Fine degli anni 80, Cuneo, stadio, concerto gratis di rock alternativo italiano... persone accorse da tutta l'Italia per vedere CCCP e Litfiba (tra i nomi già affermati) insieme a molti altri, tra i quali gli esordienti Jack on Fire!... sarà proprio questa giovane band a destare il nostro interesse, poiché due dei componenti, Cristiano Godano e Alex collaboreranno a formare i Marlene Kuntz. Sempre a Cuneo nell'istituto tecnico "Mario del Pozzo" il neochitarrista Riccardo Tesio e Luca Bergia alla batteria iniziano a provare jam strumentali insieme ad amici. Questi ultimi si uniranno agli ex (sciolti) Jack on Fire! Cristiano Godano e Alex. Così iniziò la storia di una delle più grandi rock band che l'Italia abbia mai prodotto...

Il gruppo diventa una cosa abbastanza seria e Alex si accorge di non poter continuare per via del lavoro... Godano prende il suo posto alla voce e dopo essersi fatti un nome con esibizioni e demo i quattro decidono di partire per la Toscana, Calenzano precisamente... un paese sulle colline vicino a Firenze... Cristiano Godano, Riccardo Tesio, il nuovo bassista Gianluca Viano, Luca Bergia, insieme al produttore Marco Lega e a Gianni Maroccolo si rinchiudono per molto tempo dentro una sala prove allo scopo di provare e riprovare le future canzoni di Catartica...

Questo è il disco che io preferisco dei Marlene Kuntz, è il più genuino, il più rumoroso, il più incazzato, ma anche molto orecchiabile...

I testi di Godano che mischiano retorica, rabbia, voglia di evadere e un tocco di poesia trasudano perfettamente dalle chitarre e dalla sua voce, qui "sottile" e affilata come un coltello pronta a scagliarsi contro la presunta genuinità del rap nostrano in confronto al rock nella prima traccia "M.K", a urlare il proprio disappunto per una festa malriuscita in "Festa Mesta", a descrivere una truculenta tortura in "Giù Giù Giù", a provocare la gente che sta in provincia e "non si sporca le mani" in "Fuoco su di Te" e infine il desiderio di non voler incontrare il caos nel mondo durante "Merry X Mas". Ma "Catartica" non è fatto solo da rabbia, ma anche da brani dolci come "Nuotando nell'Aria" e "Gioia", ballate riflessive, una su tutte "Lieve", ma anche le bellissime "Mala Mela" e "Canzone di Domani". Secondo me i brani migliori del disco sono "1° 2° 3°", in cui Cristiano recita tre strofe ed espone le sequenze di una serata finita in modo insolito e disagevole e "Sonica", canzone incredibile e indescrivibile a parole...

In conclusione disco magnifico seppur sia il meno maturo a livello tecnico e testuale... In più ci sono già molti accenni a quello che produrranno in seguito...

P.S. Lo so che è un doppione... Ma questo disco è tra i miei preferiti e ci tenevo a dire la mia...

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