Purtroppo molti grandi gruppi ad un certo punto della propria carriera hanno una grande fase di declino, che a volte è destinata a durare per sempre.

Questo è il caso dei Metallica, che avevo osannato con la mia rece del 'Black Album', ma che adesso devo proprio criticare. Dopo due mediocri dischi come 'Load' e 'Reload', i californiani ci propongono un album notevolmente peggiore che non ha alcuna utilità musicale e che suscita una noia mortale.

I pezzi sono di una ripetitività impressionante, sembra quasi che Heitfield e soci si siano divertiti a premere continuamente il tasto LOOP. La faccenda è questa: non è sufficiente comporre pezzi di 8 minuti ed oltre per fare il capolavoro. C'è una mancanza quasi totale di creatività, quando si tenta di fare qualcosa di diverso si cade nel ridicolo, pensiamo ai ripetuti e disperati "kill-kill-kill"e "tic-tic-tic-tac" (ma cos'è, l'orologio umano?) di Hetfield, che crede di stupirci con i suoi ammiccamenti, ma in realtà fa solo la figura del pagliaccio.

La caratteristica principe di "St. Anger" è che l'inizio dei brani è abbastanza buono, quindi risulta spontaneo pensare all'arrivo di un buon pezzo, ma è maledettamente un fuoco di paglia, un falso allarme. E' solo una sottile maschera che nasconde tutta la bruttezza dell'album e diversi fan, fessi, hanno creduto a questa terribile operazione commerciale e hanno comprato a frotte questa porcheria. Da voltastomaco sono soprattutto gli accenni nu-metal che James si inventa nella canzone "St. Anger" per fare spettacolo e per compensare il pessimo contorno musicale. Come se non bastasse, la registrazione è pessima, il che un po' contribuisce a dare un voto bassissimo. La cosa davvero triste è che questo "album" si è piazzato 1° nella classifica Billboard, mentre capolavori di altissimo livello musicale (incredibilmente degli stessi artisti) come "Kill'Em All", "Ride The Lightning" e "Master Of Puppets" erano arrivati solo quarti. A questo punto mi chiedo: ma ho ragione io o questi critici musicali? Mah.

Secondo me, l'unica cosa bella di "St. Anger" è la copertina, basta.

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