"E dire che noi, di stronzate, ne abbiamo fatte parecchie", confessa Pau, divertito, entusiasta e torrenziale, mentre presenta alla stampa il nuovo album dei Negrita, "Helldorado": "Tipo, come si fa a intitolare una canzone 'Io Pocahontas me la farei'?".
Da questo energico lavoro in studio si percepisce l'influenza di diverse correnti stilistiche, passando da Londra a Buenos Aires per ritornare a casa con un bagaglio originale di espressività. I Negrita tornano graffiando lo stereo con ritmi Afro-americani mescolati a un divertentissimo sovraddosaggio di rock ritmico. Questo è l'ingrediente che caratterizza tutti i brani, fatta eccezione per il tormentone radiofonico "Che rumore fa la felicità" che sembra non azzeccarci un cazzo con il resto dell'intero album.
Si spazia tantissimo a livello strumentale, impazzano i bassi, le percussioni e le chitarre nervose e pungenti tipiche dello stile, i cori e le seconde voci sono spesso in primo piano con il compito di accentuare il groove che gira intorno a tutto il disco.
Se il disco precedente rappresentava per Pau e compagni il primo approccio a certe sonorità, questo rappresenta l'evoluzione, l'epifania di un gruppo che ha maturato una certa padronanza dei linguaggi musicali.
Soffermandomi sui testi ho colto numerose descrizioni della nostra società, spesso negative ma con la piccola differenza che oltre alle critiche si cerca comunque di dare dei piccoli consigli, quasi come genuine soluzioni. I pilastri di pura energia sono "Radio conga", "Il libro in una mano, la bomba nell'altra", "Il ballo decadente", "Melavida en Buenos Aires" tutte caratterizzate da quel filo comune di genialità ritmica e potenza del perfetto mix di numerosissimi strumenti.
Chicche di riflessività disincantata sono la perla "Gioia infinita" e ancora "Salvation" e "Brother joe". Il resto è comunque di ottima fattura e vale davvero la pena lasciarsi trasportare da un'opera abbastanza piacevole soprattutto per il fatto che una volta tanto si tratta di un prodotto italiano quasi completamente discostato da subdole logiche di commercio.
Ecco i titoli:
Radio conga
Il libro in una mano, la bomba nell'altra
Melavida en Buenos Aires
Soy taranta
Gioia infinita
Il ballo decadente
Muoviti
Che rumore fa la felicità
Salvation
Ululallaluna
Notte mediterranea
Brother joe
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