"The boatman’s call è uno dei pochi album di Cave... uno dei più intimi, dei più delicati e amari."

 "La bellezza dei brani, il loro ibrido di dolcezza e amarezza è stato spesso mio compagnio di queste sere malinconia."

La recensione esalta 'The Boatman's Call' di Nick Cave come un album intensamente intimo e introspettivo. Si esplorano temi di amore, dolore e fede attraverso melodie delicate e testi profondi. L'opera rappresenta un bilancio emotivo di Cave dopo esperienze personali intense, offrendo conforto a chi attraversa momenti di sofferenza. Ascolta The Boatman's Call e lasciati avvolgere da emozioni profonde.

 Questo primo disco di Tomahawk è un vero e proprio trip, che mi fa venire in mente stanze di alberghi trash finto chic con lenzuola nere e righe di coca stese sul tavolo.

 Patton ti prende totalmente; lui è il tuo burattinaio, gioca con te e con la sua voce, con i suoi scherzi sonori, ti tortura e ti porta in alto, molto in alto.

La recensione riflette l'intensità e la complessità dell'album d'esordio dei Tomahawk, sottolineando la voce unica e ipnotica di Mike Patton. L'autrice esprime una forte connessione personale con la musica, descrivendola come un viaggio sensoriale che alterna momenti delicati e violenti. Un'opera che coinvolge profondamente e cattura l'ascoltatore, rendendo difficile redigerne una recensione tradizionale. Ascolta Tomahawk e lasciati trasportare da Mike Patton!

 Non c'era una certa giustizia nel rock'n'roll prima dell'ondata di finto garage rock preconfezionato.

 "Accelerator" è forse il post party, le canzoni sanno spesso di "amarone", strade polverose e materassi macchiati di vino o altro.

La recensione esalta 'Accelerator' dei Royal Trux come un album sincero che incarna il vero spirito del garage rock, lontano dalla moda e dal commerciale. Jennifer Herrema e Neil Hagerty fondono blues, rock anni ’70 e noise con un'attitudine ribelle e imperfetta. L'album è descritto come un mix coinvolgente e caotico, capace di evocare atmosfere intense e autentiche. Nonostante le difficoltà, la band rimane un simbolo di integrità artistica nel panorama musicale. Ascolta 'Accelerator' e riscopri il vero spirito del rock ribelle.

 Dal titolo capiamo subito lo spirito ironico e burlone del nostro bassista amante degli eccessi.

 Ciò che come 'capriccio' può risultare simpatico e quasi avere un senso, non trova lo stesso riscontro se posto in un contesto musicale più serio.

La recensione analizza 'A Drug Problem That Never Existed' di Mondo Generator, progetto di Nick Oliveri, evidenziando l'istintività e l'ironia dell'album. Si sottolineano temi personali come il divorzio e la perdita, assieme a venature punk e omaggi alle band di riferimento. Nonostante l'approccio diretto e festaiolo, l'album manca di originalità e lascia dubbi sul futuro del progetto post-Queens of the Stone Age. Ascolta l'album e scopri il lato più istintivo e personale di Nick Oliveri!

 "PUNK IS DEAD e se non lo è, è perlomeno in fase terminale."

 "Dopo i primi cinque secondi di intro alla AC/DC, Deep Purple, Iron Maiden ecc. (per nulla originale ma quantomeno divertente) si scade sempre di più nel banale."

La recensione critica l'album 'Do You Believe In The Power Of Rock n Roll?' dei Goldblade, una band britannica dagli influssi glam punk. Nonostante l’energia, il disco risulta poco originale e pieno di luoghi comuni punk ormai superati. I testi sono ripetitivi e la proposta sonora appare più un esercizio passatempo che una vera ribellione musicale. Scopri se credi ancora nel potere del vero rock’n’roll!

 Questo debut album è una celebrazione dell'ego di Rex Everything che, in quasi tutti i pezzi, strilla con la stessa ferocia di una scimmia affetta da emorroidi all’ultimo stadio.

 Oliveri forse ha bisogno di svegliarsi, ma, almeno per quel che riguarda 'Cocaine Rodeo', le droghe hanno smesso di fare il loro effetto e il risultato finale è solo uno squallido 'hang-over'.

La recensione stronca l’album d’esordio dei Mondo Generator, band guidata da Nick Oliveri alias Rex Everything. Tra citazioni punk e momenti stoner, il disco appare confusionario, banale e ripetitivo, salvato solo da brevi partecipazioni di Josh Homme e Brant Bjork. L’eccesso di ego e la scarsa cura artistica deludono sia i fan che la critica. Scopri se anche tu sei d’accordo con questa stroncatura: ascolta e valuta Cocaine Rodeo!

 La perfetta colonna sonora per un viaggio in macchina nel profondo Sud.

 "Holy Roller Novocaine", nove minuti e quarantun secondi di rock’n’roll facile, da ascoltare con un po’ di spirito e relax.

La recensione racconta il debutto dei Kings of Leon con Holy Roller Novocaine, EP che unisce blues/rock anni '70 e fascino giovanile. Il sound è fresco e coinvolgente, perfetto per un viaggio on the road. Si esaltano le atmosfere selvagge e l'estetica della band, sottolineando come, pur mancandogli originalità, il talento sia già evidente. Scopri come inizia l’avventura dei Kings of Leon e vivi l’energia del loro primo EP.

 Earthlings? si attengono alla loro filosofia e fanno la musica che piace loro, una niche senza compromessi.

 Un album sicuramente poco commerciale, ma ancora più speciale, emotivo, magico e allucinato.

La recensione analizza “Human Beans” degli Earthlings?, album che miscela stoner, psichedelia ed elettronica in un viaggio onirico e sperimentale. Ospiti eccellenti e atmosfere cupe rendono il disco un’esperienza unica, non commerciale ma carica di libertà creativa e profondità visionaria. L’opera consolida l’identità fuori schema della band, libera da compromessi di mercato. Scopri un viaggio musicale fuori dagli schemi: ascolta Human Beans degli Earthlings?

 Jesse Malin è un troubadour contemporaneo, ispirato musicalmente da Young, Waits e Dylan.

 Un album allo stesso tempo crudo e romantico, da 'ascoltare' attentamente per capirne a fondo l'onesto approccio e l'inusuale profondità.

La recensione elogia l'album d'esordio di Jesse Malin per la sua autenticità e la profondità emotiva. Ben prodotto da Ryan Adams, il disco si distingue per ballate ironiche, racconti di vita newyorkese e influenze da grandi del songwriting. Nonostante il ritmo spesso tranquillo, l'approccio diretto e onesto conquista l'ascoltatore. Scopri le storie e le emozioni di Brooklyn: ascolta Jesse Malin ora!

 OTSF è un album decisamente particolare, che può piacere moltissimo o far assolutamente schifo a chi lo ascolta, ma - a mio avviso - non c'è una via di mezzo.

 Vanhamel ha la naturale abilità poetica di rendere particolare qualcosa di banale.

La recensione celebra 'Outside the Simian Flock' dei Millionaire come un album originale e sfaccettato, difficile da incasellare in un solo genere. Tim Vanhamel guida la band in un percorso musicale personale e autentico, con una combinazione di sonorità e tematiche che coinvolgono profondamente l'ascoltatore. L'autore mette in risalto la sincerità e l'efficacia artistica dell'opera, sottolineando quanto possa dividere il pubblico. Scopri se Outside the Simian Flock è il tuo prossimo album preferito!

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