«Figlio Della Luna è un brano dei madrileni Mecano, [...] racconta la leggenda della zingara che chiese indietro, disperata, l’uomo amato alla Luna.»

 «Il vibrato che chiude le strofe riesce a toccare i tasti più reconditi dell’animo.»

La recensione celebra 'Figlio della Luna' dei Mecano come una ballata struggente che unisce atmosfere latine e pop raffinato. Si evidenziano le tematiche romantiche e malinconiche della canzone, il contesto storico della Movida Madrileña e l'abilità interpretativa di Ana Torroja. L'album è apprezzato per gli arrangiamenti eleganti e la traduzione italiana curata da Marco Luberti. Sebbene non rivoluzionario, il disco offre buona musica e racconti coinvolgenti. Ascolta 'Figlio della Luna' per immergerti in una struggente leggenda musicale!

 La protagonista è ovviamente la voce di Moreschi; limpida, altissima, evocativa, eppure così straniante – quasi imbarazzante per noi uomini del duemila – se associata alla sua pingue immagine.

 Non rimane che in fondo una gracchiante testimonianza ascoltata per caso e commentata per chissà qual motivo.

La recensione esplora l’unica testimonianza sonora di Alessandro Moreschi, l’ultimo castrato attivo nella Cappella Sistina. Pur con registrazioni datate e di qualità modesta, la voce di Moreschi trasmette un fascino unico e storico. Il testo inquadra il contesto culturale e sociale della pratica dei castrati e ne sottolinea l’importanza come prezioso lascito artistico. Il senso di smarrimento dell’artista di fronte alla registrazione elettronica emerge con umanità. Ascolta l’unica voce dei castrati e scopri un pezzo unico di storia musicale!

 Le dita – quelle dita – volavano come tanti anni fa, saltellando più veloci dello sguardo sull’avorio nero e bianco.

 Per venti minuti non vola una mosca. Wakeman non si concede una pausa; nonostante le mani appesantite, le sue dita sembrano animate di vita propria.

La recensione descrive il concerto di Rick Wakeman al Live EstivalJazz di Lugano, sottolineando la straordinaria esecuzione dal vivo dell'album 'Arthur' con il supporto dell'Orchestra della Svizzera Italiana. L'autore evidenzia la forza emotiva, l'abilità tecnica e la capacità di Wakeman di reinventare i suoi brani classici, anche con riferimenti ai Beatles. Un evento coinvolgente, celebrato con entusiasmo e ammirazione. Scopri la magia di Rick Wakeman dal vivo: un concerto da non perdere!

 "Per me non è altro che un capolavoro d'ironia."

 "Un momento che ci ricorda che, a volte, nella vita serve ridere."

La recensione celebra "Zuppa Romana" del gruppo bavarese Schrott Nach 8 come un capolavoro d'ironia e ritmo, capace di regalare momenti di allegria e leggerezza. L'autore ne racconta l'impatto personale, legato a ricordi universitari e pause di divertimento. La canzone, nonostante l'apparenza goffa, si distingue per le sue rime e melodie curate, risultando un cult ironico degli anni '80. Viene inoltre apprezzata la performance scenica e la capacità del brano di alleggerire i momenti noiosi della vita quotidiana. Ascolta 'Zuppa Romana' e lasciati travolgere dall'ironia bavarese!

 La bella voce della Carlile ricama dapprima dolci melodie e poi divampa in un crescendo rabbioso.

 "The Story" risulta essere un album fresco, ben eseguito, solido e senza alcun momento a vuoto.

La recensione esplora 'The Story', il secondo album di Brandi Carlile, evidenziandone l'alternanza tra dolci melodie acustiche e intensi crescendo rock. Il lavoro è definito fresco, solido e ben eseguito, con un retrogusto folk che conferisce originalità. Diverse tracce si distinguono per la qualità vocale e per arrangiamenti suggestivi. Un album consigliato per persone in cerca di musica intensa e variegata. Ascolta ora 'The Story' di Brandi Carlile e lasciati conquistare dal suo sound unico!

 Meravigliosa apparenza, quella del gruppo inglese, raggiunta dopo una irta e lunga arrampicata fatta di batteristi scartati come Dietorelle, di insuccessi in patria e di silurate giornalistiche.

 I sogni sono cerchi di mani, i sogni sono abbraccio fraterno.

Wonderworld rappresenta un tassello fondamentale nella carriera degli Uriah Heep, un album ricco di brani eterogenei ma ben amalgamati. Con una formazione solida e un sound riconoscibile, la band inglese mescola potenza e melodia pur mostrando qualche passo indietro rispetto ai capolavori precedenti. Il racconto si fonde con riflessioni sulle tragiche vicende dei membri, donando profondità emotiva alla recensione. Un viaggio tra musica e umanità che celebra l'eredità degli Heep. Scopri ora il fascino e le storie dietro Wonderworld degli Uriah Heep!

 "L’oceano si espande intorno a me con la sua dinamica sensualità, caldo ed avvolgente nella sua glacialità."

 "A me basta poco per essere felice. Ho voglia di arrivare presto a casa. Ho voglia di riabbracciare i miei."

La recensione riflette un ascolto intimo e personale dell'album 'Olias Of Sunhillow' di Jon Anderson, evidenziandone l'atmosfera unica e i dettagli sonori che accompagnano un viaggio fisico e mentale. Il testo intreccia l'esperienza quotidiana col potere evocativo della musica, celebrando l'opera come un'oasi musicale capace di donare conforto e pace interiore. Ascolta 'Olias Of Sunhillow' e lasciati trasportare dall'incanto sonoro di Jon Anderson.

 Moraz non può farci niente, è più forte di lui, non può evitare quest’insensata allegria.

 La musica di Moraz no: il buffo tastierista elvetico narra sempre con fare vorticoso, sostenuto dalle sue dita sempre in agitazione.

La recensione di Story of I di Patrick Moraz è un racconto ironico e personale che mescola impressioni musicali e dettagli folkloristici. L'album, caratterizzato da virtuosismi tastieristici e vivaci atmosfere brasiliane, si distingue per un mix di brani intensi e momenti meno riusciti. Moraz narra con energia ma senza l'epicità dei suoi predecessori negli Yes, creando un'opera eterogenea e suggestiva. Il tono è giocoso e critico, con un occhio ad aspetti insoliti come il carnevale e la produzione sonora. Scopri l'originale sound di Patrick Moraz e lasciati sorprenderee dal suo Story of I!

 «Buffa presenta una irrisoria serialità di fondo, con melodie che rimangono impresse anche a distanza di anni.»

 «Tre stelle: di più non merita. Tre stelle: meno non sarebbe giusto.»

La recensione ripercorre con tono nostalgico e ironico l'album 'Buffa' di Giuseppe Masia, un lavoro demenziale degli anni '90 segnato da storie e personaggi sardi. Tra momenti memorabili e melodie rimaste impresse, l'autore ricorda con affetto questa raccolta che è un mix di umorismo e cultura isolana, con un valore emotivo legato ai ricordi adolescenziali. Pur evidenziandone limiti tecnici, l'album è definito un piacevole tuffo nel passato. Scopri il divertente e nostalgico mondo di Giuseppe Masia con 'Buffa'!

 "Crystal Ball è un brano perfetto nel filone pomp rock e rappresenta l'emblema della band di Chicago."

 "Un crescendo notevole che si dissolve nel silenzio del chiaro di luna. Semplicemente, un grande brano."

La recensione esplora con passione "Crystal Ball" degli Styx, uno degli album chiave del rock americano anni '70. Viene evidenziata la qualità compositiva e strumentale, con riferimenti puntuali alle singole tracce e al valore della band nel panorama musicale. Un pezzo fondamentale per gli appassionati di rock melodico e progressive. Scopri l'immenso valore di 'Crystal Ball', un classico imprescindibile degli Styx!

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