High Voltage

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 "Systematic Chaos è sicuramente l'album che si avvicina di più ai Dream Theater di oggi."

 "La parte strumentale è la migliore per proseguire una traccia come The Dark Eternal Night."

La recensione evidenzia come "Systematic Chaos" sia un album di grande valore nella discografia dei Dream Theater, con performance tecniche eccellenti e una varietà stilistica che spazia dal progressive melodico al metal aggressivo. Vengono analizzate le singole tracce, lodando in particolar modo le parti strumentali e la qualità espressiva della voce di James LaBrie. Il lavoro si pone a un livello elevato rispetto agli altri album della band, sostenuto anche dalla presenza di importanti collaborazioni e ospiti. Ascolta ora Systematic Chaos e scopri il meglio del progressive metal!

 La sua voce è immensa, profonda, carica di pathos più che mai.

 Credo che avere nella propria collezione una Metropolis con tanto di orchestra, non possa che renderci tutti felici!

La recensione celebra il live "Score: 20th Anniversary World Tour" dei Dream Theater, esaltandone la carica emotiva, la tecnica musicale e la straordinaria collaborazione con l'Orchestra Octavarium. Pur segnalando qualche difetto tecnico come il riverbero, l'autore considera il concerto un appuntamento imprescindibile per ogni fan, capace di ripercorrere la storia ventennale della band con intense performance vocali e strumentali. L'inserimento di brani inediti e l'orchestrazione sono punti di forza riconosciuti. Scopri il live imperdibile dei Dream Theater e aggiungi Score alla tua collezione!

 "Rhythm Of Time, uno degli album più Prog degli ultimi 10 anni."

 "Se amate ascoltare canzoni di un alto calibro tecnico, questo è il lavoro solista che fa per voi!"

Rhythm Of Time è un album altamente prog e tecnico di Jordan Rudess, ricco di suoni elettronici futuristici e arrangiamenti raffinati. Le tracce strumentali spiccano per complessità, mentre le parti vocali risultano meno coinvolgenti. Ideale per chi ama l'elevata tecnica musicale e i fan dei Dream Theater. Ascolta Rhythm Of Time e immergiti nell'universo prog di Jordan Rudess!

 I Dream Theater non si ripetono tanto facilmente.

 Un live fantastico, che merita di essere ascoltato e apprezzato anche in minima parte.

Once In A LiveTime è un live album che celebra il meglio della carriera dei Dream Theater fino al 1997, con un sound più elettronico e pulito rispetto ai precedenti live. Il disco presenta una scaletta ricca di medley e jam sessions, che sottolineano la maestria tecnica della band. Pur qualche imperfezione vocale, la performance rimane coinvolgente e unica, consigliata a tutti i fan del progressive metal. La registrazione dal vivo a Parigi trasmette un'energia intensa e una pulizia sonora rara per l'epoca. Scopri l'energia unica di Once In A LiveTime, un must per ogni fan del progressive metal!

 Il risultato, oltre ad essere geniale, merita anche un bel 100 e lode.

 Un live da non perdere che trasforma i classici della PFM con energia e modernità.

La Premiata Forneria Marconi dimostra ancora una volta il suo talento con il live registrato a Siena nel 2004. Questo album cattura l'energia e la modernità di classici del Progressive Rock, valorizzati da arrangiamenti elettronici e una performance coinvolgente. La scaletta propone brani famosi e momenti di improvvisazione, donando nuova vita a una band storica. Un live consigliato sia ai fan storici sia a nuovi ascoltatori della PFM. Ascolta ora il live di PFM a Siena e rivivi il miglior Progressive Rock italiano!

 La perla di questo CD è proprio "Duel With The Devil". Andrebbe comprato solo per questa canzone.

 Il disco, con sole 4 tracce, dura ben 76 minuti, un viaggio sonoro che richiede attenzione.

La recensione esplora Bridge Across Forever dei TransAtlantic, un album prog rock composto da quattro lunghe e articolate suite. L'autore evidenzia la ricchezza musicale e le atmosfere evocative, con particolari focus su 'Duel With The Devil' e 'Suite Charlotte Pike'. Nonostante il progetto sia poco conosciuto, il disco rappresenta un'opera di qualità, sospesa tra innovazione e richiami anni '70. La prestazione artistica del quartetto è apprezzata anche se inferiore ad altri side project come Liquid Tension Experiment. Scopri l'epicità prog di TransAtlantic con Bridge Across Forever!

 E per questo, voi ritenete quest'album una schifezza? Solo perché manca un po' di distorsione alle chitarre? Andiamo, non prendiamoci in giro.

 «I’m Lonely (But I Ain’t That Lonely Yet)» è l’ideale per chiudere in bellezza l’album. Grandiosa.

La recensione presenta Get Behind Me, Satan come un album inaspettato, lontano dal tema più commerciale di Elephant, con un ritorno al blues e l'uso di strumenti insoliti come la marimba. Nonostante alcune critiche, l'autore apprezza la sperimentazione e descrive dettagliatamente i brani principali, evidenziando sia momenti forti che canzoni meno riuscite. La conclusione auspica un ritorno a un sound più distorto nel futuro. Scopri le sfumature di Get Behind Me, Satan e lasciati sorprendere dal nuovo sound dei White Stripes!

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