Regista italiano (1919–2006) noto per il film La battaglia di Algeri (1966) e per un cinema di matrice politica e documentaristica.

Nato nel 1919 e morto nel 2006. Figura legata al cinema politico del dopoguerra; utilizzò spesso attori non professionisti e uno stile vicino al documentario. È noto per l'impegno sui temi della decolonizzazione.

Le recensioni disponibili enfatizzano il forte realismo formale di Pontecorvo, l'uso di attori non professionisti, la fotografia in bianco e nero e i temi politici legati alla decolonizzazione. In particolare La battaglia di Algeri viene letta come un'opera di grande suggestione e di ambivalenza morale. La critica apprezza lo stile documentaristico e la capacità di mettere in scena contrasti spazio-sociali. La valutazione complessiva nelle recensioni fornite è molto positiva.

Per: appassionati di cinema politico, studenti di storia del cinema e lettori interessati ai film sulla decolonizzazione

 Pontecorvo gira un lavoro di rara bellezza e suggestione, ricorrendo ad un linguaggio estremamente realistico, che permea l'intero lavoro: dalla menzionata scelta di attori non professionisti, alla selezione delle location(s), che, grazie ad accordi con il governo algerino dell'epoca, coincidevano con i luoghi in cui si erano effettivamente svolte le vicende storiche che fanno da sfondo alla trama.

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