Dopo il tanto criticato e contestato "St.Anger", I Metallica si ripresentano sulla scena con un nuovo album, Death Magnetic, che propone un sound più vicino alle sonorità thrash che hanno caratterizzato il gruppo negli anni '80. Da alcuni questo album è stato definito ottimo, un ritorno agli inizi, addirittura un capolavoro, mentre da altri un'offesa al thrash metal o un album comunque di scarsa qualità artistica. Appena comprato l'album, avevo paura di aver speso 21 euro e 90 per un disco inutile e malfatto come lo era stato il precedente. Probabilmente tra i commenti pioveranno battute o critiche pesanti, ma secondo me quest'album è davvero spettacolare; certo,nulla a che vedere con i mitici "Master of Puppets", "Kill'em All" e via dicendo ma comunque degno di grande nota, visto che la band si era persa in vie commerciali e molto lontani dal puro Metallo. Un album "adrenalinante" e "headbangante", che riporta i Metallica di "Load" e "Reload" ai MetallicA incazzati. Ma passiamo ora ad analizzare le tracce nello specifico:

Tracia 1,That was just your life: L'intro di questa prima traccia mi ha creato fin dall'inizio un alone di mistero... Mi spiego: dopo questi arpeggi troverò schitarrate metallanti o melodie stile "Load"? Ai 45 secondi ho trovato la risposta... Questo è Metal! Ed ecco che i Metallica si incazzano. A 1:27 secondi parte un riff che ti riempia la testa di thrash e che ti lascia viaggiare nella canzone. Un'ottima traccia, con un Hetfield che ritorna a fare il Metaller e un Hammet che ritorna a fare assoli, certo non straordinari come quelli di "Enter Sandman" o "Master of Puppets" ma comunque significativi. 7,5/8- per questa prima traccia

Traccia 2, The end of the line: decisamente la mia preferita, intro martellante e molto thrash che si placa ai 34 secondi. Mistero totale. Poi Ulrich dà tre tocchi alla batteria, e via con un riff di chitarra straordinario che ti accompagna in gran parte della canzone. Ecco che comincio ad emozionarmi, di fronte a questi 4 uomini che si sono rimboccati le maniche e hanno tentato di riportarsi sulle strade del thrash metal. Bel ritornello,e dopo un assolo velocissimo,ecco un intermezzo melodico buono per riportarci di nuovo sulla potenza. 9+ a "The end of the line"

Traccia 3, Broken Beat & Scarred: intro bella e particolare, che sui 30 secondi comincia a scaldarsi. Al minuto si cambia riff e poi parte James con la sua voce. La tracce prosegue in un susseguirsi di riff e parti cantate interessanti, per poi sfociare nell'assolo. Anche questa una bella traccia, abbastanza thrash e incazzata. Sì, ne sono convinto, sono i four horsemen! 7 per la terza traccia.

Traccia 4, The day that never comes: è stata molto contestata perchè troppo commerciale e inutile, ma io non sono d'accordo e la sua continuità anche nel spostarsi tra parti melodiche e riff duri sui tre quarti testimonia che non si tratta di una canzonetta. Si parte con un arpeggio pulito di piacevole ascolto, poi accompagnato da un piccolo assolo di chitarra elettrica non troppo distorta, che porta ad un altro riff su cui viene costruita la strofa con la voce questa volta calma e pulita di James. Ecco il ritornello: chitarre distorte ma non metal e James si incazza un pochino di più. Rieccoci sulla strofa e di nuovo sul ritornello. Ora ci si aspetta un semplice assolo e la fine. Tutto sbagliato, ecco un insieme di riff che sembrano non c'entrare niente con la storia del brano, ma che invece ci lega dannatamente bene! Parte poi la chitarra solista di Kirk che ci conduce in un intrigante assolo. 7 per questa traccia da non sottovalutare.

Traccia 5, All Nightmare Long: introduzione  spettacolare con chitarre pulite e distorte che si intrecciano, per diventare poi unicamente distorte. James arriva solo sui 2 minuti e si scatena. Ritornello molto orecchiabile e sonoro nel suo insieme. Il brano procede, ecco che si intravede la chitarra solista molto "arrabbiata", specie sulla fine dell'assolo. Sembra finito qui, ma ecco che troviamo un altro assolo. 7 anche per questa traccia

Traccia 6, Cyanide: introduzione con wah-wah e poi c'è la partenza di un riff molto trash su cui si appoggia James, che sembra calmo, ma è solo un'impressione. In seguito il brano si alterna tra chitarre melodiche e distorte, fino ad arrivare progressivamente all'assolo, molto bello e particolare. Un motivo per cui la trccia compensa qualche punto in meno nelle vocalità e nei riff. Ecco un 7, che si divide in un 6 per i riff e le vocalità e un 8 per l'assolo.

Traccia 7, The Unforgiven III: anche questa molto criticata, forse anche per il fatto con le altre Unforgiven non c'entri molto, ma ciò non intacca la personalità del brano, che comincia con un intro al pianoforte, sostituito poi da una chitarra pulita accompagnata dopo qualche secondo dalla batteria. In seguito troviamo una chitarra distorta ma non dura accompagnata dalla voce che compone il ritornello, portandosi poi sulla strofa e nuovamente sul ritornello. Dopo un'altra strofa James ripete la stessa frase per una trentina di secondi, prima calmo, poi intermedio, pian piano più nervosetto per terminare tremendamente incazzato! Ecco un assolo, e molto bello che ci trasmette la stessa personalità di Hetfield prima di questo. 7 per Unforgiven III.

Traccia 8, The Judas Kiss: molto, davvero molto thrash con un riff che arriva sui 30 secondi davvero molto particolare e molto thrash. James molto incisivo, specie nell'alternarsi velocemente fra calma e rabbia. Poco prima dei 2 minuti arriva un ritornello dannatamente bello che ci riporta nella strofa. Dopo il secondo ritornello ecco dei riff spettacolari. ecco la chitarra solista, inizialmente non veloce. Ma ecco che il tutto cambia e ci fa ritrovare di fronte a un assolo tremendamente rabbioso, alla cui fine arriva James anche lui più rabbioso che mai. Sembra finita, ma no: un altro assolo! Queste trovate geniali mi portano a dare 9 a "The Juads Kiss".

Traccia 9, Sucide 6 Redemption: I Metallica vogliono ritornare ai vecchi tempi, e vogliono perciò proporre la classica "strumentale". Che dire, una buona traccia e anche parecchio lunga, anche se stanca un po' proprio per la sua ripetibilità. Comunque la traccia non è male, anche per il suo intermezzo melodico e per l'assolo. 6,5.

Traccia 10, My Apocalipse: Non è fatta male, anche se è un po' noiosa...Insomma, più che altro un riempitivo. Comunque la suffcienza c'è: 6,5.

Riepilogando questo è un ottimo album. Aspetto critiche e commenti, purchè sia tutto in un ambito costruttivo che mi permetta di migliorare nello scrivere recensioni.

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