distaccato emotivamente. Il disco è giudicato sufficiente ma non memorabile, con un invito a non fermarsi a questo solo ascolto. Scopri se War All The Time risuona con te, ascolta le tracce chiave!

 La cantante, Dame Pandora, è dotata di una voce stupenda e cristallina, profonda quanto basta e soprattutto magnificamente melodica e cullante.

 Il disco è una vera gemma, appassionante, pregna di significati, dotata di ottime liriche, un gothic sinfonico che farà la felicità non solo degli estimatori di questo genere.

L'album Les Mémoires Blessées dei Dark Sanctuary si distingue per la sua maestria compositiva e le atmosfere cupe e malinconiche. La voce cristallina di Dame Pandora e l'uso di pianoforte e tastiere creano un pathos evocativo, con tracce che spaziano da momenti delicati a toni funerei. Pur con qualche difetto di lunghezza e ripetitività, il disco si conferma un gioiello del gothic sinfonico, capace di affascinare sia i fan del genere sia gli appassionati di sonorità folk e medievali. Scopri l’intensa atmosfera gothic sinfonica di Les Mémoires Blessées!

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