Flower power nello spazio!

Partendo dal presupposto che esistono cose che, seppur poche, piacciono a tutti (come fare l'amore con Angelina Jolie ad esempio, o Brad Pitt, a seconda delle tue inclinazioni sessuali) questo disco nel bene e nel male, dovrebbe riuscire a soddisfare ogni padiglione auricolare che ricerchi con spasmodica foga: polluzioni psichedeliche, spazio-porti fioriti, eiaculazioni sudorientali e mantra sonici.

Già voce e basso nel  gruppo heavy/psich neozelandese Datura, Craig Williamson si fa carico di tutto il peso del progetto "Lamp Of The Universe".
Nel 2001 si chiude in cameretta e ne esce, preceduto da una nube di fumo, con gli occhi iniettati di sangue e questo 33 giri fra le manine.
Nel dischetto c'è di tutto: dal prog al raga folk, dalle chitarre con desideri blues, alla ricerca di sonorità space rock, dai tappetini per lo yoga, agli anelli di saturno.

Craig fa tutto da solo: basso, chitarra, canne, sitar, acidi, batteria, droni e voce. Fa tutto lui il fattone, e lo fa come solo un fattone potrebbe farlo: lentamente, con tono rilassato, senza la pretesa di dimostrare niente a nessuno, la sola ricerca della catalessi.

Bene ora ascoltatelo che a parlarne si perderebbe solo tempo: quello che dovevi sapere ora lo sai. E stai tranquillo che vedrai, ti piacerà. Esattamente come puoi star sicuro ti piacerebbe farti sudare addosso da Angelina Jolie; o da Brad Pitt, mica posso sapere se preferisci il piffero o la zampogna.

Cosa? Non ti fidi ancora?
Minchia se rompi i coglioni! Toh: OOOO

Ecco bravo, scalda, rolla, accendi e sdraiati.

Ci voleva tanto?

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