Etere = lett. aria pura, cielo. - cosmico, secondo una teoria fisica del passato, sostanza leggerissima trasparente ed impenetrabile, che, occupando ogni parte dell'universo, serve come mezzo per la propagazione dell'energia. La parte più pura dello spazio, oltre l'atmosfera terrestre. [Dizionario della lingua italiana Gabrielli]

Ebbene, la musica di Lily Chou Chou (pseudonimo della cantante nipponica Saylu, che scrisse e interpreto con questo nome i pezzi del superbo film "All About Lily Chou Chou" del 2001) è etera, la stessa Lily Chou Chou è etere. Difficilmente, infatti, ai giorni nostri si riesce a trovare qualcuno che sappia penetrare l'anima dell'ascoltatore, trasformandola in atmosfere e sospensioni. La voce è cristallina, sorprendentemente bellissima e angelica, forse anche oltre la concezione di angelico. La voce di Lily è unica.

No, non sto esagerando. Quando ci si fionda nel mondo di Saylu o Lily Chou Chou ci si perde, perchè è musica che viene dal dentro, che necessita solo di un breve ed intenso sguardo per poter ammaliare. Bastano frasi solo apparentemente banali come "I See You, You See Me, I'm In You And You're In Me" per capire che questa è arte: una vera e propria storia d'amore tra emozione e musica, dove le due arti dell'uomo si fondono in unica melodia che sfocia nei sussurri e nei tormenti di questa donna interessante, che è un angelo, che è etere.

Ci parla di erotismo, senza essere volgare e lo racconta in modo poetico e trasognato, come se fosse una bambina che scopre per la prima volta la magia dell'amore ("Erotic"), ci mostra che l'amore non necessita di concentrazione ma solo di esperimento: basta riconoscersi negli occhi dell'amata/o per trovare quella scintilla da cui nasce tutto ("Experiment Of Love") e infine ci parla di tristezza e desolazione senza diventare depressa ("Wings That Can't Fly") e ci fa assaporare quel suo meraviglioso mondo fatto di luci al neon e atmosfere rarefatte ("Arabesque", lo spettacolare incipit di questo album-colonna sonora).

Etere, neon. Lily è la donna dei sensi: ce li fa sperimentare tutti. Persino il gusto e il tatto: con l'arrivo di "Erotic" si riesce persino a toccare quella carne del desiderio, senti la superficie calda di una schiena umana, mentre riesci a sentire sulla tua lingua un intenso sapore di fragola. Con "Gilde" ci si penetra nella sabbia con quelle sue atmosfere orientaleggianti, con il suo sapore di mandorle e cioccolato.

E' insomma musica per i sensi, che non riesce ad essere semplicemente un sottofondo, ma che vuole essere (riuscendoci) musica che va oltre le regole stesse. Emozionando.

Consigliato a chi ama la musica che possa coinvolgere al massimo.

(persino Tarantino ne rimase ammaliato, convincento la giapponesina ad incidere l'inedito "Wounds That Heal" sotto lo pseudonimo Lily Chou Chou per la colonna sonora di Kill Bill. Una preghiera di neanche tre minuti che strappa il cuore e lo getta via. Lacrime e sangue. Etere)

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