7.Le nuvole
Dopo il grandissimo esperimento di livello internazionale di musica etnica in genovese di Creuza de ma, De Andrè si prende molti anni per un nuovo lavoro. Ma la lunga attesa venne ripagata totalmente con l'eccezionale Le nuvole. Un album dove l'esperienza del precedente album viene amalgamata in un ennesimo concept album dove vengono analizzati da un lato i potenti e dall'altro i poveri cristi che vivono perennemente all'ombra di questi personaggi. Il disco però si apre in modo molto particolare, con la titletrack:un monologo recitato da due signore (una più giovane ed una più anziana) dove viene descritto in modo molto poetico il continuo movimento delle nuvole. Dopo un carico di pathos di queste dimensioni si passa ad un'interessante Ottocento, che se vogliamo racchiude il significato dell'intero disco, una strafamosissima Don Raffaè (scritta con Ivano Fossati, che darà il suo contributo anche in A çimma) ed una distopica e straziante La domenica delle salme, dove il degrado morale e politico dell'Italia viene reso con una disillusione totalmente spiazzante. Il secondo lato se vogliamo affronta tematiche più leggere, storie di vita spicciola di un uomo ipocondriaco (Megù megùn), un cuoco che cucina un piatto tipico genovese cominciando alle prime luci del mattino (la già citata A çimma) ed un uomo che si innamora di un'asina (Monti di Imola, che per la gioia dei de-sarder è cantata completamente in sardo). Le nuvole testimonia ancora una volta la crescita artistica di De Andrè, dove riesce a trovare un equilibrio tra le sperimentazioni di Creuza de ma e la sua produzione passata
Voto pignolo: 9+
La gemma tra le gemme (con annesso videoclip stupendo): Fabrizio De André - La domenica delle salme (Official Video)
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