Non ci si possono aspettare recensioni da chi non ascolta i Linkin Park. Quest'album è segno di un cambiamento dei Linkin Park. Non possiamo dire che i Linkin Park non sono cambiati. E' così. Ma in meglio o in peggio?
Impressione generale
Dando un'occhiata generale all'album, si capisce che i Linkin Park, quei ragazzotti scatenati di "Hybrid Theory", hanno cambiato stile. "Qualche fan rimarrà deluso." diceva Mike Shinoda. Lui si sbagliava. E di grosso. Oppure sono state parole strategiche? Fatto sta che molti hanno abbandonato i Linkin Park. Ora non sono più una band Nu-Metal, e forse non lo sono mai stata. Ma a molti Hybrid Theory e Meteora piacevano. Dopo 3 anni e 100 canzoni, hanno scelto solo 12 canzoni. Una caduta di stile. Importante.
Ora si consideri la tracklist:
1. "Wake": Intro ben fatta. Si nota la progressione dei suoni. Niente da criticare.
2. "Given Up": Ad alcuni piace. A me non tantissimo. La base è ben lavorata, ma il finto urlo di Chester Bennington è bruttissimo. Non c'è traccia di Joseph Hahn.
3. "Leave Out All The Rest": Qui cominciano i dolori. Prima canzone fuori dagli schemi dei Linkin Park. Manca di originalità. Dopo 10 anni non si possono più aspettare lavori del genere.
4. "Bleed It Out": Questa canzone rock con influenze punk ha il solito schema delle vecchie canzoni dei Linkin Park, vale a dire Shinoda-Bennington-Shinoda-Bennington. Il rap di Shinoda è tutt'altra cosa rispetto a "One thing/I don't know why/It doesn't even matter how hard you try", anche se Shinoda continua a copiarsi ("Doesn't matter how hard I try"). Peccato. Indegna.
5. "Shadow Of The Day": Noiosa. Non ci sono altri commenti.
6. "What I've Done": Famosissimo singolo dell'album. Testo molto bello. Peccato per la base. Mal lavorata.
7. "Hands Held High": Questo pezzo è particolare. Perché: la base è bella, ma scopiazzata. Il testo per questa canzone ci sta, anche se è monotono. Nota positiva: il coro finale. Davvero molto bello. Un po' mi piace.
8. "No More Sorrow": Scopiazzata dai Gorgoroth. Povera, direi, anche se nei live è e sarà molto bella.
9. "Valentine's Day": Questa canzone rock ha influenze emo, squallida, però la nota positiva è che Bennington non ha urlato in questa canzone perché non ci sarebbe stato bene lo scream.
10. "In Between": Come gli è saltato in mente di far cantare Shinoda? Ripete 6 frasi per 3 minuti e 19 e, diciamolo, Shinoda non era il rapper? Base inesistente, la band era in pausa pranzo quando Shinoda registrava.
11. "In Pieces": Canzone superpop. I Linkin Park non sono superpop.
12. "The Little Things Give You Away": Qui nessuno dei vecchi fan potrebbe pensarla come me: questo pezzo è il più riuscito dell'album, è semplicemente perfetta, soprattutto la fine, ma non può competere con quelle di Meteora o di Hybrid Theory.
Conclusioni
L'album è, dopo "Collision Course", il più brutto CD dei Linkin Park.Solo le tracce numero 1, 7 e 12 sono degne di stare in un album. Posso capire 2 canzoni melodiche, ma non 10 su 12. Joseph Hahn assente, Shinoda che canta, Delson che suona sempre peggio la chitarra. Caduta di stile. I Linkin Park hanno perso dei fan, ne hanno guadagnati altri. Questi ultimi, però, non si potranno vantare di aver conosciuto i Linkin Park di una volta.
Come ho detto prima, molti sostengono che i Linkin Park siano cresciuti. Lo vedo: il primo album con influenze emo, il primo album (eccetto "Collision Course") con parolacce... le differenze rispetto ai precedenti si notano. E si dovrebbero notare. E questa recensione è scritta all'incirca 6 mesi prima dell'uscita del nuovo album, nella primavera del 2010.
Voto: 4 e 1/2
Sguardi al futuro
Non c'è molto da dire: i Linkin Park riprenderanno il vecchio ma mai superato stile Hybrid, o continueranno su questa scia?
Grazie per aver letto, scusate se mi sono dilungato un po' troppo.
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