Cantautore svedese noto per un sound malinconico che mescola trip-hop, elettronica e influenze jazz/crooner. Debutta con l'album "Whiskey" (1996) e viene frequentemente associato all'estetica sonora degli anni '90.

Debutto discografico: "Whiskey" (1996). Album citati nelle recensioni: "Poison" (2001), "Tattoo", "The Long Term Physical Effects Are Not Yet Known".

Le recensioni raccolte su DeBaser descrivono Jay-Jay Johanson come un artista dalla cifra malinconica, con forti influenze trip-hop, jazz e pop crooner. Il debutto "Whiskey" (1996) è considerato fondamentale. Album successivi citati includono "Poison", "Tattoo" e "The Long Term Physical Effects Are Not Yet Known". Il giudizio complessivo è generalmente positivo, con apprezzamento per atmosfera e voce.

Per: Appassionati di trip-hop, pop malinconico, jazz-influenced electronic e lettori di recensioni musicali

 La malinconia è una stagione che va vissuta con una certa circospezione.

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 La parola chiave per entrare nel mondo di “Whiskey”, l’album di esordio di JJJ, anno domini 1996, è vemod.

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 Questo è un disco che amo, potrei non essere obiettivo.

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Tu e Jay-Jay Johanson
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