Spacemen 3 - Come down easy
Bell’album davvero, grazie a voi come sempre.
La diversità maggiore che noto tra la psichedelia sixties alla quale ero fermo e questa di venti/trenta anni dopo sono i suoni. Più “colorati”, vari e “squillanti” della Nobile decade, più monocordi in questi. Sicuramente rispecchiano i due periodi, la carica vitale dei sessanta e la paranoia e alienazione di “oggi”... o no?! Mah... poi chissenefrega ahahahahah
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