Lascio (virtualmente) la parola a Mogol. Chi è in possesso del CD nella versione (si chiama così) "Mogol Edition" sa già tutto, per gli altri, credo, delle piacevoli curiosità su un disco, a mio avviso, memorabile (è il mio preferito in assoluto di Battisti, Panella compreso).
"Prendila così":
"Prendila così è una canzone che esprime il dolore che spesso vivono le persone che hanno rapporti con persone sposate. E' una storia che ho vissuto anch'io. Una vita clandestina, ricca di pochi momenti belli e tanti brutti. [...] Per questo album Battisti diede vita a circa cinquanta melodie poi insieme scegliemmo una prima tornata di brani sui quali poi, in un secondo momento, lavorai sui testi. Un'altra novità è che in sala Battisti per la prima volta non ha suonato uno strumento. Ha delegato il tutto a dei session man da lui definiti incredibili: da Gerry Conway, il batterista di Cat Stevens, al produttore e chitarrista Pip Williams" (Mogol)
"Donna selvaggia donna":
"Si parla di una donna selvaggia, indomabile e allo stesso tempo infantile. E' un testo un po' ironico [...] E' una canzone in cui c'è un po' di spirito paterno e un po' fraterno. Lui è più maturo di lei. Indipendentemente dalla differenza di età, molto relativa, lei amava la discoteca ed era ancora molto ragazzina" (Mogol)
"Aver paura di innamorarsi troppo":
"Nel testo si racconta di due persone che hanno paura dell'amore perchè l'amore coinvolge, fa soffrire. Hanno paura di perdere la loro indipendenza, le loro difese, hanno paura di diventare vittima uno dell'altro. Un argomento insolito. Non si è mai affrontato questo argomento in maniera così precisa, in maniera aperta... Reprimere il proprio sentimento per non essere vulnerabile. [...] Canzone molto romantica con un gran lavoro alle tastiere di Geoff Westley" (Mogol)
"Perchè no":
"Perchè no è la storia di due persone che partono per fare un viaggio in montagna, si fermano durante il viaggio in una trattoria con alloggio e decidono di passare il weekend lì senza più proseguire, felici del loro amore. La vita di una coppia urbana: di ciò che fanno durante la giornata, del supermercato e dei giochi autoironici (scusi lei mi ama o no?) con cui si divertono nella loro città dove si fingono turisti inglesi" (Mogol)
Qui intervengo io, ricordando che nell'LP originale compariva un testo con due versi che non esistono nella canzone, ma che furono effettivamente scritti da Mogol ma che, per mille opinioni, vennero eliminate in fase di registrazione. C'è chi dice che non fossero adeguate al tono della canzone, c'è chi dice che la canzone, già lunga quasi 6 minuti, avrebbe sforato la durata degli 8, forse troppo. Ecco le due terzine mancanti:
"Chiederti all'improvviso quanti soldi vuoi/poi trattar sul prezzo e infine darti la metà/e strapparti il reggiseno, come in preda al vino. E poi alzarsi e freddamente dire, non mi va.
Una barca sopra il lago, io che remo piano/il silenzio sorridente, l'ombrellino e tu,/salta un pesce, giusto un guizzo/e tu per vezzo guardi assente verso riva e non mi guardi più"
"Nessun dolore":
"Era una lettera che dovevo scrivere e che invece è diventata una canzone. Nessun dolore è una canzone che parla dell'amore e della possibilità che si possa corrodere con una serie di insensibilità. Piano, piano per una serie di ripetute incomprensioni. [...] Nessuna emozione a constatare la fine di un amore già finito" (Mogol)
"Una donna per amico":
"Una donna per amico è una mia amica che si chiama Adriana. Ci frequentavamo molto spesso, eravamo proprio compagni, amici. Frequentavamo la stessa compagnia. Lei mi era particolarmente vicina e ci raccontavamo le nostre storie di solitudine, d'amore, ce le raccontavamo per farci un po' coraggio e per consolarci. Adriana mi disse: Fammi felice, sono la tua amica più cara, dedicami una canzone, dalle il mio nome. Dopo circa nove mesi da allora, capitò che Lucio scrisse questa musica e io gli dedicai questa canzone. Quando la vidi glielo dissi: Guarda che ho scritto una canzone per te con Lucio, e lei rispose: Ah che bello, si intitola Adriana? e io: No, si chiama Una donna per amico e lei: Ma perchè non l'hai chiamata Adriana? e ogni volta che la sentiva alla radio diceva ai presenti: Questa sono io. E' una canzone che parla dell'amicizia tra donna e uomo e delle piccole implicazioni. Se leggi con attenzione il testo c'è un po' di gelosia e un po' di protezione reciproca, ma non c0è nessuna implicazione sessuale. [...] Renzo Stefanel individuò nella parte musicale di questa canzone un passaggio dallo stornello romano ("Nino der Tufello") alla disco funky che corrisponde anche all'evoluzione del protagonista che diventa moderno per il suo rapporto diverso con la donna" (Mogol)
"Maledetto gatto":
"Maledetto gatto era un personaggio vero, un tipo raffinato che cercava di corteggiare la mia fidanzata di allora. [...] E' il gioco di ricordare le frasi pronunciate e poi raccontare il pensiero di chi le ascolta [...] Veniva a rompere le scatole anche quando stavamo soli [...] Una particolarità: la chitarra elettrica è trattata con il cosiddetto tubo vocale, un effetto che in Italia verrà poi ripreso da Pino Daniele" (Mogol)
"Al cinema":
"Al cinema è una canzone - spero - divertente. Ci sono due innamorati che si scambiano accuse guardando un film. Si rimproverano a vicenda guardando i personaggi e commentando ognuno a vantaggio di sé stesso. Lui le ha regalato quella macchina a me invece tocca andare in giro con la MIni... Poi a un tratto comprano un gelato e si accorgono che è rincarato di prezzo, quindi è tutta una storia extra cinema, reale, quotidiana, vissuta al confine con la finzione del cinema. E' una storia semplice di leggera polemica quotidiana" (Mogol)
Veloce, Rapetti ci dice anche qualcosa a proposito della (bella) copertina:
"La copertina rappresenta perfettamente il titolo dell'album. Un'amica con la quale si va a prendere un caffè per chiaccherare. La foto che è stata scattata in Inghilterra, a Londra, è molto elegante, affascinante. Una bella immagine ideata da un fotografo inglese che riprende una modella inglese e il nostro caro Lucio che non figura per niente" (Mogol)
Elenco tracce testi samples e video
01 Prendila così (07:51)
Prendila così
non possiamo farne un dramma
conoscevi già, hai detto,
i problemi miei di donna
Certo che lo so
certo che lo so
non ti preoccupare
tanto avrò da lavorare
forse è tardi e rincasare vuoi.
No che non vorrei
io sto bene in questo posto
no che non vorrei
questa sera è ancora presto
Ma che sciocca sei ma che sciocca sei
a parlar di rughe a parlar di vecchie streghe
meno bella certo non sarai
E siccome è facile incontrarsi anche in una grande città
e tu sai che io potrei purtroppo
non esser più solo
cerca di evitare tutti i posti che frequento e che conosci anche tu
nasce l'esigenza di sfuggirsi per non ferirsi di più
Lasciami giù qui
è la solita prudenza
loro senza me mi hai detto
è un problema di coscienza
certo che lo so certo che lo so
non ti preoccupare
tanto avrò da lavorare
ora è tardi e rincasare vuoi
No che non vorrei
io sto bene in questo posto
no che non vorrei
dopo corro e faccio presto...
...meno bella certo non sarai.
E siccome è facile incontrarsi anche in una grande città
e tu sai che io potrei purtroppo anzi spero non esser più solo
cerca di evitare tutti i posti che frequento e che conosci anche tu
nasce l'esigenza di sfuggirsi per non ferirsi di più.
03 Aver paura d'innamorarsi troppo (05:53)
Aver paura d'innamorarsi troppo
non disarmarsi per non sciupare tutto
non dire niente per non tradir la mente
è un leggero dolore che però io non so più sopportare.
Non farsi vivo e non telefonare
parlar di tutto per non parlar d'amore
cercar di farsi un po' desiderare è proprio un vero dolore
Abbandonarsi senza più timori senza fede nei falliti amori
e non studiarsi ubriacarsi di fiducia
per uscirne finalmente fuori
Aver paura di confessare tutto
per il pudore d'innamorarsi troppo
finger che anch'io le altre donne vedo
è un leggero dolor temere di mostrarsi interamente nudo
e soffocare la sana gelosia
e controllarsi non dirti che sei mia
voler restare e invece andare via è proprio un vero dolore
Abbandonarsi senza più timori senza fede nei falliti amori
e non studiarsi ubriacarsi di fiducia
per uscirne finalmente fuori
05 Nessun dolore (06:11)
Tu mi sembri un po' stupita
perché rimango qui indifferente
come se tu non avessi parlato
quasi come se tu non avessi detto niente
ti sei innamorata cosa c'è cosa c'è che non va
io dovrei perciò soffrire d'adesso
per ragioni ovvie d'orgoglio e di sesso
e invece niente no non sento niente no
nessun dolore
non c'è tensione non c'è emozione
nessun dolore
Quand'eri indecisa combattuta
tra l'abbracciare me o la vita
ti ricordi i miei silenzi pesanti
che tu credevi gelosia per inesistenti amanti
allora già intuivo che c'era qualcosa che mi sfuggiva
quella fragile eterea coerenza
di bambina senza troppa pazienza
non sento niente no adesso niente no
nessun dolore
non c'è tensione non c'è emozione
nessun dolore
non sento niente no adesso niente no
nessun dolore
non c'è tensione non c'è emozione
nessun dolore
Il vetro non è rotto dal sasso
ma dal braccio esperto di un ingenuo gradasso
l'applauso per sentirsi importante
senza domandarsi per quale gente
tutte le occhiate maliziose che davi era semi sparsi al vento
qualcosa che perdevi
e m'inaridivi e m'inaridivi e m'inaridivi
non sento niente no adesso niente no
nessun dolore
non c'è tensione non c'è emozione
nessun dolore
non sento niente no adesso niente no
nessun dolore
non c'è tensione non c'è emozione
nessun dolore
07 Maledetto gatto (04:22)
Elegante, contenuto, un po' ironico, garbato.
Misterioso, interessato, imbroglione, subdolo, matto
Maledetto di un gatto, maledetto di un gatto!
Indifeso ma per gioco. Dolce caro sempre amico.
Un poeta me per poco, giusto per un platonico ricatto:
Maledetto di un gatto, maledetto di un gatto!
Giovane mio amore, quanto ingenua non lo so,
ti vorrei avvisare, ma far questo non si può..
Paternalista a questo punto, non divento proprio no! Potresti ridere!
Tu disturbi? Vuoi scherzare?
È un grandissimo piacere. Puoi unirti a noi a mangiare.
Un 'intruso, ma chi l'ha mai detto.
Maledetto di un gatto, maledetto di un gatto!
Abbiam tempo per star soli: solo un whisky forza sali!
Ma tutt'altro ci consoli. Bravo è vero andarsene è brutto.
Maledetto di un gatto, maledetto di un gatto!
Giovane mio amore, quanto ingenua non lo so,
ti vorrei avvisare, ma far questo non si può..
Paternalista a questo punto, non divento proprio no! Potresti ridere!
Quindi maledetto gatto, tu continua a far le fusa,
se percaso lei fosse confusa, riuscirai a mangiarmi nel piatto!
Maledetto di un gatto, maledetto di un gatto!
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Altre recensioni
Di Viva Lì
È un Battisti maturo, insuperabile nella propria istrionica gigioneria, capace di illuminare i testi (peraltro eccellenti) di un Mogol in evidente stato di grazia.
‘Una donna per amico’ rimarrà in hit parade per quasi sei mesi e non mollerà le classifiche almeno fino al 1980.
Di cece65
Se Lucio fosse stato inglese o americano la sua notorietà sarebbe stata di livello mondiale.
L’assolo di sax presente nell’iniziale ‘Prendila così’ è ancora adesso da brividi.
Di Martello
"Magari un giorno si potrebbero innamorare l'uno dell'altra...potrebbero avere anche un figlio."
"Questo è quello che nonna scrisse quando ascoltò per la prima volta questo album in mia presenza, su un vecchio quaderno... ancora oggi le devo molto se sono l'adulto che sono ora."