Il miglior album nu metal insieme a "Significant Other" dei Limp Bizkit (azz!... qui ci sarà da discutere). Qui non cè rapping come certi razzisti ignorantelli vogliono far credere; ma almeno cè un ritmo sincopato duro e coinvolgente, scandito da una sezione basso-batteria capace perfino di bruschi cambiamenti - una sorta di ibrido Jane's Addiction/ Helmet. Anche le schitarrate di Head e Munky faranno scuola. Jonathan Davis, neo Burton C. Bell, troverà finalmente il modo di sfogare sul pentagramma i brutti ricordi di gioventù ("Blind", "Ball Tongue", "Faget", "Fake", "Daddy"), anche giocando su innocui accostamenti infantili ("Shoots And Ladders", "Clown").

Questo benché ci sia da dire che, col tempo, proprio Davis e le sue urla renderanno un tantino fiacco il quartetto attuale.

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