Ok, l'Heineken Jammin Festival era stato davvero un'ottimo concerto, ma ieri, 20 Giugno 2007 ho assistito probabilmente al miglior show della mia vita, sparandomi in un giorno solo mostri sacri (almeno per me) come Iron Maiden, Motorhead (!!!) e Machine Head !

Il viaggio verso Roma fu tranquillo, mio padre è un grande, mi accompagna ovunque e non si spazientì manco una volta per i vari lavori in corso e file. Giunti nella capitale a casa di un parente abbiamo parcheggiato la macchina e intorno alle 12:40 siamo arrivati nei pressi dello Stadio Olimpico, ovviamente non avevano ancora aperto i cancelli (nonostante l'apertura fosse inizialmente alle 12:00 e poi alle 12:30), ritrovato un gruppo di compagnoni rockers della mia zona, arrivati con un furgoncino, si lasciano i parenti e si inizia questa splendida avventura, ok non voglio tediarvi con le solite "faceva caldo", "c'hanno fatto aspettare così tanto" ecc ecc.. però devo per forza dirvi con che emozione il popolo metal del centro-sud accoglieva i suoi beniamini Maiden a Roma, località dove non suonano da parecchio tempo, cori dei più svariati "Mo-To-Rhead-Mo-To-Rhead", ma ovviamente anche "Ale Ale Ale Ale Ale Maiden Maiden" oppure altre cose molto più caratteristiche e espressive "Uccidiamo Giggi D'Alessio !", eh come ci divertiamo noi metallari non si diverte nessuno questo è assicurato.

Passando direttamente al concerto, l'unica pecca fu quella di aver comprato i biglietti in tribuna, certo però che a stare tutto il giorno sul prato sotto il sole sarei morto sicuramente e quindi meglio accontentarsi e poi si vedeva abbastanza bene il palco e c'erano anche i video-schermi ai lati di esso, vogliamo parlare dei suoni ? Spettacolari, forse solo durante i Mastodon non c'erano quei suoni puliti e potenti,ma veramente c'era un'acustica spettacolare. Vogliamo parlare delle canzoni messe negli intervalli e ad inizio concerto ? Beh quando abbiamo sentito "Back In Black" (messa due volte) e "Highway To Hell" degli AC/DC c'è stato il finimondo, altro che i My Chemical Romance a Venezia, e comunque c'era anche tanta bella musica: Metallica, Ozzy Osbourne, Deep Purple, Helloween, insomma rock per i rockers!

Intorno alle 15:00, se non ricordo male, viene issata la bandiera dei Sadist (Voto: 7,5) che hanno a disposizione una trentina di minuti: suoni perfetti,anche se la batteria era un po' in risalto, un sound molto buono e corposo, hanno fatto vecchi pezzi e molti estratti dell'ultimo album, comunque una nota di elogio soprattutto al cantante, ha urlato alla Dani Filth tutto il tempo, veramente ottimi per aprire un grande show come questo, anche se solo con i Machine Head si comincerà a fare headbanging. Dopo i Sadist ecco che devo sentirmi di nuovo le lagne di Lauren Harris (Voto: 6-), che però stavolta si è meritata una quasi sufficienza perché i suoni erano migliori dell'HJM e ha perciò reso di più e poi penso che tutti i presenti si fossero fatti almeno una sega mentale su quella coccona della figlia di Steve. In seguito alla Harris ho ricevuto una mezza delusione per i Mastodon (Voto: 6.5) certo molto bravi tecnicamente, hanno spaccato però all'HJM avevano stabilito un rapporto con il pubblico maggiore, cioè stavolta credo si siano limitati a svolgere il proprio compitino senza pensarci troppo, eppoi la voce si sentiva davvero molto bassa, una scaletta credo identica all'HJM anche se davvero non ho ascoltato con attenzione l'esibizione della band (ne ho approfittato per soddisfare i miei bisogni fisiologici), però il batterista ha strabiliato, però nel complesso li ho preferiti all'Heineken.

Prima dei Machine Head (Voto: 9), ci ha intrattenuti un batterista che sinceramente non so che sia,c he però ha fatto un assolo e ha malmenato la doppia cassa come un maniaco, l'ho anche filmato, molto bravo, può essere anche che fosse il tecnico della batteria del drummer dei Machine Head, che ieri hanno davvero spaccato di brutto, era la prima volta che li vedevo dal vivo e mi hanno fatto davvero una buonissima impressione, sono stati giusto un gradino sotto i due big della serata, eppoi hanno perfino modificato la mia opinione sull'ultimo disco "The Blackening" (la cui copertina troneggiava sul palco) che live suona terribilmente distruttivo, maligno, fottutamente thrash metal! Per niente pallosa è stata l'opener "Clenching The Fists of Dissent" (intorno ai 10 minuti di durata), ma sicuramente l'highlight del concerto è stata "Haestetichs Of Hate" che Rob Flynn ha dedicato a quel gran mito di "Dimebag" Darrell (R.I.P.), producendo grande rispetto e ammirazione da tutti noi per il povero chitarrista dei Pantera scomparso nel 2004. Un concerto con due palle grossissime. Ma quando è stato alzato il drappello dei Motorhead (Voto: 10) non ci abiamo visto più e tutti a fare headbanging forsennato sulle loro grandi canzoni, soprattutto sui classici (ritiro tutto quello che ho detto su di loro,sono delle vere e proprie leggende della vecchia scuola heavy rock senz'altro), ascoltare perle come i classicissimi "Overkill" e "Ace of Spades" significa avere un'orgasmo e anche i pezzi del nuovo album sono stati incisivi e diretti, Lemmy è un mostro di carisma e professionalità, perché gente come Motorhead o gli stessi Maiden che avrebbero calcato il palco di li a poco sono persone che si divertono ancora a stare sul palco, si dimenano, vogliono che noi fottutissimi "motherfuckers" ci divertiamo e che scapocciamo sulle loro song, ma sicuramente il momento più emozionante con la quale i Motorhead hanno ricevuto una standing-ovation spontanea e calorosa è stato l'assolo del batterista, qualcosa di indescrivibile, un qualcosa di assurdo e maledettamente rock! Niente altro da dire su questa band immortale e leggendaria !

Quando intorno alle 21:15/21:20 risuonano nelle nostre orecchie le note di "Doctor Doctor" degli UFO, quello è il segnale, dopo la solita musica marziale e dal sapore classico, gli Iron Maiden (Voto: 10+) calcano il palco dello Stadio Olimpico sfoderando una performance grandissima, anche migliore del Jammin Festival se possibile, e poi chi cazzo lo ha detto che "A Matter..." non è piaciuto ai fans ? Tutti stavano cantanto del song del nuovo album messe all'inizio della scaletta ed ecco che "Different World", "These Colours Don't Run" e "Brighter Than A Thousand Suns" lasciano spazio ai classici come "Wratchild" dove ho urlato e mi sono sciolto i capelli per poter dare spazio allo scapocciamento più assurdo del mondo, su "The Trooper" poi ho perso qualsiasi barlume di lucidità, song che fa sempre la sua degnissima figura in un concerto dei Maiden e poi il mitico Bruce agghindato come un soldatino inglese sbandierare la "British-flag" fa sempre la sua impressione. Come all'Heineken Bruce spiega il perché della scaletta, e quindi la storia del 25esimo anniversario di "The Number of The Beast" (a questo nome si scatena il putiferio) e il successo ottenuto da "AMOLAD" quindi parte "Children of The Damned" una grandissima canzone. Si ritorna alla produzione recente con "The Reincarnation of Bejamin Breeg" il cui ritornello è stato davvero cantato alla grande e la maestosa "For The Greater Good of God" sul cui ritornello ho cominciato ad accusare i primi "ammutinamenti" della mia voce, ma con un po d'acqua sono potuto tornare a cantare da pazzi su "The Number of The Beast". Ma davvero il massimo è stata "Fear of The Dark", cantata davvero dall'Olimpico intero, con un Bruce molto emozionato per il caloroso feeling che hanno i Maiden-fans con la loro band preferita.

"Run To The Hills" è stato un tripudio di luci e cori, così come "Iron Maiden" con il mitico Eddie-carrarmato e con i ringraziamenti di Bruce. E poi ovviamente gli immancabili bis, ma prima di essi Bruce ha detto che torneranno nel 2008 col materiale da "Powerslave" a "Seventh Son of A Seventh Son" (che bello sentirò "Heaven Can Wait"!) e poi una grandissima ovazione del pubblico per i Maiden con i ragazzi della band davvero commossi per l'accoglienza e il bene che noi italiani abbiamo sempre voluto ai Nostri. E così che ci sono "2 Minutes To Midnight" con Dickinson che si diverte a dar fastidio a Nicko toccandogli i piatti, su "The Evil That Men Do" ecco il nostro Eddie sui trampoli a cui Janick Gers permettera di suonare la chitarra col fucile. E per concludere "Hallowed Be Thy Name" è stata davvero uno splendido finale per il concerto migliore che ho visto. E' la terza volta che vedo i Maiden (GOM 2005, HJM e ieri a Roma) e stavolta hanno superato loro stessi e perfino la splendida esibizione a Bologna 2005 con i classici è risultata inferiore a questo show !

UP THE IRONS !

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