Nell'enorme ondata di album progressive rock con cui la scena italiana ha invaso la Penisola nel 1973, sicuramente degno di nota è "Inferno", dei Metamorfosi. Il suono dei sintetizzatori ci trasporta attraverso un viaggio onirico, dove il mondo reale e l'inferno dantesco si intrecciano: i vari mali della società di oggi (non solo di 40 anni fa...) analizzati e descritti come novelli Dante, arrivando forse a prendere troppo sul serio gli argomenti trattati e a sfociare nel moralistico.

Nonostante questo, dal punto di vista l'opera è godibilissima, e si presenta come un concept album con i fiocchi, ed anche il confronto con l'originale poema non schiaccia il gruppo romano: come già detto, l'album non è certo una trasposizione musicale dell' "Inferno", e le citazioni dantesche presenti in alcuni brani servono solo ad arricchire ancor di più una struttura dalle ottime fondamenta.

Alcuni brani, come "Caronte", "Spacciatore di droga", "Malebolge" e "Lucifero" si impongono con le loro sonorità più cupe ed epiche, ed ottime pure fuori dal contesto dell'album.

Un album per tutti: appassionati di prog, curiosi del genere ed amanti della buona musica.

"....e fu così che noi tornammo a riveder le stelle." 

Elenco tracce e video

01   Introduzione - Senza oscura (07:50)

02   Porta dell'Inferno (01:20)

03   Caronte (01:18)

04   Spacciatore di droga - Terremoto - Limbo (06:21)

05   Lussuriosi (03:14)

06   Avari (01:32)

07   Violenti (03:44)

08   Malebolge (01:31)

09   Sfruttatori (05:41)

10   Razzisti - Fossa dei giganti (03:25)

11   Lucifero (Politicanti) (02:32)

12   Conclusione (01:37)

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Altre recensioni

Di  DaveJonGilmour

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Di  BeatBoy

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Di  Dragonstar

 Incontro demoni alati nell’arso abisso fumante della terra;

 Echeggiano lamenti rotolanti nel cielo nero: il regno oscuro dei dannati.