Con “X” Klaus Schulze compose una ponderosa e magniloquente opera che lo consacrò come un mago e un maestro della musica elettronica. Si tratta di un doppio album – il suo decimo – che contiene musica molto coraggiosa e che, nonostante questo, ottenne un grande successo di vendite. Ogni pezzo è in pratica una biografia di un personaggio famoso che riveste grande importanza per capire l’immaginario culturale del musicista tedesco. La prima traccia è dedicata al grande filosofo Friedrich Nietzsche, un autore controverso ma fondamentale per capire la cultura teutonica: la musica è epica e imponente, sorretta da ritmiche potenti : un classico del Schulze del periodo. La successiva “Georg Trakl” è invece liquida e sinuosa: Georg Trakl fi un grande poeta austriaco morto suicida a cui Schulze dedicò anche un magnifico brano in Audentity (“Sebastian Im Traum”). “Frank Herbert” è dedicata allo scrittore di fantascienza, autore del classico del genere “Dune”, da cui è stato tratto anche un famoso film di David Lynch. Le ambientazioni sono fantascientifiche e potrebbero essere un commento perfetto per l’universo creato da Herbert. Con “Friedemann Bach” viene omaggiato il figlio di Johann Sebastian Bach, anch’egli compositore di grande livello: è la conferma del grande amore di Schulze per la musica classica come testimoniato anche da alcuni suoi discutibili dischi (come “Goes Classic” del 1994). Ma il vero capolavoro senza tempo del disco è la leggendaria “Ludwig II Von Bayern” dedicata al noto re di Baviera dichiarato pazzo e quindi deposto (splendido il film di Luchino Visconti che narra la sua vicenda): le atmosfere sono decadenti e mitteleuropee, sorrette dal viloncello del bravissimo Wolfgang Tiepold. Si tratta di uno dei must di Klaus Schulze. Chiude la frammentaria e avanguardistica “Heinrich Von Kleist” che ricrea lo spirito del grande scrittore tedesco evocando lande brumose e livide. Siamo di fronte a una delle ultime grandi prove di Klaus Schulze prima del declino degli anni ’80, periodo oscuro in cui ebbe una crisi creativa a causa anche di problemi di alcolismoe in cui fondò l’etichetta discografica – poi fallita a causa dei debiti - Innovative Communication consacrata alla musica elettronica Per la Innovative Communication uscì anche un disco del nostro Baffo Banfi (“Ma, Dolce Vita” – 1979) di Un Biglietto per l’Inferno. “X” Sembra la risposta di un grande artista a chi lo aveva criticato per aver imboccato la via di un’elettronica più facile.
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