E' vero... è inutile fare una recensione di "Appetite for Destruction" quando è già stato recensito più volte... ma io devo asscolutamente recensire questo album, il mio prefertio dei Guns nonchè il mio preferito in assoluto. Ci troviamo nel 1987, e quindi nei mitici anni ottanta, anni di hard rock, heavy metal, anni in cui emerge la voglia di cambiare le cose. Simbolo e sintetizzazione di ciò che accadeva in quel periodo è questo splendido, favoloso, secondo me anche inimitabile disco dei Guns N' Roses. Rabbia e aggressività sono le due parole chiavi di questo album, che porta ad identificare il gruppo nel versante hard rock, più che nell' hair metal/hard & heavy o addirittura totalmente heavy metal dei due use your illusion, comunque unici e fantastici anch' essi. Questo mitico gruppo è stato per me molto importante, in quanto ha orientato i miei gusti musicali su generi totalmente diversi da quelli che ascoltavo in precedenza: dal pop radiofonico di scarsa qualità alla maestosità del rock. La loro prima canzone che ascoltai fu "Welcome to the jungle", me la fece sentire un mio amico che se la ritrovava sul suo pc, pur non essendo un loro fan. Mi piacque molto, era potente, decisa e convincente. Scelsi così di informarmi sul gruppo e di ascoltare altri singoli. Bene, da allora le loro canzoni per me sono diventate uno stile di vita per la loro varietà: scarico la rabbia accumultata attraverso pezzi come "Out ta get me" e "Nightrain", trascorro attimi di tristezza con pezzi quali "Don't cry" e "Sweet child of mine", mi cullo nell'orecchiabilità e nei tranquilli assoli di chitarra di ballate come "November Rain" o "Estranged" e rifletto sul mondo di...(uffa... non voglio dire volgarità nelle recensioni) che ci ritroviamo ad affrontare oggigiorno ascoltando pezzi come "Civil war". Certo, i mitici Guns sono stati sempre piuttosto scalmanati per via degli eccessi di alcool e droga, ma la loro "sensibilità" e il loro essere "umani" non sparisce, ma rimane intrappolato nei profondi significati di molte delle loro canzoni. Riguardo gli aspetti musicali... caspita ragazzi, Axl Roses (che non ho tanto  apprezzato per il suo comportamento) è un adulto, eppure, come anche il cantante dei Led Zeppelin, raggiunge acuti che per poco neanche un neonato riesce a toccare. E poi, cavoli, non mi sembra di ricordare un pezzo dei Guns in cui non ci sia un assolo del mitico Slash. Ognuno di questi assoli è a sè stante e  racconta una storia diversa, che immancabilmente si adegua perfettamente al resto della canzone. Parliamo ora degli apetti specifici dell'album: quest'ultimo si apre con la già citata "Welcome to the jungle"; intro con note alla chitarra in parte distorte ed accompagnate da un delay più o meno evidente, per poi trovare appoggio nei colpi improvvisi del basso e della batteria e poi partire con un riff di accordi, accompagnato da un più che rabbioso axl roses. Poi c'è il ritornello, spettacolare, casinista ed energico quanto basta: " Jungle, welcome to the jungle...". In alcune parti il brano sembra fermarsi, ma poi ricomincia nella sua continua e caratteristica aggressività. La traccia numero due è "It'so easy", "E' così facile". Inizialmente la struttura della canzone sembra ricordare la traccia precedente, ma in seguito si può scoprire che non è così e anche questo pezzo rivela di possedere una propria personalità. Rabbiosissimo il "fuck off" che dà il via all'assolo di Slash, che rende più originale il pezzo. La terza traccia è "Nightrain". Ripenso al fatto che ai primi ascolti mi aveva dato un'impressione pessima. E ora mi chiedo come abbia potuto fare. "Nightrain" è un pezzo stupendo, soprattutto per l' energia sostenuta da un'ottima orecchiabilità nel ritornello. E poi... la sorpresa dell'uovo di pasqua; l'assolo: Oh, Dio... una genialata!!! Davvero strabiliante. Le note improvvisate rendono poi ancora interessante il ritornello. Poi Axl si ferma e lascia spazio a Slash che lascia terminare questa canzone fra le note della sua mitica chitarra. Quarto brano: "Out ta get me"... A me questa canzone fa venire un'irresistibile voglia di mandare a quel paese il mondo e tutti coloro che non sopporto. Adoro questa canzone ancora di più nei live, perchè la fa sembrare sempre più "emozionante" e "terribilmente" rabbiosa. Riguardo la struttura del pezzo è da notare l'improvviso cambio di tonalità parallelo all'assolo. Bellissimo ed interessante dal punto di vista musicale. La traccia numero cinque è intitolata "Mr Brownstone" ed è molto particolare. E' forse una delle meno tecniche, ma non so come mai mi convince molto, forse per la sua diversità. Anche qui un assolo, molto bello. La sesta canzone è "Paradise city" che parte con un arpeggio ad una chitarra elettrica non distorta, simile a quella di "Knockin on heavens doors". Fin qui niente di eccitante ma poi...colpo di genio! Il FISCHIETTO!! Ancora  non sono riuscito a trovare un'alternativa migliore per il cambio con il riff duro e distorto della successiva chitarra. Il pezzo continua così e si sviluppa fra cambi di tonalità, aumenti di velocita  ed assoli e alla fine Slash aumenta il livello della tecnica esibenedosi in note molto veloci che accompagnano Axl Roses. Il brano numero sette è "My Michelle" che comincia con delicate note alla chitarra, al basso e alla tastiera per poi cambiare suono dimostrando un'imponente rabbia con un riff di chitarra distorto e gli acuti del cantante. Ottima traccia anche questa, con il suo orecchiabile ritornello "Well, well, well My Michelle". Le altre tracce sono anch'esse fantastiche, tra gli arpeggi del ritornello di "Think about you", la violentissima "You're crazy", e le ottime "Anything goes" e "Rocket Queen". Ci tengo a descrivere in maniera particolare la romantica "Sweet child of mine", che parte con note dolci ma distorte alla chitarra elettrica (voglio ricordare che questa magnifica canzone è stata plagiata da Ligabue) per poi diventare più ritmata. L'assolo è il mio preferito fra tutti quelli che finora ho ascoltato (non solo dei Guns) e anche se non è particolarmente tecnico lo preferisco a quelli troppo incasinati come quelli dei Dragonforce, poichè secondo me è più soddisfacente un'ottima dose di anima,cuore e creatività che di tecnica. Consiglio a tutti questo album.

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