Band folk pugliese attiva dal 1994, nota per tarantelle, influenze balcaniche e sonorità gitane. Nei testi convivono ironia, memoria del Sud e canzoni sociali; negli arrangiamenti spiccano violino e fisarmonica.

Nelle recensioni si segnalano membri come Fabio "A Repetiscion" Losito (violino), Pietro Santoro (fisarmonica) e Lorenzo "Lollomanna" Mannarini (voce). I recensori citano album come "Seme" (1996), "Breve saggio filosofico sul senso della vita" (1998), "Se la rosa non si chiamerebbe rosa, Rita sarebbe il suo nome" (2000), "Non è mai troppo tardi per avere un'infanzia felice" (2003), "Perché 44 date..." (2005) e "25-60-38" (2006). Una recensione riporta che nel 2003 avrebbero suonato la stessa canzone per 30 ore consecutive, sottraendo il posto sul Guinness dei Primati a Elio & Le Storie Tese (informazione presente nel testo della recensione).

Le recensioni su DeBaser descrivono i Folkabbestia come una band folk pugliese, attiva dal 1994, con forti influenze tarantella, balcaniche e gitane. Spiccano il violino di Fabio Losito e la fisarmonica di Pietro Santoro, mentre i concerti sono descritti come festosi e coinvolgenti. Album frequentemente citati: "Non è mai troppo tardi per avere un'infanzia felice", "Il segreto della felicità", "Giramondi".

Per: Appassionati di folk, tarantella, musica popolare italiana e world music; chi ama concerti festosi e strumenti tradizionali.

 E' il sapore di terre lontane, è un suono gitano, folkoristico, colorato con mille e più colori...

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 "La tarantella è un vino novello, un sorso d'allegria

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 I Folkabbestia sono finalmente tornati con un nuovo Ep intitolato Giramondi.

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