"Ma perchè loro due sono amici? Sono un uomo e una donna, di solito quando un uomo e una donna stanno insieme si vogliono bene"."Lorenzo mio, un uomo e una donna non è detto sì debbano amare per forza, a volte l'amore è un piccolo e malfidato ladro che agisce in modo scomodo e imprevedibile. Magari un giorno si potrebbero innamorare l'uno dell'altra...magari si potrebbero sposare....potrebbero avere anche un figlio. Tu che pensi, suo innamoreranno prima o poi?".
Piccoli secondi di silenzio, una tastiera parte, una batteria la segue, un basso tratteggia il tutto, una sensazione magica mi porta lontano da quella casetta. Dall'alto una strada piena di persone e di autobus, con quell'uomo riccioluto e quella donna alta che vanno via da quel bar senza neanche un saluto, entrambi presi dal raggiungere il proprio posto di lavoro. Un cioccolatino color tenebra, innocuo nella carta e amaro sulla lingua, come quella piccola canzone. Sul finale un sax, una moka lasciata sul fornello mentre entrambi sono seduti sul divano senza scambiarsi una parola soltanto, inebetiti davanti al televisore. Mi giro, mio nipote rimane a guardare il disco girare come una giostra e ha un sorriso in faccia come quello che aveva al suo primo bagno nel mare. Poi, subbuglio, una tastiera come un vento primaverile, per la città quell'uomo vestito da cavaliere che tenta di riconquistare la sua donna con una poesia di stampo medievale. Sensazioni, passano come trattori lenti e rumorosi e col passare dei secondi vengo travolto dalla musica. Nei secondi di silenzio sbuca all'improvviso un'altra tastierino accompagnata da dei rumori simili a quando carichi un giocattolo a molla. E eccoli, insieme in quel bar, amareggiati, impauriti da quell'amore così fragoroso che potrebbe deludere entrambi. Nel mentre dei coretti fatti alle loro spalle, come fosse un gesto di puro scherno davanti a due adulti con la paura di due bimbi. Poi però tutto viene cappottato, vivono la loro vita d'amore nella completa quotidianità, in modo cauto e meno prorompente, al ritmo di una ballata dolce e leggera che accarezza lo scorrere di questi sentimenti. Prima di girare il disco faccio un caffè per me e un succo d'arancia per Lorenzo. Appena posizionata la puntina parte un pianoforte violento, delle tastiere e dei giri di basso a fare da cornice a un vialetto deserto, dove quell'uomo riccioluto rimane a rimembrare la fine della relazione con la sua donna, a pensare che essa fosse la cosa giusta da fare e perciò non prova dolore per l'azione compiuta. La mela è finita, non rimane altro da fare che buttarla. Un'inprevisto, tutto sfuma: si sentono rumori di piatti e bambini che si divertono che mi ricordano le cene di domenica con la famiglia. Poi ad un tratto sbuca la gioia, uno scoppio di felicità, una pura scarica di solarità. La donna è ritrovata e il rapporto prosegue nell'amicizia reciproca, con i pensieri tragicomici di lui, che si è scelto una donna per amico. Anche il mio nipotino ha la gioia nei suoi occhi, come se avesse appena mangiato una caramella. E nella gioia totale parte una fragorosa risata, dei giri armonici su cui Lorenzo batte le mani felicemente e in cui appare un intruso tra l'uomo e la donna: un gatto, che tenta di frugarsi tutto ciò che si può trafugare, con l'uomo diffidente e la donna che felicemente accoglie il gatto tra loro. E in un batter d'occhio siamo già alle battute finale: atmosfera di festa, l'uomo riccioluto e la donna alta vanno insieme al cinema. In tutto questo marasma lei decide di fuggire con un altro uomo, quasi si fosse annoiata di quello con cui stava. Un sorriso sornione mi si parlò davanti quando Lorenzo mi chiese cosa fosse una Rolls Royce e io per scherzare gli dissi che la Rolls Royce fosse una marca di gelati*. Alla fine il silenzio rimase nella stanza per un paio di secondi, interrotti immediatamente dal clacson della macchina di mia figlia, venuta a riportare Lorenzo a casa. Lo accompagno alla porta e lo lascio tra le braccia di sua madre, che chiede se si fosse divertito con sua nonna
*-a 15 anni ancora crede che la Rolls Royce sia una marca di gelati
Questo è quello che nonna scrisse quando ascoltò per la prima volta questo album in mia presenza, su un vecchio quaderno dove appuntava tutto quello che faceva nelle sue giornate. È stato così bello ritrovare in questa vecchia casa un vecchio disco impolverato che ancora oggi mi fa tornare a galla dei bellissimi ricordi sulla musica, su Battisti che con i dischi bianchi mi formerà nell'adolescenza, su questa vecchia stanza dove passavo i pomeriggi estivi e soprattutto su nonna, che è ormai da 5 anni che non c'è più e che ancora oggi le devo molto se sono l'adulto che sono ora. Dovunque sei, prendila così e non ne farne un dramma. E a te, lettore di questa pagina, spero ti sia piaciuta la compagnia di questo improvviso momento amarcord
Elenco tracce testi e video
01 Prendila così (07:51)
Prendila così
non possiamo farne un dramma
conoscevi già, hai detto,
i problemi miei di donna
Certo che lo so
certo che lo so
non ti preoccupare
tanto avrò da lavorare
forse è tardi e rincasare vuoi.
No che non vorrei
io sto bene in questo posto
no che non vorrei
questa sera è ancora presto
Ma che sciocca sei ma che sciocca sei
a parlar di rughe a parlar di vecchie streghe
meno bella certo non sarai
E siccome è facile incontrarsi anche in una grande città
e tu sai che io potrei purtroppo
non esser più solo
cerca di evitare tutti i posti che frequento e che conosci anche tu
nasce l'esigenza di sfuggirsi per non ferirsi di più
Lasciami giù qui
è la solita prudenza
loro senza me mi hai detto
è un problema di coscienza
certo che lo so certo che lo so
non ti preoccupare
tanto avrò da lavorare
ora è tardi e rincasare vuoi
No che non vorrei
io sto bene in questo posto
no che non vorrei
dopo corro e faccio presto...
...meno bella certo non sarai.
E siccome è facile incontrarsi anche in una grande città
e tu sai che io potrei purtroppo anzi spero non esser più solo
cerca di evitare tutti i posti che frequento e che conosci anche tu
nasce l'esigenza di sfuggirsi per non ferirsi di più.
03 Aver paura d'innamorarsi troppo (05:53)
Aver paura d'innamorarsi troppo
non disarmarsi per non sciupare tutto
non dire niente per non tradir la mente
è un leggero dolore che però io non so più sopportare.
Non farsi vivo e non telefonare
parlar di tutto per non parlar d'amore
cercar di farsi un po' desiderare è proprio un vero dolore
Abbandonarsi senza più timori senza fede nei falliti amori
e non studiarsi ubriacarsi di fiducia
per uscirne finalmente fuori
Aver paura di confessare tutto
per il pudore d'innamorarsi troppo
finger che anch'io le altre donne vedo
è un leggero dolor temere di mostrarsi interamente nudo
e soffocare la sana gelosia
e controllarsi non dirti che sei mia
voler restare e invece andare via è proprio un vero dolore
Abbandonarsi senza più timori senza fede nei falliti amori
e non studiarsi ubriacarsi di fiducia
per uscirne finalmente fuori
05 Nessun dolore (06:11)
Tu mi sembri un po' stupita
perché rimango qui indifferente
come se tu non avessi parlato
quasi come se tu non avessi detto niente
ti sei innamorata cosa c'è cosa c'è che non va
io dovrei perciò soffrire d'adesso
per ragioni ovvie d'orgoglio e di sesso
e invece niente no non sento niente no
nessun dolore
non c'è tensione non c'è emozione
nessun dolore
Quand'eri indecisa combattuta
tra l'abbracciare me o la vita
ti ricordi i miei silenzi pesanti
che tu credevi gelosia per inesistenti amanti
allora già intuivo che c'era qualcosa che mi sfuggiva
quella fragile eterea coerenza
di bambina senza troppa pazienza
non sento niente no adesso niente no
nessun dolore
non c'è tensione non c'è emozione
nessun dolore
non sento niente no adesso niente no
nessun dolore
non c'è tensione non c'è emozione
nessun dolore
Il vetro non è rotto dal sasso
ma dal braccio esperto di un ingenuo gradasso
l'applauso per sentirsi importante
senza domandarsi per quale gente
tutte le occhiate maliziose che davi era semi sparsi al vento
qualcosa che perdevi
e m'inaridivi e m'inaridivi e m'inaridivi
non sento niente no adesso niente no
nessun dolore
non c'è tensione non c'è emozione
nessun dolore
non sento niente no adesso niente no
nessun dolore
non c'è tensione non c'è emozione
nessun dolore
07 Maledetto gatto (04:22)
Elegante, contenuto, un po' ironico, garbato.
Misterioso, interessato, imbroglione, subdolo, matto
Maledetto di un gatto, maledetto di un gatto!
Indifeso ma per gioco. Dolce caro sempre amico.
Un poeta me per poco, giusto per un platonico ricatto:
Maledetto di un gatto, maledetto di un gatto!
Giovane mio amore, quanto ingenua non lo so,
ti vorrei avvisare, ma far questo non si può..
Paternalista a questo punto, non divento proprio no! Potresti ridere!
Tu disturbi? Vuoi scherzare?
È un grandissimo piacere. Puoi unirti a noi a mangiare.
Un 'intruso, ma chi l'ha mai detto.
Maledetto di un gatto, maledetto di un gatto!
Abbiam tempo per star soli: solo un whisky forza sali!
Ma tutt'altro ci consoli. Bravo è vero andarsene è brutto.
Maledetto di un gatto, maledetto di un gatto!
Giovane mio amore, quanto ingenua non lo so,
ti vorrei avvisare, ma far questo non si può..
Paternalista a questo punto, non divento proprio no! Potresti ridere!
Quindi maledetto gatto, tu continua a far le fusa,
se percaso lei fosse confusa, riuscirai a mangiarmi nel piatto!
Maledetto di un gatto, maledetto di un gatto!
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Altre recensioni
Di Viva Lì
È un Battisti maturo, insuperabile nella propria istrionica gigioneria, capace di illuminare i testi (peraltro eccellenti) di un Mogol in evidente stato di grazia.
‘Una donna per amico’ rimarrà in hit parade per quasi sei mesi e non mollerà le classifiche almeno fino al 1980.
Di cece65
Se Lucio fosse stato inglese o americano la sua notorietà sarebbe stata di livello mondiale.
L’assolo di sax presente nell’iniziale ‘Prendila così’ è ancora adesso da brividi.
Di JpLoyRow
"Prendila così è una canzone che esprime il dolore che spesso vivono le persone che hanno rapporti con persone sposate."
"Una donna per amico è una canzone che parla dell'amicizia tra donna e uomo e delle piccole implicazioni, senza alcuna implicazione sessuale."