Igorrr è uno pseudonimo di Gautier Serre, un musicista francese che ammetto di avere scoperto da poco. Si qualifica tranquillamente come genio in quello che fa.

 Un prodotto ben efficace, anche se chiaramente 'fuori di testa', dotato di una coerenza stilistica notevole.

La recensione celebra la capacità di Igorrr (Gautier Serre) di mescolare con maestria e coerenza svariati generi musicali in 'Savage Sinusoid'. L'album emerge per la sua originalità, potenza e struttura ben definita nonostante la complessità estrema. Brani come 'ieuD' e 'Cheval' sono esempi emblematici dello stile sincretico e della bravura tecnica di Igorrr. L'opera è un invito ad abbracciare una musica 'strana' e fuori dagli schemi. Ascolta Savage Sinusoid e lasciati sorprendere dalla creatività di Igorrr!

 Final Fantasy VII: la recensione inutile che nessuno mi ha chiesto.

 Per poter arrivare all'amplesso devo avere il mio modellino della Buster Sword infilato tra le natiche e urlare 'ultimaaaa!' mentre sto per venire.

La recensione analizza Final Fantasy VII con un tono ironico, mescolando affetto e critica verso il gioco cult di SquareSoft. Vengono descritti trama, gameplay, grafica e musica, sottolineando pregi e difetti senza prendersi troppo sul serio. L'autore si rivolge sia ai fan accaniti sia a nuovi potenziali giocatori, offrendo un punto di vista personale e divertente sul leggendario RPG. Scopri se Final Fantasy VII merita ancora la tua attenzione, leggendo questa recensione unica!

 Sul disco: "sembra di sentiere quelli lì che se la fanno con quegli altri là."

 Il doppio cantato bello asciutto e - per l’amor del cielo - felicemente privo di quel trasporto autocompiaciuto che mi fa detestare tre quarti dei cantanti su questo dannato pianeta.

La recensione di Frisbie degli Heavy Vegetable analizza un album caratterizzato da ritmi dispari e groove coinvolgente, con canzoni brevi e uno stile asciutto e sperimentale. L'autore utilizza un tono ironico per evitare cliché e paragoni banali, sottolineando la freschezza e l'originalità del gruppo californiano. Si apprezzano il doppio cantato e la struttura compositiva precisa, con sentori di punk e influenze di band come Slint. Un disco che sa sorprendere senza compiacimenti. Scopri Frisbie e lasciati conquistare dall'originalità degli Heavy Vegetable!

 Quanta noiosissima melassa minimale abbiamo dovuto sopportare solo perché per un po’ è andato di moda un certo stile!

 Molto carino questo disco qua, pieno di pezzi con la musica dentro.

La recensione evidenzia come Him - Peoples sia un disco variegato che mescola post-rock, jazz e dub, guidato dal batterista Doug Scharin. Pur comunicando un certo distacco ironico verso etichette e mode musicali, l'autore apprezza la musica autentica e ricca di contenuti presenti nell'album. L'opera è vista come una piacevole esperienza da vivere senza pregiudizi legati allo stile. Scopri l'album Him - Peoples e lasciati sorprendere da un sound originale!

 L'arte nasce dalle limitazioni, e ora c'è chi cerca di ricreare il suono dei giochi classici utilizzando sintetizzatori a 8 bit.

 'Troian Beauty' è senza troppi problemi il miglior pezzo del disco, con un arrangiamento perfetto che mantiene tutta la classe originale.

La recensione esplora l'arrangiamento celtico della colonna sonora di Final Fantasy IV, composta da Nobuo Uematsu e reinterpretata da Maire Breatnach. Pur riconoscendo alcune scelte discutibili, come l'eccessivo romanticismo in alcune tracce, l'autore apprezza la cura melodica e l'efficacia degli arrangiamenti tradizionali. Il brano finale 'Troian Beauty' emerge come punto di maggiore eccellenza dell'album. Un omaggio sentito alla musica dei videogiochi e alla sua evoluzione artistica. Ascolta l'album per scoprire l'incanto della musica di Final Fantasy IV in chiave celtica!

 Dopo la tonica c’è la dominante, dopo la dominante la tonica. E tutto, magicamente, funziona.

 L’ukulele è un bello strumento, cordicelline quattro su struttura minuscola sproporzionata all’occhio dell’abituale suonatore di chitarra.

La recensione descrive 'God Bless Tiny Tim' come un album particolare e divisivo, con una voce acuta e falsettosissima accompagnata da un ukulele insolito. L'autore usa un tono ironico per spiegare come la musica di Tiny Tim sia capace di selezionare gli ascoltatori, risultando un'esperienza unica per chi la apprezza. Nonostante il carattere eccentrico, l'album è visto con simpatia e considerato un viaggio sonoro colorato e memorabile. Scopri l’album che divide gli ascoltatori: ascolta Tiny Tim ora!

 Ogni canzone su quest'album è terribilmente ben scritta e all'orecchio piacevolissima.

 Per gli sbronzi c'è "Allright On the night", per i Newcastliani la title track e per i lord scozzesi non manca la "Scotch Mist".

Lindisfarne - Fog On The Tyne, album del 1971, è un classico dimenticato del folk-pop britannico. La recensione sottolinea la qualità delle canzoni, le diverse sfumature del folk rappresentate e la genuinità dell'esecuzione. L'album, pur semplice nel suo genere, si mostra piacevole e ben scritto, con arrangiamenti che variano dal moody all'energico, come nella title track e nella conclusiva "No time to lose". Scopri ora le sfumature del folk inglese con Lindisfarne!

 L'estrema intricatezza non pregiudica la nobile e animalesca natura di Musica.

 'The Boys in The Band' spinge in modo diverso da tutto quello che abbiamo sentito prima.

La recensione evidenzia l'equilibrio tra complessità tecnica e godibilità di 'Octopus', album prog dei Gentle Giant. L'autore apprezza l'abilità della band nel mescolare poliritmi e melodie senza perdere la forza emotiva. Citando tracce chiave come 'The Boys in The Band' e 'The Advent Of Panurge', sottolinea la ricchezza artistica e la modernità ancora attuale del disco. Scopri la ricchezza prog di Octopus, un classico intramontabile da ascoltare subito!

 Questo disco di Nathan Fake si impone come uno degli acquisti più interessanti.

 Il culto per il rumorino-strano è sempre subordinato alla musica vera e propria.

Il disco d'esordio di Nathan Fake si presenta come una piacevole sorpresa nel panorama elettronico. Con melodie arpeggiate e atmosfere affascinanti, l'album conquista gli appassionati di ambient e musica sperimentale. Alcuni intermezzi risultano meno riusciti, ma nel complesso l'armonia e la cura compositiva emergono con chiarezza. Ascolta Nathan Fake e lasciati avvolgere dalle sue atmosfere uniche!

 "Un interminabile pattern di basso e batteria dalle variazioni impercettibili che sostiene i fraseggi lunghi e poliritmici di Mazurek."

 "'Slow Slow Slow' si impone già al primo ascolto come la canzone più orecchiabile e invitante, un capolavoro nel suo genere."

La recensione esplora l'album 'Many In High Places Are Not Well' di HiM, evidenziando la complessa fusione di dub, jazz e krautrock con un'attenzione speciale alla sezione ritmica coinvolgente. Brani come 'Elementals' e 'Slow Slow Slow' sono sottolineati per la loro ipnotica e raffinata struttura sonora. L'album richiede un ascolto attento per apprezzarne le sfumature elaborate e cerebrali. Ascolta l'album di HiM per un viaggio sonoro unico e coinvolgente!

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