Il bello degli anni ottanta è che sono chiari, la distinzione tra buoni e cattivi è netta. Da una parte ci sono i buoni (qualitativamente buoni perché magari in realtà sono cattivissimi) come i Depeche Mode, gli Smiths, i Joy Division e tutta quella bella gente lì e dall’altra ci stanno i cattivi (qualitativamente cattivi perché quasi sicuramente hanno tra i loro valori il buonismo più sfrenato com'è tipico per quasi tutti i musicanti di merda) come i Duran Duran, gli Spandau Ballet e tutta quella brutta gente lì. Il dubbio sorge prendendo in considerazione un gruppo come gli Eurythmics: dove mettere questo atipico duo che rielabora pop ed elettronica di memoria kraftwerkiana strizzando un occhio alla classifica? Dovessi decidere in base all'immagine alle pettinature non avrei dubbi nel piazzarli tra i cattivi più beceri di tutti gli anni '80 ma il valore delle canzoni di questo disco è quasi sempre alto e stimolante da indurmi nella tentazioni di classificarli tra i buoni magari con un asterisco che stia a ricordarci certe loro cadute di stile.

Le coordinate di Sweet Dreams sono chiare sin da subito: Love Is A Stranger è un funk elettronico tra i migliori di quegli anni ma ancora il meglio deve venire. I've Got An Angel è proto-techno arricchita dal fraseggio del flauto di pan e dalla strordinaria voce di Annie Lennox. Il ritmo torna a salire con Wrap It Up e I Could Give You ma uno dei capolavori del disco è The Walk, un'elegiaca Annie Lennox si inserisce su un riff di basso alla Kraftwerk poi tra botta e risposta vocali una tromba meravigliosa accompagna il ritornello. Insieme alle successive Sweet Dreams e Jennifer compone il più bel manifesto/trittico che il movimento new-romantic potesse avere.
Il resto del disco continua a correre sulle coordinate ormai note: voce algida, basso trattato e synth a ossessivi/danzerecci. Si segnalano ancora due pezzi This Is The House che pur partendo kitchissima (ed in parte rimanendolo) si salva grazie ad un basso che farebbe impallidire Prince e la traccia conclusiva che sembra suadente electro ma si rivela una piccola chicca ambient.

Insomma a conti fatti gli Eurythmics stanno tra i buoni, magari non ancora nel Paradiso perché sicuramente un po' di anni nel Purgatorio li devono scontare per il loro orribile look (e per l'oscena reunion di Peace) ma ben presto passeranno definitivamente tra i beati.

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