"Sette peccati mortali, sette modi di vincere, sette santi percorsi per l'inferno, e il tuo viaggio inizia, sette pendii scoscesi e sette speranze insanguinate, sette sono i tuoi fuochi brucianti e sette i tuoi desideri, Io sono lui l'unico non nato, l'angelo decaduto che guarda te Babilonia, la prostituta scarlatta".

Con queste parole si apre questo capolavoro (forse anche questo aggettivo risulta essere riduttivo) perchè questo è un grandissimo album mai troppo amato. "Moonchild" incede in tutta la sua bellezza, uno strano testo ispirato al mago nero inglese Aleister Crowley, ma soprattutto l'inizio della storia perchè questo disco è un concept che parla di Lucifero. E quando le note di "figlia della luna" finiscono arriva "Infinite Dreams" che ci porta davvero in sogni infiniti un'andatura lenta, cadenzata che accellera sempre di più fino all'urlo di Bruce Dickinson e poi irrompe la parte strumentale. E questo capolavoro ci porta le redini di "Can i play with madness" brano allegro, che si discosta dalla natura dell'album oscuro, esoterico magico. Si passa così a "The evil that men do" brano ispirato ad una storia di Shakespeare. Riff armonioso che ci trasporta via con le strofe con Bruce che fa un lavoro ottimo poi l'assolo, tutto qualcosa di straordinario. Eccoci arrivati alla title track. La song inizia con un grande riff supportato in sottofondo da cori di ragazze, Dickinson è sempre al meglio e poi virtuosismi di chitarra pazzeschi chiudono nove minuti da sogno. "The prophecy" è incredibile nella sua malinconia anche se si parla di Lucifero, la canzone si chiude con un arpeggio strano, lento e la profezia si conclude. E poi "The clairvoyant" la chitarra che sussura ed una domanda finale... ma se Lucifero rinascerà? Con "Only the good die young" si chiude questa storia e si chiude come è cominciata, con le stesse parole d'inizio di "Moonchild" "Seven deadly sins Seven ways to win, Seven holy paths to hell And your trip begins, Seven downward slopes Seven bloodied hopes, Seven are you burning fires, Seven your desires..., I am he the bornless one The fallen angel watching you Babylon, the scarlet whore".

Album mai troppo apprezzato, ma come si dice, quando non ci saranno più allora questo verrà acclamato come un capolavoro. E poi i complimenti al mai troppo lodato Steve Harris un musicista e una persona come pochi. Pensate si dice che il prossimo album sarà un concept... e ben venga visto che questo è l'unico da loro prodotto... l'album è finito ma le emozioni no...

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