Questo è il quarto album in studio degli Iron Maiden. Viene dopo "The Number Of The Beast" (1982) con cui i maiden avevano raggiunto la vetta della classifica in madre patria. Questo è il capolavoro assoluto della band. Questo è "Piece Of Mind" (1983, EMI Records).
Nove tracce, tutte bellissime, quasi 46 minuti di classe cristallina. Dietro le pelli, Micheal Henry "Nicko" McBrain rileva Clive Burr. Il nuovo drummer rigetta per principio la doppia cassa e s'allena ossessivamente acquisendo una velocità impressionante sulla singola cassa. Con Nicko la sezione ritmica dei Maiden si evolve ulteriormente e Steve Harris ne gode appieno: l'opener "Where Eagles Dare" (scritta da Harris; dall'omonimo libro di MacLean) lo conferma inequivocabilmente. Dickinson e Smith sono oramai due membri effettivi che contribuiscono non poco e (specie in quest'album) persino magistralmente sul piano compositivo. Sotto questo profilo, infatti, la differenza col fortunato predecessore (The Number Of The Beast) è una maggiore melodia: "Revelations" (scritta da Dickinson con tanto di citazione per Chesterton) e "Flight Of Icarus" (scritta dalla coppia Smith/Dickinson; dall'omonimo tema mitologico greco; meraviglioso assolo finale di Murray) non temono smentite di sorta. Quando ai due s'associa anche Harris ne esce un autentico cavallo di battaglia soventemente riproposto on stage quale "Die With Your Boots On" (scritta dal trio Smith/Dickinson/Harris; eccellente drumming di McBrain) e definire esaltante (per non dire devastante) una song come "The Trooper" (scritta da Harris; dal racconto sulla «Guerra di Crimea» di Tennyson; autentico sigillo musicale all'amicizia personale ed al gemellaggio chitarristico della coppia Smith/Murray) è semplice e pura constatazione.
Anche Murray compone (e lo fa alla grande) in coppia con Harris nell'allucinante "Still Life" (scritta dalla coppia Murray/Harris; dal "Abitante del Lago" di Campbell) e la sottile linea di confine tra lucidità e follia (tutta incentrata nel gioco di pronuncia tra "Piece Of Mind" e "Peace Of Mind) che pervade tutto l'album, campeggia enfaticamente in "Quest For Fire" (scritta da Harris; uno dei migliori cantati di Dickinson). La trascinante "Sun And Steel" (scritta dalla coppia Smith/Dickinson; dall'autobiografico libro del «samurai» Miyamoto Musashi) è, nel suo refrain corale, il pezzo più «orecchiabile» (termine che mi permetto come un poeta che si concede una «licenza») che precede il miglior brano dell'intero repertorio di questo gruppo e dell'intero Heavy Metal: la closer "To Tame A Land" (scritta da Harris; dal libro "Dune" di Herbert; connubio perfetto tra sequenze musicali all'unisono e cambi di ritmo).
Questa non è una recensione per soli fans (ognuno di essi ha un suo disco preferito, per diverse ragioni per lo più personali). Questa è la recensione di un capolavoro assoluto che impersonifica un genere: l'Heavy Metal. Quì c'è tutto e si sfiora la perfezione tanto da apparire «esteriormente asettico». Ma il «pathos» che sprigionano questi brani dal vivo, fuga ogni dubbio al riguardo. I Maiden sono i veri capostipiti dell'Heavy Metal e l'album più ammirato e «copiato» dai «colleghi» del gruppo londinese è questo. Un artista dirà sempre che l'album migliore è l'ultimo che ha fatto, ma basta leggere un po' tra le righe e noterete che lo storico leader Steve Harris, una chiara indicazione, in merito, la dà. Nelle more della mia modestia, amo dire che (davvero) a partire da quest'album «Iron Maiden is Heavy Metal ‘cause Heavy Metal is Piece Of Mind».
TRACKLIST
- Where Eagles Dare (Harris) - 6:10
- Revelations (Dickinson) - 6:48
- Flight of Icarus (Smith/Dickinson) - 3:50
- Die With Your Boots On (Smith/Dickinson/Harris) - 5:25
- The Trooper (Harris) - 4:11
- Still Life (Murray/Harris) - 4:55
- Quest for Fire (Harris) - 3:41
- Sun and Steel (Dickinson/Smith) - 3:26
- To Tame a Land (Harris) - 7:25
LINE-UP
- Steve Harris: Bass & Backing Vocals
- Dave Murray: Guitars
- Adrian Smith: Guitars & Backing Vocals
- Bruce Dickinson: Lead & Backing Vocals
- Nicko McBrain: Drums
http://filippoguzzardi.blogspot.com/2006/12/iron-maiden.html
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