Svedesi, dal 1996.

Completi, calibrati e potenti.

"A Single Book Of Songs" è un disco splendido, posato eppure aggressivo, ricamato di energici incastri sonori e strabordante di belle idee per ciascuna canzone. Zolfate sabbathiane, piano à la Deep Purple, passaggi da big band orchestrale che piacerebbero ai vecchi Motorpsycho ma soprattutto un intuito straordinario per le misture prog-rock anni '70: come dei King Crimson meno cervellotici o dei Gentle Giant più cazzuti; scopone scientifico con Pink Floyd, Jethro Tull e Mahavishnu Orchestra.

Il Metal è avvizzito come le tette di una bella prostituta che ormai ha dato troppo a troppi.

Lo Stoner campa di vecchi fantasmi e nuovi distorsori.

La Wave saccheggiata da nuove leve che di originale non hanno nemmeno i completini neri coi quali s'agghindano a festa.

L'Emo non è un genere ma un brand.

Per la roba che suonano e lo stile con cui lo fanno, in un altro sistema solare i Mammoth Volume sarebbero una grandiosa, stimata e famosa band costantemente in tour.

E invece, col cazzo.

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