Dopo due anni dal loro secondo album in studio, e dopo un solo anno dalla loro ultima uscita disocgrafica (il doppio cd-dvd di Hullaballo), il trio inglese dei Muse torna sulle scene di tutta Europa con un album preceduto da una campagna pubblicitaria ficcante e da un spasmodica attesa vissuta soprattutto via internet dai loro numerosi fan. Se con Origin Of Symmetry avevano quantomeno sorpreso, con arpeggi barocchi e arrangiamenti esagerati, chi li vedeva come i cloni dei Radiohead molto più "volgari e plebei" convincendo(si) di non essere una forzata cover-band degli oxfordiani extraterrestri, con Absolution stupiscono nell'aver composto un album privo di significato a partire dalla loro prima traccia "Intro", pochi secondi giusto per farci ricordare quanto sia pretenzioso questo gruppo che nel suo melodrammatico attegiarsi fa , a volte, quasi tenerezza.

Passiamo ad "Apocalypse Please", una canzone con arrangiamento minimalista e piano ben suonato in un solito schema da strofa ritornello strofa. Su time Is Running Out è meglio sorvolare,canzone sciocca, ottimo richiamo per chi fa di mtv l'inica fonte di musica. Sing For Absolution è la prima traccia bella dell'album, diversa, ricordo degli annni 80, qui Bellamy da un'ottima interpretazione anche se il testo è poco incisivo.Con Stockholm Syndrome capiamo che questi tre hanno preso una brutta piega, il riff è potente ma per l'n-esima volta i Muse danno l'impressione di fare musica falsa grezza, falsa underground.Fallin Away With You è una canzone anonima,dolce ma senza verve. Dopo Interlude ci aspettano Hysteria ,canzone potente ma troppo semplice, Blackout, carina ha il pregio di essere diversa con una bella sezione di archi e la traccia migliore Butterflies & Hurricanes, bella emozionante coraggiosa, a rialzare il livello di un album poco più che mediocre.

Per TSP vale lo stesso discorso della sindrome di stoccolma, mentre Endlessly ci fa tornare alla mente nuovamente gli anni 80 mostrandosi piacevole. Thoughts of a dying Atheist ha un bel testo ma niente più e ll finale è affidato a Ruled By Secrecy, bella canzone al piano, malinconica ben cantata.

Un bel finale per un album che orrendo non è ma che resta comunque una tremenda delusione. Ammaliati dalle sirene di Mtv e adagiati da troppi complimenti hanno proposto qualcosa di poco impegantivo, di poco originale e che sa di molto falso. Da loro qualcosa di più ce lo saremmo aspettati visti i due precedenti pregevoli album, ma a quanto pare il problema di questo gruppo non è la mancanza di tecnica musicale ma di incoerenza intellettuale, in quest'album non c'è un briciolo di significato, nè qualcosa di particolarmente innovativo.Peccato, peccato mille volte peccato.

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