La Francia è un'altra di quelle nazioni dove l'universo musicale ha sempre avuto una vastità di proposte a dir poco impressionante. Così tra i vari Aznavour, Brassen, Bécaud e Montand, si è sempre sviluppato un mercato avanguardistico, fatto di nomi semisconosciuti ma dalle proposte di una qualità estremamente intelligente. Passando dal monumentale "Zeuhl" dei Magma al raffinato ed elegante sound dei Dun, dai sinfonismi teatrali degli Ange alle scorribande eclettiche degli Shylock, dal fantastico Jazz Rock degli Edition Speciale alle alchimie canterburiane dei Moving Gelatine Plates possiamo avere un parzialissimo panorama di quello che è stato il mondo progressivo e di avanguardia della terra francese.

Nel 2002, anno in cui moltissimi già pensavano che il prog non aveva più nulla di intelligente e innovativo da dire, ecco arrivare nel mercato questo disco che è stato in grado di rimettere tutto in discussione, riproponendo qui e là un po' tutto quello che ho nominato sopra, ma contornando tutto di idee personalissime che hanno dato al prodotto una confezione particolarmente intrigante e piacevole.

Il gruppo ruota attorno alle forti personalità dei loro componenti, strumentisti estremamente preparati che riescono a creare situazioni ora dinamiche, ora rarefatte di grande fascino. Già a partire dagli strumenti c'è un che di nuovo, ovviamente non negli strumenti stessi, ma nei loro abbinamenti e nel loro uso. Le composizioni vedono l'uso massiccio di vibrafono in sapore Gong periodo Pierre Moerlen, di flauto che crea ponti musicali immaginifici tra crimsoniane chitarre graffianti e ritmiche complesse, brani lunghi i cui sviluppo e spessissimo inatteso e nel momento in cui ci si attenderebbe un pieno musicale in crescendo, tutto si smorza per alcune note dolci e trasognate di flauto, ma il crescendo arriva ed è così ricco dal punto di vista armonico e melodico da far palpitare per l'emozione.

Il Gruppo nel 2006 ha contratto il proprio nome semplicemente in "Zomb" ed ha prodotto, sempre per la Ad Lib Production, un altro gioiello dal titolo" Le peuple des songes", molto bello seppur non a livello di quello di esordio. Però questo secondo disco è uscito anche in DVD con i brani riarrangiati per l'inserimento di poesie recitate da un noto poeta moderno (interventi parchi, non esagerati).

Gruppo consigliatissimo e disco da ascoltare con interesse per chi cerca cose veramente nuove e interessanti, al di là della banalità della musica d'oggi.

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