Descrivere "St. Anger" dei Metallica non è difficile, ma neppure facile. Non importa: il motivo per cui lo faccio è soprattutto quello di ripercorrere la carriera del quartetto californiano in tributo dei grandissimi album che ci hanno saputo regalare nel loro periodo d'oro. Volevo recensire qualcuno degli album storici, e probabilmente lo farò prima o poi, ma visto che sono già stati analizzati decine di volte forse non mi avrebbe letto nessuno... Meglio giudicare tutto nel complesso, senza dilungarsi troppo e in attesa dell'uscita del nuovo album. Perchè credetemi, i Metallica degli anni ruggenti sono a dir poco monumentali per gli amanti del genere, e gli ultimi dischi sottotono non devono intaccare l'aurea mitologica che certi lavori hanno saputo creare.

"KILL'EM ALL" fu all'origine del tutto, uno dei propulsori più potenti del thrash metal: i Metallica danno il loro meglio dal punto di vista della cattiveria e della frenesia, sfornando autentiche fucilate come "Wiplash", "Seek & Destroy", "The Four Horsemen", "Metal Militia" e via discorrendo. La quaità tecnica e la produzione non sono eccelse, ma l'energia prodotta dall'album è eccezionale. Il successivo "RIDE THE LIGHTNING" segna un miglioramento tecnico e l'introduzione di song più melodiche ("Fade To Black"), e tocca il suo lato migliore, a mio giudizio, in "For Whom The Bell Tolls". Nel 1986 esce il capolavoro, il gigantesco "MASTER OF PUPPETS": veloce, potente, ricco di canzoni una più spettacolare e trascinante dell'altra... Il disco fa subito storia, del thrash, dell'heavy e della musica in generale. Non dite di no. La title track in particolare è una cavalcata incredibile, capace di svariare dalla rabbia furente all'assolo spettacolare, che per certi versi sfocia addirittura nel progressive. Nell'album ogni stato emotivo è trattato con visceralità, dalla rabbia ("Damage inc") alla tristezza ("Welcome Home-Sanitarium"). I Metallica con "...AND JUSTICE FOR ALL" toccano l'apice della loro evoluzione tecnica, mentre l'omonimo "BLACK ALBUM" del 1991 segna l'abbandono del thrash, assestando la band su un più classico, ma sempre trascinante ed energico heavy metal. "Enter Sandman" su tutte, ma non sola, entrano nella galleria delle song migliori della band. Poi, l'incredibile svolta: "LOAD" e "RELOAD" spaccano i fan, ma io credo che comunque i 'tallica avevano dato tutto e continuare a produrre album di thrash scontato e ripetitivo solo per far contenti i fan sarebbe stato comunque deleterio. Così è stato curioso sentire i nostri cimentarsi con sound diversi, e se è vecchio metallo quello che cercate non serve altro che ficcare nello stereo uno dei "classici"! "GARAGE INC." e "S&M" sono esperimenti altrettanto curiosi. Ed ora veniamo a noi, e a "ST. ANGER".

 Stranissimo, "St. Anger". E' un ritorno a sound più duri, grezzi, ma è totalmente assente una  minima e melodica tecnica musicale. La batteria è onnipresente e sempre grezzissima, quasi sembra di sentire Lars accanirsi su un fusto di lamiera, ma tutto sommato il ciò crea una sonorità molto potente, forte. Non è un grande album, ma non lo boccio. E' meglio di "Load" e "Reload", sa dar carica specie in avvio: "Frantic" e la title track sono buonissimi pezzi. Poi inizia una serie di song simili, ripetitive, che solo in parte sanno dare una scossa coinvolgente. Si distinguono "Some Kind Of Monster", "Invisible Kid", "Shoot Me Again" e "The Unnamed Feeling", ma anche le altre non le butterei via. Ripeto, l'aggettivo più calzante per l'album è "strano". I Metallica veri, comunque, sono altri. Si dice che il prossimo disco segnerà un parziale ritorno al vecchio stile, qualcosa a metà tra "And Justice..." e il Black Album. Sarebbe positivo, ma non so quanto fattibile sia questo... il discorso è molto più semplice, e si ricollega a quanto ho detto in una recensione di "United Abominations" dei Megadeth: queste band la storia l'hanno già fatta, è stupido aspettarsi altri capolavori da loro e dunque tempo sprecato quello speso per criticarli: prendiamo i loro ultimi lavori, ma lasciamo che il loro peso resti minimo nel curriculum di questi "mostri sacri", e se avete voglia di godervi dei veri successi del metal ascoltate la roba degli anni ruggenti!

Carico i commenti... con calma