"Il cuore dell’album è il passaggio tra un’adolescenza consapevole e una fase riflessiva, interpretato con freschezza e consapevolezza."

 "La famosa 'Killing an Arab' non è altro che un omaggio all’esistenzialismo di Camus, frainteso ma geniale."

La recensione analizza Boys Don’t Cry come un alter-ego americano del primo album Three Imaginary Boys. Viene apprezzata la miscela di post-punk, melodie ballabili e liriche introspettive. L’autore evidenzia il passaggio dall’adolescenza vivace a una fase più introspettiva e consapevole in chiave esistenzialista, sottolineando la freschezza e l’originalità del sound e dei testi. Particolare menzione alle tracce simbolo come "Killing an Arab" e "Boys Don’t Cry". Scopri il percorso musicale e poetico di The Cure con Boys Don’t Cry!

 "La sofferenza e la rassegnazione che trasudano da questa scarna melodia sono semplicemente intollerabili."

 "Un malessere esistenziale e fatalista, tipicamente adolescenziale, che agli occhi di molti può apparire patetico e autoflagellatorio, ma scevro da quella maniera che caratterizzerà i lavori post-'Pornography'."

La recensione esplora l'album 'Faith' dei The Cure come un viaggio nelle oscure e sofferenti atmosfere della band nell'era post-'Seventeen Seconds'. Con un sound statico e liriche di natura fatalista, l'album rappresenta un concept sulla fede carico di emotività e malinconia. Il pezzo 'The Funeral Party' emerge come un momento di rara intensità emotiva, mentre l'intero lavoro riflette un malessere adolescenziale unico e profondo. Ascolta 'Faith' per immergerti nell'intensità emotiva unica dei The Cure.

 “Grab That Gun è una di quelle rare uscite che riescono davvero a spaccarti il cuore.”

 “La voce è toccante, candida e disillusa, la speranza non abita di certo le fibre ottiche di questo disco.”

Grab That Gun è l'esordio delle The Organ, quintetto canadese che omaggia i grandi del post-punk e new wave con un sound malinconico e intenso. Nonostante l'assenza di innovazioni, l'album incanta per la freschezza delle melodie, l'efficacia degli arrangiamenti e una voce toccante. Il disco riesce a coinvolgere profondamente l'ascoltatore attraverso brani trascinanti e liriche cariche di emozione e rassegnazione. Una pietra miliare indie da riscoprire assolutamente. Ascolta ora "Grab That Gun" e lasciati coinvolgere dalle emozioni di The Organ.

 "Wish rappresenta un compendio di stoica disperazione, rimpianto, sogno e voli pindarici, cadute vertiginose."

 "Le nostre canzoni più dolci sono quelle che parlano delle storie più tristi."

Wish è l'ultimo album di spessore dei The Cure, capace di coinvolgere emotivamente con temi di disperazione, amore e rimpianto. L'opera si distingue per un sound più chitarristico e svolge un viaggio tra sogni e delusioni. Singoli come Friday I'm in Love donano un contrasto luminoso alla tensione del disco. È un lavoro memorabile che segna un punto di svolta nella carriera di Robert Smith. Scopri l'intensità di Wish, l'album cult dei The Cure, e immergiti nel viaggio emotivo di Robert Smith.

 "Più Denison sforza di massacrare la sua chitarra più cresce la sua statura di artista dello strumento."

 "La loro musica era un tentativo di estremizzare tutto lo schifo che vedevano intorno a loro, rendendo ancora più infernale la società americana."

Il disco 'Goat' dei Jesus Lizard rappresenta il culmine della loro arte, bilanciando selvaggeria e raffinatezza sonora. La recensione sottolinea la genialità di Duane Denison alla chitarra, l'intensità interpretativa di Yow e la coesione dell'album nonostante la brevità. Il lavoro si distingue per la sua originalità e capacità di evocare ambientazioni oscure e disturbanti, risultando un capolavoro del post-hardcore anni '90. Scopri l'album 'Goat' e immergiti nell'intensità unica dei Jesus Lizard!

 Dire che non sa cantare è un eufemismo. Sembra piuttosto uno psicopatico in preda a una crisi di nervi perpetua.

 Con Head/Pure i Jesus Lizard danno i natali a uno dei progetti musicalmente più importanti e sinceri dei 90's.

La recensione celebra Jesus Lizard come un gruppo selvaggio e rivoluzionario del post-hardcore anni '90. Gli album Head e Pure sono descritti come un'esplosione caotica di violenza sonora e intensità emotiva, con un mix potente di tecnica innovativa e interpretazione vocale estrema. La band, pur scioltasi nel 1999, ha lasciato un'eredità fondamentale nel panorama alternativo con un sound primitivo e raffinato. Scopri il sound rivoluzionario dei Jesus Lizard e immergiti nel caos primitivo di Head/Pure!

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