..si corre ..si corre ..si corre ..sempre ..tutta la vita ..per qualcosa che forse neanche noi sappiamo. Ma ..non è importante l'obiettivo, è importante il percorso che si fa per raggiungerlo. Di questo parla "The Spinning Top", della strada che ognuno di noi, dal momento in cui nasce, deve percorrere.

Il disco è, quindi, per dirla tecnicamente, un "concept album", incentrato sulla vita di qualcuno, senza avere però minimamente la pesantezza che spesso affossa opere dello stesso filone: scorre via che è davvero un piacere per le orecchie, per il cuore, per l'anima, per la scintilla che in qualche modo, ne sono certo, farà accendere in chiunque gli dedicherà un po' del suo tempo.

Sospeso tra atmosfere acustiche ("This House", "Sorrow's Army), lisergiche (la nascita in "Look into the light", "Home", la lunga "In The Morning" con una splendida parte strumentale centrale), particolarmente emozionanti e suggestive ("Brave The Storm" potrebbe portarvi alle lacrime, "Tripping Over" è lo struggente pre-finale, paradossalmente pieno di di vita), ma anche malinconiche (le paralizzanti "Far Out From Everything" e "November", il finale) e gioiose, vitali ("Perfect Love", "Humble Man"), l'album è un vero e proprio viaggio.

Distorsioni psichedeliche ora violente ("Dead Bees"), ora allucinate ed estatiche ("Caspian Sea", "If You Want Me") completano un lavoro pressochè perfetto in tutto; dalla scrittura, al suono, agli arrangiamenti curatissimi e raffinati, all'ispirazione cristallina che permea tutte le canzoni, che pur legate l'una all'altra a formare un bellissimo quadro, sprigionano una forza incredibile anche prese singolarmente.

Coxon al settimo disco da solista scrive il suo capolavoro. Uno dei più bei dischi di questi anni '00.

Carico i commenti... con calma