Un'altra ottima ristampa di inizio millennio e anche questa volta in chiave progressive, anzi prog folk.
Il nome di questo trio di menestrelli medioevali oggi giorno può risultare sconosciuto, ma la qualità di questo doppio disco invece è piuttosto suggestivo. 2 album in unico cofanetto davvero delizioso: "Forest" del 1969 e "Full Circle" del 1970.

Chi ama Jethro Tull, Griphon, Strawbs, Manning Guy e Comus può sicuramente deliziare le proprie orecchie e aumentare la propria esperienza in ambito con questo gruppo dell'epoca che ha un approccio musicale più eclettico e hippie. Le parole d'ordine sono: pastorale, misterioso, oscuro ed esoterico. Gli strumenti: armonica, piffero, mandolino, chitarra a 12 corde, arpa e tutto arricchito da malinconici coretti.

Sono 2 lavori altamente raccomandati per chi vuole conoscere il folk inglese e atmosfere originali. Eccitanti e ricchi di bellissime melodie, anche se a volta i suoni sembrano disturbati e per questo che lasciano un filo di mistero e curiosità. Cambiamenti di ritmo continui e riferimenti al fantasy.

Le tracce migliori sono: "Graveyard" (calma e accessibile canzone), "The Midnight Hanging of a Runaway Serf" (calma ma di brutale realismo), "Gypsy Girl & Rambleway" (descrive la storia d'amore in una corte di castello) e "A Glade Somewhere" (una complessa canzone acustica).

Due dischi da non sentire in compagnia che vi faranno provare forti emozioni!

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