DanteCruciani

DeRango : 1,00 • DeEtà™ : 7163 giorni

 Il suo ascolto è un'esperienza che definirei "sciamanica", capace di farci vagare come barche sul mare e attraccare su isole misteriose.

 Il pianoforte di Tristano è talmente misterioso, gelido, forsennatamente impetuoso e ruotante che quel racconto te lo fa sentire fin sotto la pelle.

La recensione celebra la complessità e la profondità della musica di Lennie Tristano, descrivendola come un viaggio sciamanico tra oscurità e mistero. La traccia omonima, esempio di free jazz ante litteram, viene descritta come un'esperienza musicale unica. Il disco, composto da registrazioni dal 1951 al 1965, combina jazz classico e innovazioni sperimentali. La qualità vintage delle registrazioni contribuisce a un'atmosfera noir affascinante. Tristano è presentato come un artista tecnico ma anche profondamente espressivo e camaleontico. Ascolta ora 'Descent Into the Maelström' e immergiti nel jazz più profondo di Lennie Tristano.

 Monk non è né un mare calmo, né le onde di tempesta; Monk è la placida risacca del tardo pomeriggio, in tutta la sua magnetica bellezza.

 "Brilliant Corners" è uno splendido disco di jazz ma anche un manifesto di libertà artistica.

Brilliant Corners è un capolavoro jazz di Thelonious Monk del 1956, caratterizzato da un pianismo originale e umano, che mescola delicatezza e profondità. L’album è considerato un manifesto di libertà artistica, con la partecipazione di grandi musicisti come Sonny Rollins e Max Roach. La recensione ne esalta la capacità di sorprendere con suoni unici e di accompagnare l’ascoltatore in un viaggio musicale intenso e intimo. Ascolta Brilliant Corners e lasciati trasportare dall'arte di Monk.

 Il cinema italiano è una grande sfera intraducibile, che si sente fin dentro la pelle.

 E che una cosa sia chiara: Ennio Martucci non è mai esistito. Ma in fondo è come se lo fosse, no?

La recensione celebra "L'audace colpo dei soliti ignoti" di Nanni Loy come un classico della commedia italiana. Pur segnando una distanza dal neorealismo, il film mantiene vivo il realismo sociale ed è valorizzato da gag efficaci e un cast affiatato. L'autore sottolinea la forza della pellicola nell'incarnare la vita italiana degli anni '60 e la sua capacità di emozionare ancora oggi. Scopri il classico che ha segnato la commedia italiana, guardalo ora!

 Quel giorno la vita un poco l'avevo fregata, e lo dico senza rancore, da suo amico di vecchia data.

 Quel disco era proprio quello che ci voleva: una schietta e dorata semplicità, in quello che fu un momento qualunque di passaggio di questa vita.

La recensione racconta l'acquisto casuale di un vinile dei The Nits, 'Hat' (1988), durante un momento di malinconia. L'autore apprezza l'atmosfera sospesa e i riferimenti a Lou Reed e Paul Buchanan, trovando nell'album una dolce semplicità ideale per rilassarsi. Il disco è descritto come un compagno perfetto per riflessioni personali e momenti di quiete serale. Scopri l'atmosfera unica di 'Hat' e lasciati trasportare dalla musica dei The Nits!

 La scintilla in questione è il brivido di esistere, e scusate se è poco.

 "It’s a sad and beautiful world!..." Ebbene, questa frase È il cinema di Jim Jarmusch.

La recensione celebra Down By Law come uno dei migliori film di Jim Jarmusch, capace di raccontare i momenti anonimi e malinconici dell'esistenza con realismo e poesia. I personaggi interpretati da Benigni, Waits e Lurie incarnano outsider affascinanti in un'America periferica e desolata. Il film è una storia semplice ma potente di amicizia, sopravvivenza e evasione dal sistema. La forza del film risiede nella capacità di cogliere la bellezza nascosta nella realtà più cruda e quotidiana. Scopri l'autentica poesia nascosta di Down By Law, un classico imperdibile di Jim Jarmusch!

 La musica è un mix di disco-music, elettronica, synth e tastiere saltellanti, una musica a tratti più intelligente della media.

 "From Here to Eternity" è un disco di una trentina di minuti, tirato dall'inizio alla fine, ed è un vero piacere sentirlo.

La recensione descrive l'album 'From Here To Eternity' di Giorgio Moroder come un viaggio sonoro nel cuore degli anni '70 e della disco music. Pur non definendolo un capolavoro assoluto, l'autore ne sottolinea l'energia costante e la piacevolezza sonora, fatta di elettronica e ritmi accattivanti. Attraverso la narrazione di due personaggi immaginari che vivono una notte in discoteca, si crea un quadro vivido e coinvolgente dell'epoca. Un disco consigliato per chi vuole riscoprire il fascino del suono e dello spirito disco. Scopri l'energia della disco music con l'iconico album di Giorgio Moroder!

 «Do it again» è una canzone praticamente perfetta, e rapisce al primo ascolto.

 Procuratevi questo disco, perché è proprio da qui che è iniziata la lunga e affascinante storia degli Steely Dan.

L'album 'Can't Buy A Thrill' segna l'inizio del viaggio degli Steely Dan, ancora un gruppo completo prima della formazione definitiva. Il disco unisce pop rock, soul e folk con brani memorabili come 'Do It Again'. Sebbene non ancora perfetti come nelle opere successive, già si percepisce la genialità del duo Becker-Fagen e la loro abilità di creare musica di alta qualità e accessibile. Ascolta 'Can't Buy A Thrill' e scopri l’inizio di una leggenda musicale!

 I Ventures, uno dei più importanti iniziatori della 'surf music', hanno venduto circa 100 milioni di dischi diventando una delle band strumentali più proficue di sempre.

 Dan Aykroyd e John Belushi promisero di volersi scordare con 'The 2000 Pound Bee' al funerale: un pezzo così duro in una chiesa piena di gente sarebbe stato memorabile.

La recensione celebra i Ventures come pionieri della surf music, con particolare attenzione al brano 'The 2000 Pound Bee', un mix energico e originale di surf rock con sonorità sporche. Viene raccontata la storia della band e un divertente aneddoto legato a Dan Aykroyd e John Belushi. La musica strumentale del gruppo viene consigliata come ottimo rimedio per sollevare il morale e rivivere atmosfere anni '60. Ascolta 'The 2000 Pound Bee' e rivivi l’energia del surf rock anni '60!

 Questi sono 21 minuti e 36 secondi di pura energia e tiratissimo funk-rock.

 Almeno una volta dovete sentirvi questo pezzo storico che profuma di storia.

La recensione celebra la lunga e dinamica versione di "Get Ready" dei Rare Earth, brano funk-rock inciso nel 1970 sotto l'etichetta Motown. Il disco è descritto come un capolavoro ricco di energia, con lunghi soli strumentali e una struttura che invita a ballare. Viene sottolineata l'importanza storica del pezzo nella scena musicale e culturale afroamericana, con influenze che arrivano fino alla nascita del rap. La recensione è appassionata e invita a scoprire questo classico senza tempo. Ascolta ora la versione lunga di Get Ready e lasciati travolgere dal funk-rock!

 Il buon John Fahey ha lasciato che la sua splendida chitarra navigasse su queste rotte addormentate, lambendo così coste della mente perse chissà dove.

 Un disco da sentire in silenzio e da annusare molto lentamente, arrivando a scoprire che in definitiva la musica, e quell’altra cosa che chiamiamo vita, sono in realtà un tutt’uno indivisibile.

La recensione celebra l'album Fare Forward Voyagers di John Fahey come un viaggio sonoro mistico e filosofico, che fonde musica folk e ispirazioni poetiche di T.S. Eliot. Suddiviso in tre lunghi brani, il disco esplora temi di vita, ricerca e armonia attraverso melodie delicate e ricche di sentimento. Un ascolto meditativo che invita a riflettere sul senso del viaggio e dell'esistenza. Immergiti ora nell'atmosfera mistica di Fare Forward Voyagers e lasciati trasportare dal viaggio sonoro di John Fahey.

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