Lucio Battisti mi è sempre piaciuto, da quando ero ragazzino. Ho sempre avuto l'impressione che avesse un talento particolare. Basta ascoltare "Mi ritorni in mente". E' un pezzo strano perché non c'è la strofa. La canzone parte col ritornello che viene interrotto da un bridge che nemmeno Paul McCartney o Kurt Cobain. Era questa improvvisa accelerazione, questo passare da 0 a 100 in 0 secondi in barba alle leggi della fisica, quell'accostare temi musicali contrastanti, che mi colpiva.

Mi ricordo che un'amica dei miei genitori nel 1986 aveva comprato "Don Giovanni", ero un ragazzino e non capivo, ma il disco sembrava avere un fascino speciale.

Nel 1988 quando uscì "L'apparenza" ero già più grandicello, ormai ero più dentro il rock anglosassone e non approfondii il disco anche se sembrava interessante. Avevo come la sensazione che ci sarei tornato sopra ma che quello non era il momento.

E il momento è arrivato qualche anno fa, quando per qualche mese ho avuto i bianchi battistiani a rotazione continua.Ero talmente avido di notizie e tutto sommato il web ne era così avaro, che decisi di scrivere una mail a Robin Smith, l'arrangiatore de "L'apparenza", registrato a Londra.

Tutto sommato mi sembra un peccato che la cosa, benché minima, rimanga archiviata nella mia casella postale. Forse le domande non sono 5, chiedo venia.

"Hello,

I'm a huge fan of Lucio Battisti. I loved his sixties and seventies songs when I was a teenager, but now [..] I'm really fond of his last five records which marked a neat departure from his previous music.

[...]

All songs of his, all albums of his last five are
my favorite, it just depend on the moment. Currently I'm listening a lot to "L' apparenza" and "Allontanando" is my favorite song in the set. It has an incredibly beautiful progressions of chords.

So, I'm curious about how the songs came into the form I can listen to now. I read that you arranged the album. But what does that mean? In my head it's hard to tell apart a song from all the actual notes it's made of.

So, in what form were the songs when Lucio [..] presented them to you? Was it just a vocal melody line and maybe the chords played on a guitar (Lucio was a good rhythmic guitar player)?

Or was it something more? Was the final form of the song, the whole arrangement, something you could work out pretty freely? Or was it more a collaborative process between you and the author?

Thank you very much for any eventual reply[ ...]. It's time we know more about these magnificent records!

Thanks,
Carlo."

(traduzione in lingua italiana per chi non è pratico del dialetto d'oltremanica [, o fa finta di non esserlo! :) ]:

"Ciao,

sono un grande fan di Lucio Battisti. Amavo le sue canzoni degli anni Sessanta e Settanta quando ero un ragazzo, ma ora [..] mi sono appassionato ai suoi ultimi cinque dischi che denotarono una svolta netta rispetto alla sua produzione musicale precedente.

[...]

Tutte le canzoni di tutti questi cinque album sono le mie preferite, a seconda del momento. Attualmente sto ascoltando assiduamente "L'apparenza" e "Allontanando" è la mia traccia preferita. Ha una progressione di accordi incredibilmente bella.

Così sono curioso di sapere come le canzoni presero la forma attuale. Ho letto che tu hai arrangiato il disco. Ma cosa significa esattamente? Nella mia testa è difficile separare una canzone dalle note di cui è composta.

Quindi, com'erano i pezzi la prima volta che Lucio [...] te li ha presentati? Era solo una melodia vocale magari accompagnata da accordi alla chitarra (Lucio era un buon chitarrista ritmico)?

O si trattava di qualcosa di più? La forma finale della canzone, l'arrangiamento nel suo complesso, era qualcosa che hai potuto sviluppare in sostanziale libertà? Oppure è stato più un processo collaborativo tra te e l'autore?

Grazie davvero per ogni eventuale risposta [...]. E' ora di conoscere qualcosa di più di questi magnifici dischi!

Grazie,
Carlo."
)

"Ciao Carlo,

I have not listened to the album for a while now .I just did oh it is so magical. The harmonies are mainly all Lucio’s .He demod the songs with a very simple keyboard with his voice.What was so wonderful was that he just let me arrange everything as I wanted and he seemed to like everything .The relationship of the sound and the atmosphere relevant to the lyrics and the meaning was most important.At that time I drum machines were widely used and the use of rhythmic keyboards gave it this feeling of almost unemotion.This is what he wanted the empty change …the appearance .It was so easy and so enjoyable to make .I had already arranged Don Giovanni so I knew how Lucio worked and he knew how I worked .It was great and he is greatly missed .

Many thanks for bringing back such wonderful memories .

Robin"

(traduzione in lingua italiana per chi non è pratico del dialetto d'oltremanica [, o fa finta di non esserlo! :) ]:

Ciao Carlo.

è un po' che non sentivo il disco, l'ho appena riascoltato. Oh, è così magico. Le armonie erano principalmente di Lucio. Produceva delle demo accompagnando la voce con una semplice tastiera. La cosa davvero meravigliosa fu che mi lasciò arrangiare tutto come volevo e sembrava che gli piacesse ogni cosa. La relazione tra il suono e l'atmosfera creata con i testi ed il loro significato era ciò che gli premeva maggiormente. All'epoca la batteria elettronica era ampiamente usata e l'uso ritmico delle tastiere risultava in questa sensazione di sospensione delle emozioni. Questo era quello che voleva, svolte nel vuoto... l'apparire. Fu così semplice e così gratificante da realizzare. Avevo già arrangiato "Don Giovanni" e così sapevo come lavorava Lucio e lui sapeva come lavoravo. Fu una grande esperienza e Lucio ci manca davvero.

Grazie per aver riportato a galla questi bellissimi ricordi.

Robin.)

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